Il diritto non cade in prescrizione


Desaparecidos


Daniela Binello, nel 2002, ha scritto un libro. Il diritto non cade in prescrizione. Domenica 24 febbraio, alle 20.00, sarà a Roma, al Fusolab, a parlarne, ancora. I desaparecidos costituiscono un capitolo talmente tanto grande della nostra storia contemporanea, da essere infinito. E solo da poco l’Italia sta cominciando a parlarne. Lentamente. Dalle nicchie, ma non solo.


Il diritto non cade in prescrizione parla del primo processo, in Italia, che ha riguardato sindacalisti e persone di origine italiana che sono scomparse in Argentina sotto la dittatura, tra il 1976 al 1983. La dittatura, in nome della sicurezza nazionale, predispose le sparizioni di 30.000 persone. Tutti quelli che non la pensavano secondo regime: comunisti, persone di sinistra, ma anche preti, suore, insegnanti.

La sentenza del 6 dicembre del 2000 ha costituito, per l’Italia, il primo processo che ha condannato militari, tra cui il famoso generale Carlos Suárez Mason e Santiago Riverso, all’ergastolo. Su www.24marzo.it, sito punto di riferimento in Italia per la questione desaparecidos, dove argentini e italiani coinvolti si sono ritrovati e offrono interessanti aggiornamenti, si legge: Carlos Guillermo Suarez Mason e Santiago Omar Riveros colpevoli dei reati loro rispettivamente ascritti, uniti nel vincolo della continuazione, e li condanna alla pena dell’ergastolo con isolamento diurno per tre anni per Suarez Mason e per un anno e sei mesi per Riverso.


Significativo, ma. Come spesso – quasi sempre – è accaduto, il processo è avvenuto in contumacia. I condannati, vivi o morti che oggi siano, non hanno scontato. In Italia ci sono altre linee di questo filone di giustizia internazionale, per vittime di origine italiana. E alcuni processi sono ancora in corso.


E poi c’è il Processo Condor. Con una differenza, nello sterminio, sostanziale: gli agenti segreti potevano pedinare e intercettare le loro vittime anche fuori dai confini nazionali. Tanto è vero che persino a Roma venne mitragliata una coppia di argentini, e c’è tutto un filone internazionale, con richiami alla destra italiana di allora, sulla tragedia, ricostruisce Daniela Binello.


Su richiesta del Pm romano Giancarlo Capaldo, che sta seguendo i filoni italiani del Piano Condor, sono stati emessi 140 mandati di cattura nei confronti dei responsabili di queste giunte militari o dei servizi di intelligence. E per una volta, il processo non sarà in contumacia. Uno dei 140 è stato trovato in Italia, in provincia di Salerno, a Marina di Camerota: Jorge Fernendez Troccoli. Ora è a Regina Coeli.


La domanda è perchè, ancora, si evita di sapere. La risposta, nella lontananza, nello spazio, nel tempo e nella necessaria rimozione che l’essere umano, psicologicamente, mette in atto.


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