La questione dell’immunità divide e complica la riforma del Senato

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A tenere banco nell’attualità politica è la riforma del Senato. Dopo qualche passaggio a vuoto sembra esserci l’accordo delle forze politiche, sull’asse Partito Democratico-Forza Italia, per modificare il titolo V della Costituzione che poi aprirebbe alla riforma elettorale sulla base della proposta del governo, quell’Italicum su cui il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è

aperto al confronto ma non a una modifica sostanziale.

Renzi avverte i senatori Pd o riforma o voto

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La questione della riforma del Senato sta arrivando ai punti centrali che sono alla base della discordia tra il governo e le opposizioni. L’accordo più difficile da raggiungere sembra quello tra il governo e l’opposizione all’interno del Pd dopo che il senatore Vannino Chiti ha proposto una controriforma che mantiene il Senato elettivo e che ha trovato l’appoggio del Movimento 5 Stelle.

Di Gelmini, scuola e beate riforme

Perchè si pone la fiducia? A che serve porre la fiducia al rigoglioso Governo Berlusconi ennesimo?

Scuola, la Camera approva la fiducia sul pacchetto Gelmini. ROMA – La Camera ha votato la fiducia sul pacchetto della Riforma Gelmini sulla scuola. Il maxiemendamento al decreto legge, è statio approvato con 321favorevoli, 255 contrari e due astenuti.
(7 ottobre 2008)

Con fiducia, mi raccomando. Che perdono efficacia gli emendamenti EVENTUALMENTE posti dall’opposizione.

Out of order

lavoro
Tempi magri per l’immagine dell’Italia nel mondo e nei confronti di se stessa. Tra le tante, quella più drammatica è l’immagine tutta italiana delle morti sul lavoro.
Beninteso, e banalmente, in questa faccenda il problema non è certo la figuraccia all’esterno e all’interno. Ma comparare le cifre italiane a quelle estere dà, ulteriormente, la cifra di uno sfacelo. Il numero degli infortunati, è in calo, ma resta improponibile. elevato. Tra il 1995 e il 2004 gli incidenti si sono ridotti del 25,49%. Ma siamo ancora lontani dal trend europeo, che invece si assesta a quasi il 30%. Quindi, a conti fatti, l’Italia, in Europa, è tristemente prima per il numero di morti bianche che si verificano.
A riportare l’attenzione su una tematica che così tragicamente ha chiuso il 2007 – vedi Thyssenkrupp – ci pensa il Secondo Rapporto dell’Anmil sulla tutela delle vittime del lavoro. Documento che definisce il fenomeno, senza mezzi termini, Effetto perverso profondamente innervato nel modo di produzione. Un effetto cui vengono opposti ancora scarsi e inefficaci interventi di controllo e prevenzione.

Il Garante bacchetta Santoro

Santoro
Processo alla televisione. Oggi i media ritornano prepotentemente agli onori delle cronache. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha intrapreso ieri azioni ben precise, oggi riportate all’opinione pubblica dal suo Presidente, Corrado Calabrò.
Il Garante è stato chiaro: basta con i processi in televisione. I processi siano circoscritti nelle aule di tribunale. Il che significa un bel richiamo alla Rai per il programma di Santoro, Annozero, dove sarebbe stato violato il pluralismo.
Calabrò è stato molto diretto: In Tv il processo, lo pseudo processo o la mimesi del processo non si possono fare. L’informazione deve essere equilibrata, obiettiva e deve garantire il contraddittorio senza anticipare giudizi su questioni ancora subiudice.

Montezemolo: sì a un Governo istituzionale, perchè questa legge elettorale cambi

Montezemolo
E meno male che ha dichiarato che non ha intenzione di scendere in politica. Intenzione no, ma presa di posizione sì, sempre. Sulla crisi di governo, e sull’Italia, arriva il rombo di tuono di Luca Cordero di Montezemolo. Il Presidente di Confindustria è a Siena, intervenuto all’assise regionale dell’industria toscana. E prende chiara e diffusa posizione nell’ambito della crisi di governo, della cronaca di queste ore e della situazione politica italiana tutta.
Montezemolo non ha in verità molti peli sulla lingua. Può farlo, dopotutto. Il suo cavallo di battaglia di oggi, assolutamente – personalmente – condivisibile, è : varare una nuova legge elettorale prima di tornare al voto.
Tutti, nei momenti di crisi, soprattutto dopo avere assistito al triste spettacolo da suk di questi giorni e alle scene vergognose di ieri in Senato, desideriamo che la parola torni a noi cittadini attraverso le elezioni. E’ naturale ed è giusto. Tutti vogliamo dire basta e le elezioni ci sembrano l’unico modo per poterlo fare.