Silvio Berlusconi è stato dimesso dal San Raffale, ospedale in cui era ricoverato dopo l’aggressione subita domenica in piazza del Duomo, a Milano. Il presidente del Consiglio ha lasciato l’ospedale dopo “una notte tranquilla e senza dolori”, l’ha detto il suo medico personale e primario del San Raffaele, Alberto Zangrillo. Berlusconi si sta recando nella sua residenza di Arcore.
Silvio Berlusconi
Fini, per la Craxi “una mente inchiodata a rappresentare l’opposizione”
Gianfranco Fini alla riscossa? No, assolutamente. Anzi: dice che non romperà il suo rapporto con Silvio Berlusconi. Lo ha ribadito ancora oggi, come riportano le agenzie parlando dell’incontro odierno di Gianfranco con gli ex An.
Ma quanto accaduto ieri (la fiducia sulla finanziaria), non ha trovato il presidente della Camera affatto d’accordo: lo ha sottolineato con toni che possono essere definiti “chiari”. Ancora oggi, il suddetto si domandava: come è possibile parlare di “ottimismo”, di fronte alle previsioni negative in materia di disoccupazione diffuse ad esempio dall’Unione europea? Già, perché lo strappo tra Fini e Giulio Tremonti sembra non ricucirsi: alla terza carica dello Stato non “entusiasma”, si direbbe, l’approccio economico del Governo. Soprattutto non piace questo lasciare in secondo piano la “questione sociale”, ora in esplosione con la coda della crisi.
Ballarò, ospiti Gelmini, Castelli, Letta e Vendola
Stasera a Ballarò: il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini (che non sembra aver gradito la copertina di Crozza), il vicesegretario del PD Enrico Letta, il viceministro alle infrastrutture Roberto Castelli, il presidente della Regione Puglia Niki Vendola, leader di Sinistra e Libertà, il direttore di “Libero” Maurizio Belpietro, il giurista Stefano Rodotà, la direttrice dell’Unità Concita De Gregorio, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli sono tra gli ospiti di Giovanni Floris nella puntata in onda questa sera su Raitre.
Si parla dell’Italia turbata dall’aggressione a Silvio Berlusconi. E relative polemiche, naturalmente, tra e per i politici. Si parla anche di attualità e problematiche all’italiana.
Apertura, come al solito e come si diceva, alla copertina satirica di Maurizio Crozza.
Berlusconi: “L’amore vince sull’odio”
Verrà dimesso domani, il premier, dopo l’aggressione subita domenica ad opera di Massimo Tartaglia. Nel frattempo il presidente del consiglio scrive e rassicura i suoi, tanti, fan e tutti coloro che hanno espresso solidarietà per quanto accaduto.
Il messaggio è datato 15 dicembre, postato alle ore 12,53 sul sito www.pdl.it. Porta la firma del premier, Silvio Berlusconi, e recita:
Grazie di cuore ai tantissimi che mi hanno mandato messaggi di vicinanza e di affetto. Ripeto a tutti di stare sereni e sicuri. L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio
Berlusconi, Torino: scritte in favore di Tartaglia con stella a 5 punte
“Una medaglia per Tartaglia” e la stella a cinque punte e la falce e martello, sono le scritte trovate in due diverse zone di Torino in Corso Tassoni e Corso Castelfidardo, in favore dell’uomo che domenica ha aggredito il premier, Silvio Berlusconi, a Piazza del Duomo.
Aggressione Berlusconi: pro e contro su Facebook
Berlusconi contro Tartaglia. 381.629 contro 48.000, sono i fan di Berlusconi e di Tartaglia su Facebook. Slogan contro il capo del governo impazzano sul social network. “Sposami ti prego”, “O mia bela madunina, che te tiro de luntan”, “amico che hai aggredito il duce sei nel cuore di ogni italiano!”, “Santo subito”, “Io sto dalla parte di Tartaglia” o “Siamo tutti Tartaglia”, i più gettonati. In difesa del Cavaliere in questa particolare sfida postmoderna ci sono diversi gruppi, fra i quali: “Sosteniamo SILVIO BERLUSONI contro i fan di Tartaglia” aperto dalle foto di Giorgia Meloni, Mara Carfagna, Stefania Prestigiacomo e Mariastella Gelmini. Ieri, a 30 minuti dall’aggressione in Piazza del Duomo, su Facebook, Massimo Tartaglia era già diventato un eroe dei giorni nostri.
Aggressione Berlusconi, Di Pietro: il governo alimenta questo clima
Di Pietro vs Berlusconi. Non si placano le polemiche per le dichiarazioni del leader dell’Italia dei valori riguardo l’aggressione subita dal premier a Piazza del Duomo. Antonio Di Pietro, intervenuto a SKYTG24 Mattina, conferma la sua idea di ieri:
Condanno e deploro l’aggressione ad opera di un malato di mente. Ma ciò che è accaduto non deve avallare l’operato del governo che ha generato questo clima che ha creato disagio sociale ed esasperazione fatto di lavoratori licenziati ed imprese lasciate fallire.
Aggressione Berlusconi, Bindi: Gesto condannabile ma spiegabile
Aggressione Berlusconi. Rosy Bindi, presidente del Pd, esprime con riserva solidarietà al premier: “Questi gesti vanno sempre condannati, mai giustificati. Qualche volta, però sono spiegabili. Certo, se si continua a dividere questo Paese, alla fine…”. In una intervista a La Stampa, la Bindi parla del momento attuale dell’Italia e giudica il governo Berlusconi:
Motivi di esasperazione ce ne sono molti, legati alla crisi economica che alcuni pagano con prezzi altissimi. La sensazione più diffusa è che non sai più a chi rivolgerti, non sai più chi ti tutela. C’è perfino una rottura in parte creata ad arte del movimento sindacale. E poi c’è uno scontro politico che si porta dietro sicuramente frange estremiste o persone che perdono la testa, ma chi ha più responsabilità fa di tutto per dividere il Paese.
