Scarpe su Bush: dall’Iraq con amore



Da un lato fa ridere. Dall’altro, la prima domanda che mi è venuta in mente – e della cui eventuale risposta non si trova traccia, almeno sui giornali on line italiani – è stata: che faranno al franco tiratore di scarpe?


A George W. Bush (che io amo italianizzare, chiamandolo Giorgio Passeggiatore Cespuglio) è venuta una geniale idea. Invece di uscire di scena discretamente, ha voluto fare una bella visita a sorpresa in Iraq.


Già che c’era, ha svelato un paio di segretucci del mestiere, sottolineando che la guerra non è mica finita.


è il bacio dell’addio, sei un cane

(cane, nella cultura islamica, è uno tra i più pesanti insulti, perché l’animale in questione è considerato impuro. E anche le scarpe non vogliono certo comunicare stima). Gli ha urlato a un certo punto un giornalista iracheno, Muntazer al-Zaidi, della rete tv sunnita e antiamericana al-Bagdadia che trasmette dal Cairo, in Egitto. Letteralmente inferocito. E lanciandogli le scarpe.


Accusava – pensate – l’ormai ex Presidente USA di essere responsabile della morte di migliaia di iracheni.