Internet all’italiana, ovvero: come sopravvivere a D’Alia, Cassinelli e Levi

Ci hanno già provato tre volte a mettere il bavaglio alla Rete in Italia. In un anno, ben tre volte! La cosa mi preoccupa. Prima Riccardo Levi (Pd), poi Roberto Cassinelli (Pdl), infine Gianpiero D’Alia (Udc). Enzo Di Frenna, giornalista.

Lettera aperta a Gianpiero D’Aulia. Una lettera che deve essere arrivata non poche volte nella casella di posta elettronica del senato dell’Egregio senatore D’Alia. Scrive Enzo Di Frenna sul suo blog:

Oggi vengo a conoscenza della sua esistenza perchè ha proposto un emendamento, già approvato in Senato, ad un disegno di legge del ministro Brunetta che permette al ministro degli Interni, Roberto Maroni, di oscurare Internet in Italia: blog, You Tube e Facebook. Lei propone in sostanza l’introduzione “dell’articolo 50 bis al pacchetto sicurezza” per costringere i provider a oscurare i siti che commettono istigazione a delinquere o apologia di reato. E leggo anche che, secondo lei, vanno oscurati i blog che contengano commenti riconducibili a tale reato

Affermazioni forti, che rientrano nel dibattito sulla regolamentazione della Rete in Italia. L’appoccio non va giù ai più. D’Alia è un avvocato, un cassazionista. Del problemuccio scrive anche Anna Masera su La Stampa, riportanddo la posizione dell’ex magistrato Antonio Di Pietro, che allerta dal suo blog (Internet in Italia: come Cina e Birmania” di Antonio Di Pietro | 13 Febbraio 2009) gli italici web surfers dall’emendamento D’Alia, appunto, nel pacchetto sicurezza (disegno di legge 733).

Per Di Pietro, l’emendamento,

Nei fatti, se approvato, permetterà di reprimere la libertà di espressione e di opinione in Rete. Il reato di apologia e istigazione a delinquere è già previsto e punito dalla legge, chiunque ne venga accusato oggi viene processato e, se colpevole, condannato. D’Alia e i suoi mandanti non vogliono attendere il processo, né la sentenza, vogliono emettere subito il verdetto di colpevolezza obbligando i provider ad oscurare da subito il sito. Poi, chi se ne frega del processo

L’apologia di reato – inoltre – è già considerato un reato – ricorda Di Frenna. Oscurare cosa, dunque? La situazione è già contemplata dal nostro codice: la magistratura, ricevuta la “notizia di reato”, dopo una querela o quant’altro, fa il suo lavoro: procede ad accertare i fatti, e se il reato sussiste prosegue l’azione penale.

Ma non basta. Il Codice penale (articolo 414 e 415) prevede già anche l’istigazione a delinquere. Sempre una volta accertato il reato la magistratura può ordinare l’arresto e il sequestro di materiale informativo. Ed ecco qui la parolina magica: anche un blog. Sì, è possibile sequestrare materiale informativo, blog compreso. Lo è già. Ma solo una volta accertata l’istigazione a delinquere.

D’Alia e il suo emendamento (all’estero ne hanno già parlato. Qui la faccenda non “buca” granché) potrebbero arrivare a far oscurare preventivamente, prima di una sentenza della magistratura, i blog dove compaia un’istigazione a delinquere. Ivi compresi i commenti ai post. Scrive Di Frenna:

Ora basterebbe che un normale intruso, magari pagato da qualcuno, entri in un blog famoso, che abbia oltre 1.000 visite al giorno (ad esempio voglioscendere.it, beppegrillo.it, danielemartinelli.it, pieroricca.it, byoblu.com… la lista è lunga…) e lasci tra i commenti un testo che istiga a delinquere o difende il fascismo. Se lei conosce poco poco Internet, sa bene che un blogger non può leggersi ogni giorno migliaia di commenti e dunque, se qualcuno si sente offeso, può chiederne la cancellazione. Lo può fare anche un magistrato, ma dopo aver accertato il reato

Ma consolatevi. Domani inizia Sanremo, e Porta a Porta ne sta già parlando. Quando si dice giornalismo d’inchiesta.

