Berlusconi: “Immunità? Non la escludo. Mubarak uomo saggio ed equilibrato”

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Berlusconi-immuità. “Non è sul tavolo come ipotesi ma non escludo che un domani, se qualcuno la evocherà, non ci possa essere”. È la risposta che Silvio Berlusconi ha dato in merito alla domanda sul ripristino dell’articolo 68 della Costituzione (come era prima della riforma), che prevedeva l’immunità parlamentare.

Interrogato sulla situazione in Egitto il premier ha detto: “Quello che noi ci auguriamo è che ci possa essere un passaggio ad un diverso regime che sia indolore per la popolazione e che possa portare presto ad una conferma democratica”.

Berlusconi-Gheddafi: nel 2009 il premier svenne aspettando il leader libico

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Berlusconi-Gheddafi. Secondo un cablaggio di Wikileaks il presidente del Consiglio avrebbe ricorso a due iniezioni di cortisone per il ricevere il colonnello libico nel giugno 2009.

Per il famoso sito internet il premier “quasi svenne” all’aeroporto di Ciampino mentre attendeva il leader della Libia, che nei giorni precedenti alla visita minacciò di annullarla. Minaccia che costrinse Berlusconi “a due iniezioni di cortisone” per accoglierlo.

E’ quanto si apprende nel resoconto del viaggio a Roma del leader libico dell’ambasciatore italiano a Tripoli, Francesco Trupiano, all’ambasciatore americano e quelli europei.

Iris Berardi: un’altra prostituta minorenne spunta nelle cene di Berlusconi

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Iris Berardi è il nome nuovo emerso dalla carte trasmesse dalla Procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni della Camera che indaga sulle cene di Berlusconi. Nata nel dicembre del 1991, la sua presenza è stata accertata nella residenza del premier il 22 novembre 2009, quando la ragazza era ancora minorenne.

Iris è conosciuta dagli inquirenti come una prostituta e il suo telefono mobile si è attaccato alla cella telefonica di Porto Rotondo il 21 novembre 2009 e a quella di Arcore il 31 dicembre dello stesso anno.

Berlusconi-L’Infedele, Zanicchi: “Non mi faccio dire quello che devo fare”

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Belusconi-Infedele-Zanicchi. “Io sono una donna libera, ho quarant’anni di carriera, le pare che mi faccio dire quello che devo fare?”. Lo dice Iva Zanicchi alla Stampa, spiegando il motivo per cui non ha abbandonato la trasmissione di Gad Lerner dopo l’invito del premier.

Per me è una questione di stile, di rispetto anche degli altri interlocutori”, continua la Zanicchi che aggiunge: “E poi restando da Lerner pensavo anche di poter contribuire in minima parte a riequilibrare un’impostazione un po’ a senso unico”.

Interpellata anche dal Giornale, l’esponente Pdl sottolinea: “Sono rimasta per difendere il mio presidente dalle mostruosità che stavano dicendo”.

Telefonata di Berlusconi a L’Infedele: botta e risposta con Lerner TESTO – VIDEO

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E’ accaduto durante la trasmissione L’Infedele in onda nel corso della serata su La 7. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, chiama per esprimere il proprio disappunto rispetto a modi e contenuti del programma. Gad Lerner subisce un attacco verbale di oltre un minuto ma replica in maniera tempestiva. Testuale:

Lerner: Buonasera presidente Berlusconi, mi sente?
Berlusconi: Sì, buonasera
Lerner: Buonasera a lei
Berlusconi: Mi hanno chiamato invitandomi a sintonizzarmi su L’Infedele. Sto vedendo una trasmissione disgustosa: una conduzione spregevole, turpe, ripugnante…
Lerner: Allora, lei ha già insultato abbastanza…
Berlusconi: …ho sentito delle tesi false…
Lerner: …perchè non va dai giudici invece di insultare?
Berlusconi: …opposte alla realtà, lontano dal vero, distorte. Ho visto una rappresentazione della realtà all’incontrario del vero. Avete offeso…

Financial Times-Berlusconi: “L’Italia merita di meglio”

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Financial Times-Berlusconi. Un “Enorme vergogna” per l’Italia, così il quotidiano britannico giudica la legge sul legittimo impedimento e il caso Ruby. Nell’editoriale si legge: “prima delle prossime elezioni, l’Italia merita un dibattito”.

