La Rai non vuole i tagli del governo

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Nel periodo della campagna elettorale per le elezioni europee l’accoglienza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi a Ballarò da parte del conduttore Floris non è stata proprio delle migliori. Alla base c’era la critica di Floris e della Rai all’operato del governo, che sulla basa della spending review del commissario Carlo Cottarelli ha chiesto all’azienda pubblica tagli per 150 milioni di euro.

Lotta sui tagli al bilancio: Obama spera nel compromesso

La lotta sui tagli al bilancio sta inasprendo i rapporti fra repubblicani e democratici negli Stati Uniti. Sabato scorso, nell’corso dell’abituale messaggio settimanale al paese, il presidente Barack Obama ha parlato, fra l’altro, della situazione sulla legge del bilancio federale, che in questi giorni dell’agenda del Congresso Usa.

I repubblicani alla Camera hanno proposto un taglio di 60 miliardi di dollari; proposta che non è piaciuta ai democratici, secondo cui la riduzione dovrebbe essere inferiore: 6 miliardi di dollari. Una forbice cospicua che divide repubblicani e democratici, secondo i quali il taglio proposto dai rivali causerebbe danni incalcolabili all’economia a stelle e strisce.

Università, la pagella agli atenei

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L’aveva detto e l’ha fatto: soldi solo a chi fa istruzione di qualità. E allora ecco le pagelle agli atenei italiani, con un risultato alla pari: 27 università promosse e 27 bocciate.

E via libera all’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario, che comprende il Cnvsu, Comitato nazionale di valutazione del sistema universitario e il Civr, Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca. Gli atenei che hanno fatto i bravi, e che hanno contenuto costi e soprattutto sprechi – gli atenei virtuosi, insomma – già quest’anno riceveranno un finanziamento più consistente. Gli altri, i non virtuosi, riceveranno minori risorse.

Che ne pensate? Una spinta al miglioramento, o un colpo al sistema? Gestione imprenditoriale, comunque.

Report, come tu m’insegni

Report. Oggi, cari ragazzi, si parla di scuola. La puntata di stasera, infatti, porta il titolo: “Come tu m’insegni” e il servizio è firmato da Stefania Rimini. Protagonista: la scuola. Un mondo dove sopravvivere, in termini di strutture e di fabbisogni economici, non è sempre agevole. Soprattutto di questi tempi. Un mondo dove molto si è sprecato, certo, soprattutto in Italia.

La riforma Gelmini torna in scena. Risparmio e merito sono stati dichiarati il grande target della famosa riforma, ma, scrive Report, per il momento i lavativi e gli incapaci non corrono grandi rischi, basta che siano di ruolo. Invece 18 mila precari, anche i più bravi, rischiano di rimanere a casa.

Un’Italia senza futuro

E’notizia di alcune ore fa. I tre maxiemendamenti della Finanziaria sono ufficialmente passati alla camera dei deputati con 3 votazioni di fiducia che hanno sempre visto la maggioranza avere più di 320 voti.

Questi maxiemendamenti comporteranno uno sforzo economico superiore a quello previsto precedentemente dal governo, che inizialmente aveva definito una manovra finanziaria pari a 10,7 miliardi di euro, ma che con la approvazione di questi tre emendamenti vede lievitare a 16,3 miliardi le spese previste dal governo per l’anno successivo.

Un aumento, assicura Palazzo Chigi, che non peserà ulteriormente sulle tasche degli italiani (che già in questo momento si sentono abbastanza tassati), ma che recupererà i quasi 6 miliardi mancanti da tagli alle spese previste nella prima versione della finanziaria (quella da 10,7 milioni). Un’affermazione questa poi non propriamente vera, in quanto è già stato previsto per il 2008 un aumento sul prezzo delle sigarette.