Berlusconi colpito al comizio
Il premier Silvio Berelusconi è stato colpito al viso oggi, pochi minuti fa, da un manifestante. E’ accaduto subito dopo il suo comizio in piazza Duomo, a Milano. Centrato al volto da un pugno, o da un oggetto contundente, forse una statuetta, mentre salutava i fedeli sotto al palco.
L’aggressore è stato subito individuato, e, come ha spiegato il ministro Ignazio La Russa, avrebbe rischiato il linciaggio dopo il suo gesto. Berlusconi è stato immediatamente portato all’ospedale San Raffaele.Su Repubblica, in home, c’è la foto, forse fatta con un telefonino, del volto sanguinante del Cavaliere.
Berlusconi, predellino II?
Ricordate il discorso del predellino? Sono passati due anni, era il 2007. Silvio Berlusconi salì, in piazza San Babila a Milano, sul predellino di una Mercedes, circondato da una folla di simpatizzanti di Forza Italia, e parlò. Parlò e disse: viglio creare un grande partito di centrodestra. Parlò e nacque il Popolo della Libertà.
Oggi nasce ufficialmente un nuovo grande Partito del popolo delle libertà: il partito del popolo italiano. Invitiamo tutti a venire con noi contro i parrucconi della politica in un nuovo grande partito del popolo
Sono passati due anni. Silvio oggi è di nuovo a Milano, e sui giornali è impazzato in questi giorni il toto-predellino 2, in occasione della manifestazione del Pdl non a piazza San Babila, ma questa volta a piazza Duomo.
Tg1: l’editoriale di Minzolini su Spatuzza e Graviano
Ve lo aspettavate? Era abbastanza certo. Ieri, nel corso dell’edizione serale, quella delle 20, del Tg1, l’editoriale del direttore Augusto Minzolini. Qualche maligno scrive, nei commenti di YouTube:
mamo2037
In confronto a Minzolini Fido è super partes
Dove “Fido” dovrebbe essere un altro direttore, quello del Tg4, al secolo Emilio Fede.
Paragone improprio? A chi legge, ascolta, guarda o ha guardato ieri l’ardua sentenza. Minzolini comunque comunica, e analizza la portata delle “balle”, o meglio, le “minchiate” di Spatuzza. Concludendo che
il caso Spatuzza è solo l’ultima prova, ma l’elenco è infinito, del fatto che nel nostro sistema giudiziario c’è qualcosa di sbagliato. Le polemiche su questioni di forma non devono impedire di guardare ai problemi veri, e la riforma della giustizia è uno di questi
Riforma sarà, si suppone.
“In Campania candidato non politico”
Nicola Cosentino rimarrà al suo posto. La Camera ha detto no alla richiesta d’arresto, all’autorizzazione chiesta dalla Procura di Napoli che indaga il sottosegretario per rapporti con la camorra, ma la sua corsa verso la Campania sembra subire oggi una battuta d’arresto. Come riporta il Mattino di Napoli, proprio dal premier Silvio Berlusconi sarebbe arrivato l’altolà alla candidatura del sottosegretario Cosentino alla presidenza della Regione Campania.
La Camera ha fatto il suo, ma nel futuro di Cosentino non ci sarà, forse, la Campania. Il presidente del Consiglio ha piuttosto un’altra idea. Una candidatura esterna alla politica. In Campania ci saranno delle sorprese: lo ha detto di fronte ai giovani del Ppe a Bruxelles. Società civile. Anche lo “spettacolo” ne fa parte.
Waiting for No B. Day
Ecoci qui, alla vigilia del No Berlusconi Day. Il gran giorno è arrivato, e domani l’appuntamento è (anche) con la resa dei conti, almeno per gli organizzatori. Già, perchè per il momento si grida al successo: dal web alla piazza, l’organizzazione sembra essere sulla strada giusta. Ma saranno i numeri a parlare domani, nonostante la non diretta tv della Rai.
Recita il promo:
Leggi, ascolta, guarda: niente potrà fermare quello che sta per accadere. No Berlusconi Day: Roma, 5 dicembre. Informazioni su www.noberlusconiday.org. Il 5 dicembre unisciti a noi.
E chi non si unisce? Peste lo colga!
Ai posteri, alla rete, e (poco probabilmente) alla storia la sentenza. Santoro e Belpietro ieri dicevano: non cambierà nulla.
Caso Mills, pm: “Impedimento Berlusconi non è legittimo”
La difesa e l’accusa si scontrano per stabilire se il legittimo impedimento chiamato in causa dal premier, Silvio Berlusconi, possa consentire di rimandare a data da destinarsi una nuova udienza del cosiddetto “caso Mills“, che vede il Presidente del Consiglio imputato per corruzione in atti giudiziari. L’avvocato della difesa, Nicolò Ghedini, ha presentato una documentazione sulla convocazione straordinaria del Consiglio dei ministri in corso da questa mattina. Consiglio dei ministri che si sarebbe dovuto concludere ieri ma che, vista la complessità dei temi trattati, è stato rinviato a oggi. Il pubblico ministero Fabio De Pasquale ha dichiarato come “non si possa parlare di legittimo impedimento assoluto”. Anche la settimana passata la difesa aveva presentato un’istanza per sottolineare l’impossibilità per Silvio Berlusconi di essere presente in aula, in quanto impegnato a inaugurare una tratta autostradale a Reggio Calabria.