Silvio Berlusconi è ancora (o lo è mai stato, a seconda di come la pensiate) il miglior candidato del Pdl? Secondo Sandro Bondi, senatore del Popolo delle Libertà, la risposta non può che essere positiva. L’ex premier è in assoluto il miglior candidato possibile – ha dichiarato Bondi, che poi precisa come il problema di fondo non sia affatto la realizzazione di un nuovo partito, quanto il ripensamento dell’intero centro destra italiano, il suo rapporto con l’esecutivo guidato da Mario Monti, la cui esperienza è definita come “non positiva” dal senatore.
Sandro Bondi
Pdl, Alfano nominato segretario politico. Si dimetterà da ministro
Si è riunito oggi l’ufficio di presidenza del Pdl, che ha deciso di nominare un segretario politico del partito, come aveva annunciato lo stesso premier Berlusconi, e di affidare tale incarico al ministro della Giustizia Angelino Alfano, che dovrebbe comunque dimettersi da Guardasigilli. Ad Alfano sarà quindi affidata la guida politica del partito, e sarà affiancato da tre coordinatori con competenze più specifiche: Ignazio La Russa si occuperà di propaganda, Denis Verdini di organizzazione e Sandro Bondi dei valori del partito.
Per Berlusconi, la nomina di Alfano “serve per ridare slancio al partito e al nostro elettorato”, visto che, ha aggiunto il premier, il Guardasigilli “è giovane, ha fatto bene come ministro ed è ben voluto da tutti”.
La nomina di Alfano a segretario politico del Pdl dovrebbe comunque essere formalizzata entro giugno da un Consiglio nazionale convocato proprio per modificare lo statuto del partito, che finora neppure prevedeva la carica di segretario.
Resta ancora aperta, invece, la partita su chi andrà a ricoprire la carica di ministro della Giustizia al posto di Alfano. Per adesso, sono circolati diversi nomi, in particolare quello del vicepresidente della Camera Maurizio Lupi e del capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, anche se quest’ultimo, già stamattina, aveva smentito, affermando: “Non ho nessuna intenzione di fare il ministro, preferisco il lavoro in Parlamento come sto facendo”. Lupi, invece, ha commentato: “Smettiamola con le ipotesi e il toto-nomine”.
La Consulta boccia “parzialmente” il legittimo impedimento. Protesta il PDL, Ghedini “soddisfatto” e Berlusconi… eccolo in FOTO
La Corte Costituzionale si è oggi pronunciata sulla legge sul legittimo impedimento, dandone una bocciatura solo parziale, ma stravolgendone di fatto l’ impianto. Il verdetto è arrivato nel pomeriggio, verso le 16.30, dopo una lunga camera di consiglio, con 12 voti favorevoli e 3 contrari. Per i giudici, si pone una questione di illegittimità sul comma 4 dell’ articolo 1 (sull’ “impedimento continuativo) mentre sarebbe parzialmente incostituzionale il comma 3, prevedendo così che deve essere il giudice a valutare, caso per caso, l’ esistenza di motivi di legittimo impedimento per il premier e i ministri, che quindi non scatterebbe in maniera automatica.
La legge, quindi, sarebbe in parziale contrasto con gli articoli 3 e 138 della Costituzione, riguardanti l’ uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e la necessità di una legge costituzionale.
Il premier ha fatto sapere, tramite una nota, che per ora non intende commentare, anche se domanì interverrà telefonicamente alla trasmissione televisiva “Mattino cinque”. I suoi avvocati, Niccolò Ghedini e Piero Longo, hanno fatto sapere di rispettare la sentenza e di essere comunque soddisfatti, perchè “la legge sul legittimo impedimento nel suo impianto generale è stata riconosciuta valida ed efficace. “I giudici avrebbero comunque “equivocato” la natura della norma.
Fini: “No a ribaltoni ma qualcuno ha pensato agli affari suoi”. Bersani: “No a un Berlusconi-bis”
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, è intervenuto stamattina ad una lezione al liceo Orazio di Roma, e, rispondendo ad una domanda di una studentessa, ha escluso la possibilità di eventuali “ribaltoni”, e ha però replicato: ” Ma cosa ne pensa lei di tante promesse non mantenute e di impegni disattesi da chi aveva promesso che la legge sarebbe stata uguale per tutti e poi si è occupato solo degli affari suoi?” “La politica è onestà intellettuale”, ha aggiunto. E, rispondendo ad una domanda sulle leggi “ad personam”: “C’ è un limite oltre il quale non si può andare pena la dignità”.
