Italiani al voto. I numeri delle Politiche 2008

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Elezioni politiche 2008. Preparate in poco tempo, di corsa, approssimativamente di necessità virtù, per alcuni versi. La macchina elettorale – difficile rendersene materialmente conto – è enorme, complessa e dispendiosa. Ieri, nella giornata di silenzio elettorale, 61.212 sezioni elettorali si sono insediate. I presidenti di seggio, ieri mattina hanno ricevuto tutto il materiale necessario per la votazione e lo scrutinio. E, a partire dalle 16, hanno chiamato a far parte del seggio il segretario (viene scelto dal Presidente di seggio stesso) e gli scrutatori. Sono stati chiamati altresì ad assistere alle operazioni elettorali i rappresentanti delle liste dei candidati per l’elezione della Camera e del Senato.
Fase successiva: autenticazione delle schede. Quindi, firma dello scrutatore e apposizione del timbro di sezione. L’operazione è stata espletata ieri pomeriggio. Infine, i presidenti hanno ripartito tra gli scrutatori le schede autenticate.

Schede elettorali. Tutto sbagliato, niente da rifare

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Problemi.
Con la lettera inviata oggi a La Repubblica, il ministro dell’interno Giuliano Amato sembra aver chiuso definitivamente la polemica legata alle schede elettorali, contestate in questi giorni un pò da tutti. Il voto, per chi non se ne fosse accorto, è già iniziato: questa in estrema sintesi la lettera del ministro. Già, in tutta la cosiddetta circoscrizione estero stanno già votando da quel dì, così come tutti i residenti temporaneamente all’estero, come docenti universitari, dipendenti di amministrazioni statali e militari.
Proprio in quest’ultimo caso si erano già avuti i primi problemi qualche giorno fa. I contingenti italiani in missione hanno infatti dovuto ritardare le operazioni di voto per il ritiro delle schede inviate a causa di un non meglio precisato errore di stampa. Si era nei Pizza days, ma pare non se ne fosse accorto nessuno al Viminale, perchè le nuove schede mandate al fronte lasciavano comunque i nostri militi a bocca asciutta, senza Pizza. Problemi tecnici.

Pakistan, sospesa la campagna elettorale

Bhutto e marito

Il destino delle elezioni in Pakistan si decide in queste ore. Il Presidente Musharraf ha ufficialmente sospeso la campagna elettorale. Il Partito del Popolo Pakistano deve scegliere ora chi succederà a Benazir Bhutto. E le elezioni, previste per il prossimo 8 gennaio, verranno probabilmente slittate a marzo.