2 commenti su “Internet all’italiana, ovvero: come sopravvivere a D’Alia, Cassinelli e Levi”

  1. Salve, mi chiamo Adrien Baertschli, e collaboro in maniera indipendente, con Michele Bernasconi e la Bernasconi Consult di Zurigo, CH, ove vivo anche io. Volevo mettere all’erta, tutto il popolo italiano, anzi, tutto il popolo del mondo, su un delinquente bastardo, gia’ condannato al carcere, il pedofilo, financo assassino, Paolo Barrai di Mercato Libero. Il criminale pedofilo killer, Paolo Barrai di Mercato Libero, attraverso la sua mega riciclatrice di cash di Cosa Nostra, Bsi, Italia srl, di via Socrate 26 a Milano, effettua o copre, crimini spietati. Lo abbiamo mandato a quel paese, settimana scorsa, e lo abbiamo anche querelato in Italia, in quanto ci diceva sempre: ” ho da riciclare soldi della Camorra, attraverso il camorrista, anzi, il camorrista, ndranghetista e mafioso Luigi Rotunno della, altrettanto, mafiosa Imoplanet di Porto Seguro e di via San Francesco d’Assisi 22 a Torino, l’immobiliare di Cosa Nostra, Camorra e Ndrangheta, mi date una mano”? Oppure, ci diceva” ho un mio amico pedofilo, nahce lui, come me, assassino, Federico Izzi, alis Zio Romolo, che ricicla soldi, pure della Mafia, ve lo posso presentare”? Oppure: ” ho un altro mio amico pedofilo che uccide, Maurizio Barbero dell’Enav di Savona, alias Zio Barbero, terrorista nazifascista, sempre a Bangkok a stuprare bambini, che deve riciclare soldi, anche lui, solid alla mafia, lo mando da voi”? Oppure: ” ho un altro mio amico pedofilo e efferato omicida, Stefano Bagnoli di Modena, un top brucia risparmi, che si fa nickare top trader; ha cash della Camorra, dei Casalesi, da imboscare, lo mando da voi”? Oppure ” ho un altro amico pedofilo fascio, e pure assassino, Stefano Bassi del Grande Bluff, fallitissimo, idiota trrader, che ha perso tantissimi soldi, e ora, per sopravvivere, pure ricicla soldi di Cosa Nostra, lo mando da voi”? Opppure ” ho un amico terrorista neonazista, pure assassino, Gianluca Carli, che vive a San Miniato, in Provincia di Pisa, potete nasconderlo qui a Zurigo”? E infine ” vi e’ un altro pedofilo assassino fascio, pedofilissimo Angelo Pegli di Genova e Rapallo; vuole fuggire dall’Italia, in quanto teme, prossimo arresto, posso mandarlo da voi”? Dopo tutti questi discorsi, abbiamo mandato a …… il criminale, e pure lui, pedofilo omicida, Paolo Barrai di Mercato Libero e della mega riciclante denaro di Mafia, Camorra e Ndrangheta, criminalissima Bsi, Business Services International Italia srl, wc sciacquante soldi di Cosa Nostra, Camorra e Ndrangheta. E lo abbiamo pure querelato. Volevo solo farvi sapere di tutto questo. Saluti cordiali. Adrien Baertschli Zurich CH Bernasconi Consult, Indipendent Legal and Financial Advisor di Michele Bernasconi.
    PS Vi sono foto, del criminalissimo assassino Luigi Rotunno della Imoplanet, a casa dei mafiosi Valle, chiefs della mafia calabrese, a Cisliano, ove avavano base. Presto, i servizi segreti svizzeri, le porranno, in internet.

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