Anatre scomparse: parte la ricerca Nasa



Novanta anatroccoli scomparsi al freddo e al gelo. Novanta anatre – ma non si tratta di anatre qualunque – disperse in Groenlandia, proprio in mezzo ai ghiacci in cui si getta il colossale ghiacciaio di Jakobshaven: lo stesso da cui si staccò l’iceberg che segnò l’affondamento del Titanic.


Perché la Nasa cerca 90 anatre sparite? E che fine hanno fatto i simpatici pennuti? C’è chi pensa che possano averli rapiti i russi… Perché sarebbero interessati a questi esserini gialli, tondi, con il becco arancione, gli occhioni teneri e… fatti di gomma?

Come riporta oggi il Corriere, le anatre non sono, appunto, animali veri, ma al posto del cuore hanno uno strumento elettronico. Sono state fabbricate e liberate dalla Nasa, l’ente spaziale americano a scopi scientifici: studiare il cambiamento del clima, i movimenti dei ghiacciai, il flusso delle correnti sottomarine.


Il problema è che i 90 pennuti di gomma hanno fatto perdere le loro tracce da subito: da aprile, neanche un segnale dai rilevatori satellitari montati su tutte le alette gialle.


Alberto Behar, lo studioso esperto di robotica che ha seguito per la Nasa tutto il progetto, e il cui nome e indirizzo email sono stampigliati sul fianco dei 90 anatroccoli, non si dà pace. Si sono rotti tutti e 90? Improbabile. Anche perché è ormai ammutolito anche uno strumento più sofisticato: Behar lo chiama Esploratore dei mulinelli.


Il sospetto dello zampino dei russi è nato in rete. Intorno alla Groenlandia, spesso, girano pescherecci russi dalle intenzioni non sempre chiare e comunque non solo limitate all’attività della pesca. Non mancano, in zona, i sommergibili, sempre russi.


Ecco allora l’ipotesi di spionaggio: i russi potrebbero aver deciso di rapire i 90 anatroccoli, per studiarli e perché temevano di essere spiati dai pennuti gialli. E yankee.


Che ne pensate? La nuova Guerra Fredda si combatte a colpi d’anatra?


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