Genova razzista



Sentir parlare di Genova è sempre un momento particolare. Città strana, assurda.

Genova, dicevo, è un’idea come un’altra


Piace o non piace, la si ama o la si odia. C’è chi dice che sia sporca, chi dice sia brutta. Certo, è una città che va capita. Una città di mare, dove si respira umanità. Eppure.


Sporco negro, puzzi

Sporco negro, puzzi

Lo hanno insultato, lo sporco negro, e poi picchiato a sangue. Lo sporco negro è uno studente, di origine angolana. Lo sporco negro ha 24 anni. Lo sporco negro stava uscendo dalla discoteca. Il papà dello sporco negro, altro sporco negro, è un funzionario ministeriale del paese africano. Lo sporco negro studia alla facoltà di Economia e Commercio di Genova.


Pare che lo sporco negro sia stato aggredito venerdì notte. Uno sporco negro contro tredici persone.


Ieri, lo sporco negro è stato ascoltato dagli investigatori della Digos. Ieri, da quegli investigatori, lo sporco negro è stato giudicato attendibile nella sua ricostruzione dei fatti.


Le telecamere a circuito chiuso della stazione ferroviaria del quartiere di Nervi hanno filmato qualcosa, dell’aggressione allo sporco negro. C’è qualcuno che ora dice che tra i tredici contro lo sporco negro ci sarebbero stati dei simpatizzanti di un locale circolo di Forza Nuova, chiuso però da parecchio tempo. In realtà, per la polizia, non ci sarebbero di mezzo particolari connotazioni politiche.


Lo sporco negro, quella sera, era in compagnia di una giovane genovese (una pulita bianca?).


Girando per l’Europa, viene da chiedersi. Ma cosa accade altrove? Torno ora dalla periferia Ovest. Dall’Algarve e dal suo vento. Parlano una lingua bizzarra, non hanno un supermercato, il bancomat vienee ricaricato – quando va bene – una volta alla settimana in pieno boom turistico di agosto. Eppure.


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