Il giornale finanziario punta il dito contro l’abitudine della politica italiana degli ultimi anni di trattare la crisi “come un altro episodio del conflitto tra Berlusconi e il potere giudiziario. L’Italia merita di meglio”.

Ruby spesso ad Arcore, Berlusconi indagato: “Rapporti con minorenne”

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Nuovi guai giudiziari per  Silvio Berlusconi, che, dopo la bocciatura di ieri della legge sul “legittimo impedimento” da parte della Consulta, dovrebbe quindi presentarsi davanti ai giudici, questa volta per concussione e prostituzione minorile, per via del “caso Ruby”. La procura di Milano, che conduce l’ indagine, intende procedere con rito immediato, sostenendo di avere “ prove evidenti”, e ha notificato un ordine di comparizione al premier, indicando tre date in cui dovrebbe comparire davanti ai magistrati: il 21, il 22 e il 23 gennaio.

Per gli avvocati di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo, “la procura di Milano non è competente“, poichè, per quanto riguarda la concussione, “la competenza funzionale è pacificamente del Tribunale dei Ministri,” mentre per l’ accusa di prostituzione minorile, sarebbe competente territorialmente il tribunale di Monza. Per i legali, inoltre, “Si tratta di una gravissima intromissione nella vita privata del presidente del Consiglio”, e sostengono che il premier non abbia mai avuto rapporti sessuali con la ragazza, e quindi, il caso sarà archiviato.

Caso Ruby: Berlusconi indagato per concussione e prostituzione minorile

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Caso Ruby, indagato Berlusconi. La Procura di Milano ha indagato il presidente del Consiglio per “concussione” e “prostituzione minorile”.

Per la prima ipotesi di reato al premier viene contestato che nella notte fra il 27 e il 28 maggio 2010 avrebbe abusato del proprio ruolo per convincere i funzionari della Questura di Milano a consegnare alla consigliere regionale lombarda Nicole Minetti l’allora 17enne Karima “Rubi” El Mahroug.

Ragazza che porta alla seconda ipotesi di reato, quella secondo cui Berlusconi sarebbe stato cliente della prostituta marocchina in numerosi fine settimana ad Arcore.

Legittimo impedimento: l’udienza è stata dichiarata aperta

Udienza-legittimo impedimento. Il presidente della Corte Costituzionale, Ugo De Siervo, ha dichiarato aperta l’udienza sulla legge grazie a cui il premier Silvio Berlusconi potrebbe essere messo ai ripari dai tre processi a suo carico (almeno fino all’autunno prossimo): Mills, Mediaset e Mediatrade.

Nel Palazzo della Consulta, preso d’assalto da cronisti italiani e stranieri, è arrivata in sedia a rotelle anche il giudice costituzionale Maria Rita Saulle, la cui partecipazione era stata data in forse per problemi di salute. Il verdetto è atteso per giovedì prossimo.

Camera: no alla sfiducia con 314 voti. Il Governo tiene

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Dibattito acceso, come nelle aspettative, alla Camera dei Deputati dove il voto di fiducia al Governo presieduto da Silvio Berlusconi è rimasto incerto, dal punto di vista numerico, fino all’ufficialità dei numeri.

Che dicono: 311 voti di sfiducia, 314 voti di fiducia, 2 astensioni. Governo in piedi, situazione politica un po’ più chiara ma il bello verrà nei prossimi giorni.

Più di una le sorprese dell’ultimo momento: innanzitutto le defezioni in quota a Futuro e Libertà dove tre parlamentari non hanno seguito le indicazioni del partito. Polidori (no alla sfiducia), Moffa (non si è presentato al voto), Siliquini (no alla sfiducia con dichiarazione di voto: “Non è cambiato nulla rispetto al 29 settembre, non voto la sfiducia”) hanno di fatto stravolto le previsioni di un pareggio. In secondo luogo, il sì alla sfiducia di Paolo Guzzanti, ex PdL e attualmente deputato del Pli, che era invece annoverato nelle file dei filo-governativi.

Fabio Granata (Fli) e Giorgio Conte (Lega Nord)
hanno sfiorato il contatto fisico in occasione del “voltafaccia” non annunciato della Polidori, il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, è stato costretto a sospendere la seduta.