Dura la replica del PDL, con il coordinatore Sandro Bondi che dice: “Fini è sconcertante e sfibra la democrazia”. E intanto, la maggioranza si prepara al 14, il giorno della votazione delle mozioni di sfiducia, e lo fa cercando lo scontro frontale con il cosiddetto “terzo polo”.
Per il ministro dell’ Interno, Roberto Maroni, “sarebbe da 118 sovvertire il risultato elettorale e cioè mandare al governo chi ha perso le elezioni e all’ opposizione chi le ha vinte”. e quindi, in caso di crisi, si deve tornare al voto, poichè “il popolo sovrano ha deciso che a governarlo fosse Silvio Berlusconi e non credo che una qualsiasi operazione di palazzo possa sovvertire questo volere”. Il finiano Adolfo Urso, invece, spiega: ” Non vogliamo fare il terzo polo, ma un nuovo polo che aspiri a diventare il primo polo del Paese”.
Draquila, l’Italia che trema e Bondi che non va a Cannes
Draquila è uscito ieri nelle sale. Il nuovo film di Sabina Guzzanti ha già fatto molto parlare. Dopo Guido Bertolaso, che ha fatto sapere che l’ultima fatica guzzantiana farà fare una “brutta figura per l’Italia nel mondo”, oggi il ministro Sandro Bondi ha fatto sapere che non andrà a Cannes. Qui il docufilm verrà presentato fuori concorso. “Perché Draquila offende l’Italia”.
Ballarò, lavoro e giustizia on air
Ed ecco il nostro Maurizio Crozza che apre la puntata di stasera ricordando di quando Francesco Rutelli andò a giurare da ministro in motorino. E fu il primo segretario di partito a finire in carcere. Perché protestava per il nucleare. Oggi se protesti per il nucleare, alla peggio finisci al Tg4. E a quel punto è meglio il carcere.
La puntata di stasera di Ballarò di Giovanni Floris?
Imprese che abbandonano gli stabilimenti italiani, lavoratori che perdono il posto, maggioranza e opposizione che discutono sul livello della tassazione mentre si avvicina la data delle elezioni regionali: la politica al voto e l’economia alla prova dei fatti è il tema centrale della puntata. Tra gli ospiti del settimanale condotto da Giovanni Floris il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, il ministro dei beni culturali Sandro Bondi, il presidente di Alleanza per l’Italia Francesco Rutelli, il viceministro alle infrastrutture e trasporti Roberto Castelli, la presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Federica Guidi, l’economista Luigi Spaventa, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli oltre a esponenti del mondo sindacale.
In apertura, ora in corso, la copertina satirica di Maurizio Crozza, appunto. Che si direbbe in forma.
Bondi: “Fini vuole legitimarsi a sinistra”
Il ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi, ha scritto in una lettera pubblicata sul Giornale: “Purtroppo in Italia bisogna essere amici della sinistra per essere considerati degli uomini di cultura e per essere credibili politicamente. Non vorrei che anche Fini venisse attratto da queste sirene che offrono una legittimità politica al prezzo di inginocchiarsi alle immagini sacre della sinistra”. “Sono sorpreso e amareggiato – aggiunge Bondi – nel sentirmi rimproverare da Gianfranco Fini la mia militanza nel Pci. Al di là del confronto di idee che è in atto all’interno del partito, che Gianfranco Fini ha contribuito ad arricchire e al quale continuerò a offrire anch’io il mio contributo, ciò che mi colpisce in questo momento è la particolare durezza di una polemica che anzichè riguardare le idee preferisce mettere in cattiva luce le persone”.
Ballarò, giustizia e finanziaria
Nuova puntata di Ballarò stasera, martedì 1 dicembre alle 21.10.
Tra i temi caldi il lodo Mondadori, la deposizione del pentito Spatuzza, udienza del processo Mills. Settimana intensa insomma, per i difficili rapporti tra politica e giustizia, mentre il parlamento è impegnato sulla finanziaria.
Questi i temi che affronta Giovanni Floris con gli ospiti di stasera a Ballarò. Eccoli: il ministro dei beni culturali Sandro Bondi, il leader dell’IdV Antonio Di Pietro, il presidente della commissione finanze del Senato Mario Baldassarri, Bruno Tabacci di Alleanza per l’Italia, l’economista Giacomo Vaciago, la direttrice dell’Unità Concita De Gregorio.
La puntata del settimanale d’informazione di Raitre, è stata aperta dalla copertina di Maurizio Crozza. Copertina che non è decisamente piaciuta, stasera, al ministro Bondi.
