Pareri contrastanti quelli del premier e quelli della CGIA di Mestre rispetto alle tasse. Il primo ministro durante un workshop a Cernobbio rilancia la sua idea di ripresa mentre la CGIA fa sapere di avere timori fondati sull’aumento della tassazione. Ecco i loro proclami.
tasse
I governi mettono a posto i conti con le tasse
Un rituale che ci viene propinato da anni, quello della riduzione o dell’imposizione delle tasse che sarebbero utili soltanto a mettere in ordine i conti dello Stato con rocamboleschi calcoli incomprensibili ai più. Eppure da 20 anni è sempre la stessa storia.
Renzi promette: taglieremo 18 miliardi di tasse
L’attenzione della politica è tutta rivolta verso la Legge di Stabilità nella quale dovrebbero essere inclusi tutti i provvedimenti più importanti annunciati da Renzi, dove si dovrebbe trovare la copertura per misure annunciate prima delle valutazioni economiche.
Imu alla chiesa, esenti le scuole
La nuova imposta sugli immobili della Chiesa, voluta e poi approvata dall’attuale Governo Monti, inizia a mostrare i primi cavilli burocratici. In un primo momento si erano segnalate come esenti dal pagamento solamente le parti di immobile atte a svolgere funzione religiosa pertanto solamente la percentuale di struttura dedicata al commercio sarebbe stata conteggiata per il pagamento dell’Imu.
In un primo periodo anche le scuole cattoliche avrebbero dovuto pagare l’Imu, mentre, ora, si scopre che le scuole paritarie non saranno colpite da questa nuova imposta, basterà segnare un bilancio annuo senza guadagni ed essere aperti a tutti. Ecco il cavillo burocratico che gli istituti potranno sfruttare per non pagare la nuova imposta allo stato.
Tasse, marcia indietro
Si è trattato di uno dei suoi primi discorsi dopo la convalescenza in seguito ai fatti di Milano. Due aliquote, diceva. Ma oggi la faccenda si chiarisce.
L’attuale situazione di crisi non permette nessuna possibilità di riduzione delle imposte
E’ la versione ufficiale del premier, Silvio Berlusconi, in una conferenza stampa odierna alla fine del Consiglio dei ministri. Niente taglio nelle tasse, per il momento, nè nel futuro del Governo nè, evidentemente, in quello del Paese.
La situazione attuale del debito pubblico comporterà, solo di interessi, una spesa di 8 miliardi di euro all’anno. In questa situazione è fuori discussione poter pensare a un taglio delle imposte
Però, spiega, è consolante il fatto che tasse nuove non ce ne siano e non ne siano state introdotte ad oggi dall’esecutivo in carica.
Non abbiamo introdotto nessuna tassa nuova, non abbiamo messo le mani nelle tasche degli italiani, nemmeno nell’ultima Finanziaria
Nulla di nuovo sotto il sole, al momento. E non era una sparata da campagna elettorale, assicura il premier.
Ballarò, tra tasse, giustizia e il ritorno di Berlusconi
In onda stasera, martedì 12 gennaio 2010, alle 21.10, Ballarò. Il programma di Giovanni Floris torna dopo la pausa natalizia. Si parlerà di: tasse da tagliare e redditi in calo, giustizia e immunità, sicurezza ed emigrazione: anno nuovo riforme vecchie, il ritorno di Berlusconi e la politica del 2010. Il programma verrà aperto, come di consueto, dalla copertina satirica di Maurizio Crozza. Chissà chi farà “alterare” stasera…
Ospiti della puntata di oggi: Piero Fassino del PD, il presidente dell’IdV Antonio Di Pietro, il vice-presidente della Camera Maurizio Lupi del PdL, il ministro della gioventù Giorgia Meloni, il direttore di Libero Maurizio Belpietro, l’editorialista di Repubblica Giovanni Valentini, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.
Tassa una tantum ai ricchi. Bossi come Little John
Qui Franceschini è Robin Hood, e Umberto Bossi mi interpreta Little John. Dario Franceschini sembra un uomo in cerca di identità. Per sè e per il Partito Democratico. (Negli ambienti parlamentari circola la barzelletta, battuta, o realtà estrema: Gianranco Fini sarebbe un ottimo segretario, in fondo. Per il Pd, naturalmente).
La sinistra e la sua identità sociale, per andare a rinverdire ormai congelate passioni e bollori di vecchi elettori smarriti e fuggiti a gambe levate. Ed ecco allora l’uomo alla ricerca di sè proporre prima di tutto il sussidio ai disoccupati. Non pago della bocciatura del suddetto, Franceschini-Robin ci riprova.
Ecco la rivoluzionaria proposta: un contributo straordinario per l’anno in corso – sapete com’è, sono tempi di crisi e qualcuno si dovrà pur sacrificare – di due punti Irpef. Da chiedere a chi? Robin Hood dice: ai redditi superiori ai 120.000 euro. Che non vedono l’ora, possiamo scommetterci.
Annozero, Tremonti e la crisi
Centrali nucleari in Italia. Tornano tra noi, e Greenpeace e Legambiente insorgono. Centrali nucleari che l’Italia metterà su (siamo tutti d’accordo?), a detta di Marco Travaglio ieri ad Annozero, per far contenti i francesi, mentre in America Obama sceglie l’economia verde (nonché più tasse ai ricchi per pagare la sanità a tutti). Travaglio ha ricordato anche come il Ponte di Messina abbia già avuto un costo di 250 milioni di euro – mentre ancora non ne esistono neppure le briciole. Ma su questo Silvio non c’entra, aggiungerei io. O meglio, non c’entra solo lui.Sempre Travaglio non ha perso occasione per commentare il processo Mills.
L’Italia è leader nel mondo per evasione fiscale e corruzione. Come lei nessuno mai, insomma. Crisi Crisi Crisi. E’ il tema della puntata di ieri sera del programma di Santoro. Crisi, ovvero: parliamone con Giulio Tremonti. Crisi. Non c’è una parola che sia stata pronunciata più spesso, e a livello globale, nell’ultimo anno.
Dio non esiste, anzi sì. Scopritelo in autobus
Forse Dio non esiste. Adesso smetti di preoccuparti e goditi la vita!
Fulmini e saette! Si è scatenato – come immaginerete – di tutto. Una nuova guerra santa, condotta a colpi di autobus… Negli Stati Uniti non è stata accolta benissimo. In Australia è stata bandita. A Madrid e Barcellona si sono fatti sentire i no.
Il buco di Roma
Veltroni ha lasciato un buco stratosfereico nel bilancio del Comune. Noi lo risolveremo