Alitalia-Air France, luci della ribalta


Alitalia-Air France, luci della ribalta


Il Tesoro, venerdì scorso, ha dato il via libera. Comunicazione fatta pervenire al presidente di Alitalia, Maurizio Prato. E nelle prossime ore dovrebbe finalmente arrivare la tanto controversa firma con Air France-Klm della lettera con la quale le due compagnie di volo avvieranno una trattativa in esclusiva.


Da quel momento, passeranno un paio di mesi per la definizione dei dettagli e per giungere al coronamento del passaggio del controllo di Alitalia dal Tesoro. Il quale possiede ad oggi il 49,9% delle azioni. Il gruzzolo della discordia dovrebbe a quel punto passare finalmente al gruppo franco-olandese.

Intanto, Jean-Cyril Spinetta, il numero uno di Air France-Klm, lo scorso mercoledì ha avuto un primo giro di incontri in quel di Roma. Un viaggio che potrebbe essere ripetuto a breve, in vista della famosa firma. E sottolinea il poco tempo per riuscire a sciogliere il bandolo della matassa. Certo, il buon Spinetta deve già avere in agenda, previsto a breve, la creazione delle condizioni per incontrare il Presidente del Consiglio Romano Prodi. Il passaggio ufficiale all’avvio della trattativa dovrebbe, infatti, permettere il confronto, al di là dei motivi di opportunità che fino ad oggi lo avevano impedito. Spinetta ha spiegato: Desidero incontrarlo, ma, riporta, Prodi ha detto che, finché non verrà fatta una scelta precisa, non vuole esprimere una preferenza incontrandomi. Una questione di logica formale che appare inconfutabile quanto inutile, dato che la preferenza istituzionale è trapelata più e più volte. Una questione, comunque di protocollo, dal quale il Premier non può prescindere.


Con l’ufficializzazione delle dinamiche, comunque, questo incontro s’ha da fare. Anche perchè ci sono da affrontare tematiche di non poco conto. Il Governo dovrà enucleare l’eventuale possibilità, per lo Stato italiano, di avere una significativa quota nell’azionariato di quello che sarà il nuovo gruppo Air France-Klm-Alitalia. Si tratta di un’eventualità già paventata nell’incontro di mercoledì scorso. E veicolata dal Ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa. L’intento è quello di rafforzare il peso e la capacità dello Stato italiano nel gruppo. Il Tesoro, attraverso la cessione delle azioni Alitalia ad Air France, otterrebbe una quota del 3%, conferendo le azioni di Alitalia in cambio di azioni Air France-Klm. E si sta valutando la possibilità di alzare questa quota al 5%, almeno. Un aggiustamento che significherebbe, per il Governo, la possibilità di partecipare in maniera significativa, e di aver voce in capitolo, sugli utili del colosso.


Sempre il numero uno di Air France-Klm ha spiegato, reduce dal viaggio romano, che con il governo sarà necessario gestire il problema degli esuberi. Una questione delicata e difficile, sulla quale sarà necessario fare piena chiarezza sull’eventualità di chiamare in causa ed utilizzare ammortizzatori sociali come la cassa integrazione e la mobilità. Nel frattempo, non si placano le preoccupazioni e le polemiche sul Malpensa Affaire. La Lombardia, in prima fila, sta facendo vera e propria lotta politica in difesa dello scalo, ad oggi cruciale sul territorio italiano e a rischio depotenziamento. I francesi hanno provato in tutti i modi ad usare l’arma della rassicurazione, giurando e spergiurando che l’hub avrà ancora un ruolo di spessore. Ma non cambia strategia, e ribadisce l’intenzione di concentrare e sviluppare, come da piano industriale di Alitalia, i voli intercontinentali su un solo aeroporto, Roma Fiumicino.


Indiscrezioni rivelano che, a tal proposito, tra gli spostamenti futuri di Spinetta sarebbe prevista anche una capatina proprio a Milano, per un incontro (scontro?) con le istituzioni locali. Anche perchè, come riportato dal Senatur leader della Lega, Umberto Bossi, ci sarebbe una compagnia aerea, (forse Singapore Airlines) che si sarebbe candidata per rendere Malpensa un suo hub nel sud Europa sostituendo Alitalia.


Resta anche la questione sindacati. Domani il Governo aprirà i tavoli di confronto con le forze sociali. Attenzione e preoccupazione soprattutto sul destino dei dei servizi di terra. Attualmente, sono gestiti da Az Servizi, controllata da Fintecna. La richiesta, da parte dei sindacati, è che le attività in oggetto di manutenzione, amministrazione, call center, informatica, handling, rientrino a loro volta nel gruppo.

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