Ballarò, la lotta politica in Italia
Stasera a Ballarò Dario Franceschini e Sandro Bondi.
“Un paese dove maggioranza e opposizione si scambiano accuse durissime, in cui anche una sentenza civile porta a parlare di elezioni anticipate o di “piano eversivo”, è un paese che deve aspettarsi che cosa?
I fatti, la politica, la speranza nella puntata di Ballarò in cui Giovanni Floris ospita, tra gli altri, il segretario del PD Dario Franceschini, il ministro ai Beni Culturali Sandro Bondi, l’economista Tito Boeri, l’architetto Paolo Portoghesi, il giornalista Paolo Mieli, presidente di RCS libri“.
La puntata, naturalmente, è aperta dalla copertina satirica di Maurizio Crozza.
Nel frattempo la redazione del programma fa sapere, con orgoglio, che in base a una ricerca Demos pubblicata da Repubblica, è proprio Ballarò la trasmissione informativa di cui gli italiani si fidano di più.
Ballarò, le europee e la crisi
Da Manchester a Barcellona, il programma di Giovanni Floris chiede stasera agli altri paesi europei cosa pensano della nostra politica e della situazione italiana. Si parlerà di elezioni europee e di economia. La crisi è passata? sì no forse. Ballarò: il nome del programma viene da un famoso mercato di Palermo. E non mancherà stasera quanto accaduto ieri: il governatore Raffaele Lombardo, infatti, ha congedato la giunta.
Ospiti di Giovanni Floris sarann il segretario del Pd Dario Franceschini, , il ministro dei beni culturali Sandro Bondi, la radicale Emma Bonino, il leader del Mpa e presidente della regione Sicilia Raffaele Lombardo (appunto) e il direttore di Repubblica, Ezio Mauro.
E Maurizio Crozza. Che canta: “Non ho l’età, non ho l’età, per amarti… Per stare sola con te…”
Bondi e la buona novella (al bando le cattive)
“Esiste un grave problema che riguarda i mezzi di comunicazione, in particolare l’informazione televisiva. Non parlo dell’informazione politica. Intendo riferirmi ad un orientamento generale dell’informazione, sia di quella pubblica che privata, che tratta vicende di cronaca nera senza alcuna cautela e senza alcuna considerazione di chi guarda la televisione, almeno in alcune fasce di ascolto”. Lo afferma il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, in un intervento che sarà pubblicato domani sul quotidiano “Il Tempo”. “Qualche giorno fa tutti i telegiornali hanno dato grande risalto ad una notizia raccapricciante e orribile, dagli effetti imprevedibili sulla psicologia dei bambini, proveniente da Los Angeles. Questa notizia – sottolinea Bondi – è stata ripetuta da tutti i telegiornali il giorno di Santo Stefano, con la solita morbosità nel raccontare i particolari e nell’indugiare nell’orrore senza fine.
Non ho potuto e saputo spiegare a mio figlio le ragioni di tanta cieca ferocia, che non ha pietà dei bambini e che avviene proprio alla vigilia del Natale, cioe’ nel giorno in cui la famiglia si riunisce nel segno del calore degli affetti”.
Bondi, il porno e gli “atti sessuali espliciti e non simulati”
Il Governo nel pacchetto anti-crisi ha reintrodotto quella che era chiamata la “porno-tax” che prevede che chi produce e commercializza materiale pornografico dovrà pagare un’addizionale del 25% sui redditi che ne derivano. È dunque necessario ora stabilire per ogni giornale, audiovisivo e libro cosa sia porno poiché nell’articolo 31 è scritto che è da considersi porno “ogni opera letteraria, teatrale e cinematografica, audiovisiva o multimediale, anche realizzata o riprodotta su supporto informatico o telematico in cui siano presenti immagini o scene contenenti atti sessuali espliciti e non simulati tra adulti consenzienti“. Al povero Ministro Sandro Bondi, nuovo “Censore Maximus“, toccherà decidere “cosa è porno e cosa non lo è” durante interminabili giornate davanti a uno schermo: mai persona, credo, sia stata più inadatta a questo compito. Da questa legislatura, la poltrona di Ministro per i Beni e le Attività Culturali diventa sicuramente una tra le più ambite.
Scoppia lo scontro Udc-Berlusconi
Silvio Berlusconi è una persona capace anche di gesti estremi, di darti magari una coltellata alle spalle, come dimostra l’esperienza di questi giorni
Non basta? Cesa, ai microfoni di Radio Monte Carlo, non si tira certo indietro.
E’ una persona su cui poter contare nel rapporto umano, meno in politica