Taxi scioperano a Roma, Milano e Napoli. Online si organizza il #menotaxipertutti e #bloccotaxi

Quella che in molti in queste ultime ore stanno definendo come “Interruzione di Publico Servizio” dai tassisti non è vista in questo modo. Lo sciopero previsto per il prossimo 23 Gennaio è stato anticipato senza nessun preavviso da parte degli stessi tassisti. Si è partiti da Napoli per poi arrivare fino a Milano passando per Roma. Tante le auto bianche che si stanno fermando in mezzo alla città in queste ore, non offrendo il servizio di Taxi. Alla stazione Termini di Roma il servizio è offerto solamente ad anziani e malati.

La reazioni dei tassisti è stata necessaria, spiegano, per aumentare l’attenzione dei cittadini per la loro situazione lavorativa. I tassisti stanno da giorni, ormai, combattendo contro il fronte delle liberalizzazioni che il governo Mario Monti vuole avviare nell’arco della prossima settimana. Uno dei mercati lavorativi che andrebbe ad essere più toccato è proprio quello dei taxi. La reazione dei cittadini non è proprio quella che i molti tassisti si aspettavano. Su Twitter è iniziata una contro protesta di chi vede questa protesta come l’ennesima richiesta della “casta dei taxi”.

Con l’hashtag #menotaxipertutti e con #bloccotaxi sono in tanti quelli che si stanno scagliando contro la decisione di bloccare un servizio come quello dei taxi senza nessun preavviso. “Si definiscono servizio pubblico e poi scioperano senza preavviso” questo è solo uno dei tweet apparsi sul noto social network, c’è chi invece dice “Si allo sciopero di noi poveri utenti. Non se ne può più di pagare una valanga di soldi per fare un paio di chilometri“, ma c’è anche chi scende più pesante “Se oggi a Roma trovo un taxi che non sciopera lo prendo, vado a Fiumicino e torno. Così, tanto per premiare il merito”, “Adesso li chiamo, poi non mi presento”. E c’è chi attacca “piuttosto che dare soldi a voi me ne vado a piedi.

Insomma, la reazione degli utenti che usufruiscono dei taxi o che si trovano a doverlo utilizzare saltuariamente sembrano ribellarsi ad un vero e proprio disagio che i taxi stanno creando. C’è però anche, chi li difende “Dovete capire che serve a salvare famiglie, posti di lavoro ma soprattutto i clienti da prezzi che andrebbero alle stelle”.

 

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