Le dichiarazioni di voto dei maggiori gruppi parlamentari riportate a stralci:

Voto di fiducia: FOTO dal Senato

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Diapositive provenienti dal Senato della Repubblica ritraggono i senatori in procinto di esprimersi in merito alla mozione di fiducia al Governo Berlusconi. Proprio il Premier, nel corso dei lavori della mattina, è stato immortalato in diverse e curiose pose: tra i sorrisi abbozzati e la concessione di un caffè, tra uno scambio di veduto a tu per tu e l’ascolto degli interventi dei senatori, Berlusconi ha ottenuto la fiducia con 162 voti a favore.

Mafia, Alfano sottolinea i risultati di governo

Mentre si discute la fiducia-sfiducia a Camera e Senato, il ministro della Giustizia Angelino Alfano dà alle stampele prove del governo del fare. Mentre il mondo politico italiano passa le ore con il pallottoliere in mano, appeso ad un Guzzanti (Paolo, Paolo, che fai, Paolo? Spiegaci Paolo, rivelaci. Il governo Berlusconi appeso all’autore di Mignottocrazia e papà di Sabina e Corrado è l’apoteosi della nemesi storica). Assai più che ad un ormai ito Razzi. il ministero della Gustizia invia urbi et orbi un comuunicato che in pochi avranno letto con attenzione oggi, in altre faccende affaccendati.

Ma ne diamo comunque conto su queste frequenze: il Guardasigilli Angelino Alfano ha commentato oggi con soddisfazione l’esito dell’operazione ‘Addio Pizzo 5’ che ha portato all’arresto di 63 esponenti appartenenti a famiglie mafiose che ricadono nel mandamento mafioso controllato dai Lo Piccolo.

Fini: “No a ribaltoni ma qualcuno ha pensato agli affari suoi”. Bersani: “No a un Berlusconi-bis”

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Il presidente della Camera, Gianfranco  Fini, è intervenuto stamattina ad una lezione al liceo Orazio di Roma, e, rispondendo ad una domanda di una studentessa, ha escluso la possibilità di eventuali “ribaltoni”, e ha però replicato: ” Ma cosa ne pensa lei di tante promesse non mantenute e di impegni disattesi da chi aveva promesso che la legge sarebbe stata uguale per tutti e poi si è occupato solo degli affari suoi?” “La politica è onestà intellettuale”, ha aggiunto. E, rispondendo  ad una domanda sulle leggi “ad personam”:C’ è un limite oltre il quale non si può andare pena la dignità”.

Dura la replica del PDL, con il coordinatore Sandro Bondi che dice: “Fini è sconcertante e sfibra la democrazia”. E intanto, la maggioranza si prepara al 14, il giorno della votazione delle mozioni di sfiducia, e lo fa cercando lo scontro frontale con il cosiddetto “terzo polo”.

Per il ministro dell’ Interno, Roberto Maroni, “sarebbe da 118 sovvertire il risultato elettorale e cioè mandare al governo chi ha perso le elezioni e all’ opposizione chi le ha vinte”. e quindi, in caso di crisi, si deve tornare al voto, poichè “il popolo sovrano ha deciso che a governarlo fosse Silvio Berlusconi e non credo che una qualsiasi operazione di palazzo possa sovvertire questo volere”. Il finiano Adolfo Urso, invece, spiega: ” Non vogliamo fare il terzo polo, ma un nuovo polo che aspiri a diventare il primo polo del Paese”.

Wikileaks: Berlusconi rovinato dai party, ha un “legame speciale” con Putin

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Nuove rivelazioni  da Wikileaks  sul presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: in un cable riservato inviato dall’ ambasciata Usa di Roma al Dipartimento di Stato nel 2009, il presidente della Commissione difesa del Senato italiano, Giampiero Cantoni, aveva confidato a un funzionario americano la sua preoccupazione per la salute del premier, “provato” per i festini e le notti insonni, per i quali “non si riposa abbastanza”. Cantoni smentisce di aver mai parlato di queste cose con funzionari americani,ma i documenti lo citano: egli avrebbe anche confidato che gli esami medici del premier “sono risultati disastrosi”, aggiungendo: “siamo tutti preoccupati per la sua salute”.

Altre indiscrezioni verrebbero dall’ ambasciatore americano David Thorne, che avrebbe riferito di quando avrebbe chiamato Berlusconi dopo essersi insediato, e questi si sarebbe assopito per un attimo. Inoltre, anche il sottosegretario Letta avrebbe confidato all’ ambasciatore di ritenere che la serie di scandali avrebbero lasciato Berlusconi “fisicamente e politicamente debole”.