Cagliari, protesta dei pastori: guerriglia urbana – FOTO

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Cagliari: continua la protesta dei pastori davanti alla sede del Consiglio regionale della Sardegna, dopo i momenti di tensione di ieri che hanno determinato la reazione delle forze di polizia. La replica degli agenti (con fumogeni e cariche con i cellulari a sirene spiegate) ha fatto seguito al fitto lancio di bottiglie di vetro da parte dei pastori.

Dalle bottiglie alle pietre, è stata questione di istanti: oltre alla sassaiola, il gruppo ha cercato di bloccare la strada con i cassonetti dell’immondizia. Il movimento dei pastori sardi, guidato da Felice Floris, manifesta per chiedere garanzie alla Regione sul prezzo del latte.

Uno dei manifestanti ha perso un occhio dopo essere stato colpito in pieno volto da un fumogeno, mentre tra gli agenti di polizia vi sarebbero tre feriti. Ancora ufficiose le cifre ma sarebbe salito a sei il numero dei fermi. Più d’uno i nodi della trattativa: la battaglia per il prezzo del latte, dicevamo, ma anche richieste ancor più precise.

Sardegna, la protesta dei pastori tra Cagliari e Porto Rotondo

Nonostante le assicurazioni e le garanzie che non sarebbe accaduto, le forze dell’ordine attendevano un blitz dei pastori sardi nei pressi di Villa Certosa, residenza estiva di Silvio Berlusconi: era proprio lì che si era concentrato un gran numero di poliziotti e carabinieri. Hanno atteso invano. Perchè: i pastori sardi sono di parola tanto quanto hanno mostrato (forse semplicemente confermato) di esssere persone tenaci e caparbie.

Capaci di lottare per un diritto. Erano 1.500 i pastori in protesta con il Movimento guidato da Felice Floris: centinaia, invece, i turisti incuriositi e rimasti a osservare quel che stava accadendo nelle località turistiche dell’isola. Porto Rotondo, zona di piazza San Marco: ma insieme ai pastori, a Saassri, si sono uniti numerosi sindaci con addosso la fascia tricolore e una delegazione di operai Vinyls. Una protesta civile e ferma con la volontà di farsi sentire e di mettere al corrente i passanti e i curiosi dei motivi della manifestazione.

2009, un anno in Politica Live – Secondo tempo

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Febbraio 2009 è il mese in cui una ragazza, un volto e due occhi che ci guardano attraverso una, tante, troppe foto di una vita passata e lontana, ha scosso le coscienze di questi italiani sopiti. Eluana Englaro e suo padre, Beppe Englaro. Qui trovate la sua – la loro – storia. Un padre che per alcuni è un assassino, mentre per altri è solo una persona coraggiosa. Un padre che ha affrontato il dramma di una figlia, e che ha voluto farlo non di nascosto – come probabilmente accade assai più spesso e ben al di là dell’immaginazione comune. Ma chiedendo alla legge, e ottenendone la possibilità.

Sul corpo di Eluana – e mai lo si sottolineerà abbastanza – si è giocata una partita nazionale che è andata ben al di là della storia privata e tragica della famiglia Englaro. La vita e la morte, il bio-testamento, dell’alimentazione artificiale. Della religione e della morale.