Krsko: C’era veramente da spaventarsi?

Secondo l’Istituto di Ecologia di Vienna si. Elaborando i dati raccolti negli ultimi anni tra cui la struttura della centrale, la conformazione del territorio e l’età dell’impianto stesso i pericoli di una nuova Cernobyl, e anche di più, c’erano eccome. Specie perchè il reattore di Krsko non è la prima volta che si ferma a causa di malfunzionamenti. Eppure in Italia non tutti la pensano cosi, soprattutto i nostri leader.

Con l’avvento del nuovo governo era normale, quasi naturale che il discorso “Nuove Fonti di Energia” sarebbe tornato in auge. E’noto a molti infatti come, da parte del centrodestra, vi sia questa voglia di nucleare da parte di Berlusconi & Co.

Una presa di posizione quella del premier giustificata anche dal fatto che i costi dell’energia, soprattutto in questi ultimi tempi, sono alle stelle soprattutto a causa del rincaro petrolifero. La situazione ideale per il leader del Popolo delle Libertà per poter portare avanti la sua causa con successo.

Ed invece ecco giungere nelle varie sedi giornalistiche notizie allarmanti su un malfunzionamento di un impianto di raffreddamento di una centrale nucleare a Krsko, in Slovenia. Tutti pensano già al peggio, pensano a Cernobyl e alle conseguenze di quella tragedia.

Se però anziché pensare avessero ascoltato per bene ciò che i tecnici avevano da dire, avrebbero scoperto che l’allarme era minimo e praticamente subito rientrato, che la centrale nucleare è una delle più piccole esistenti in Slovenia e che il disastro sarebbe comunque stato circoscritto a 200 km dalla centrale e non all’intera Europa. Ma allora c’era veramente così tanto bisogno di spaventarsi?

A voi la parola signori e signore!

2 commenti su “Krsko: C’era veramente da spaventarsi?”

  1. La situazione è spinosa in effetti. Io penso che non sia ancora tempo di nucleare e che questo non risolva il problema, ma giustamente hai riportato entrambe le voci che si confrontano sull’argomento.

    Personalmente penso che:
    1 – se un rischio del genere è successo in Slovenia, potrebbe accadere anche qua in Italia (non siamo affidabilissimi non credi?)
    2 – che ci sono altri modi per risolvere il nostro problema energetico
    3 – che bisognerebbe monitorare meglio le centrali nucleari che esistono nel mondo, perché non si può arrivare a sfiorare disastri ambientali.

    Ciao

  2. @Diego: Grazie del commento innanzitutto. La mia mentalità tipicamente brianzola mi porta spesso a fare ragionamenti molto “materialisti”. Ora premesso che, anche da come ne hanno parlato i media, sembrava che la strage fosse imminente sarebbe utile soffermarsi su una cosa. Ma un bel po’ di anni fa, quando si votò per non avere il nucleare in Italia, non si era pensato che magari i nostri vicini avrebbero potuto avere problemi come quello di Krsko? Evidentemente no. Il che dimostra quanto sia inutile farsi tanti pensieri “ecologisti” se poi risultiamo minacciati dai nostri vicini sciagurati.
    Questo si che fa meditare…

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