De Gennaro salvaci tu!

Alla fine ce l’ha fatta. Il nostro “superman” è riuscito finalmente a dare un piano definitivo per lo smaltimento dei rifiuti in Campania, che dovrebbe portare con una stima approsimativa di 100 giorni allo smaltimento delle diverse tonnellate di rifiuti ancora da smaltire.

Tramite l’apertura di 3 discariche e 3 siti di stoccaggio la super commissione guidata da Gianni De Gennaro ha annunciato di avere risolto il problema dei rifiuti, almeno sulla carta. Ora è giunto il momento di mettere in pratica la parole.

Inoltre si è attivata anche una sezione adibita alla ricerca che permetterà di studiare la realizzazione di un termovalorizzatore nel casertano. Caserta, e non Napoli, scelta come città fulcro per lo smaltimento dei rifiuti e che, proprio per questo motivo, è divenuto il quartiere generale degli uomini di De Gennaro.

Tutto bene, tutto bello e tutto perfetto verrebbe da dire. Ed invece non è così.


Come sempre in Italia si fanno i conti senza l’oste. Si è ben pensato, per l’appunto, di NON chiedere ai sindaci dei 6 comuni interessati all’apertura delle discariche e dei siti di stoccaggio quale fosse la loro posizione a riguardo. Il risultato ottenuto è stato che in 5 dei 6 comuni la popolazione locale si è detta contraria ad accettare la riapertura.

Un comportamento quasi anomalo verrebbe da pensare, visto e considerato che una riapertura dell’impianto di stoccaggio o di una discarica permetterebbe il definitivo smaltimento dei rifiuti ora presenti ancora in città. Il fatto è che queste città, come tante altre in Campania, hanno dovuto sorbire gli effetti negativi che provengono dalla presenza di rifiuti all’aria aperta, quali ad esempio i problemi legati alla diossina. La voglia, da parte dei cittadini, di prendersi carico di altri rifiuti seppur stoccati e “lontani” dalla città non li alletta proprio per niente.

Ed ecco quindi riproporsi scene già viste, e che probabilmente continueremo a vedere. Sit in, picchetti di protesta, blocchi stradali e quant’altro simile. Utili solo a fare sentire la propria voce, ma purtroppo, come già abbiamo visto, senza risultato.

Massima solidarietà, da parte mia, al popolo campano con la speranza che il buon senso, ma soprattutto la pazienza nei confronti dello Stato Italiano, faccia sì che nulla di grave accada nelle loro manifestazioni. Ma soprattutto che faccia comprendere loro di dover fare un piccolo sacrificio per poter risolvere un problema “per sempre”.

E con la speranza che lo Stato sia un po’ più presente in Campania, un po’ più interessato alle problematiche dei suoi cittadini. Visto che da quando è iniziato il problema l’interesse dello Stato è definibile in un solo modo.

Completamente Assenti!

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