8 marzo: 194 vs pro life, senza dimenticare il lavoro

Donne
8 marzo festa della donna. Già, esiste ancora. Stasera grupponi migranti di donne a caccia si riuniranno per sortire in nuclei armati e assortiti. Bando agli uomini. E per popolare discoteche e affini, ognuna probabilmente con una mimosa di ordinanza.
Oltre qualsiasi ritualità, giacchè si è in tempi difficili di campagna elettorale, oltre alle mimose, e più dei polverosi fiorellini gialli, la fanno oggi da padrone cortei, presidi, sit in. Non solo a Roma, ma un po’ dappertutto, in ogni città. Iniziative e manifestazioni che parlano di lavoro e di legge 194. Le donne dei sindacati confederali manifestano a Roma. E lo fanno a distanza di 20 anni dall’ultimo appuntamento unitario.

Le nostre parole d’ordine saranno sviluppo, lavoro, qualità della vita, libertà di scelta

Parola di Aitanga Giraldi, responsabile per le politiche femminili della Cgil.

Ferrara l’imcompreso. Da Silvio e da lassù

Ferrara
Non si candida più a sindaco di Roma. Il Pdl non ha dato sostegno alla sua lista pro-life, e Giuliano Ferrara ha preferito quindi comunicare per iscritto a Fini e Alemanno che insomma, il Campidoglio non rischierà di vederlo e Rutelli non lo avrà come avversario. annunciando il ritiro della sua candidatura a sindaco di Roma. Va detto che Silvio Berlusconi non sembra esattamente essersi rotolato per terra dal dolore.
Ma ancora più grave, e più significativo per l’ormai ex direttore de Il Foglio, è il mancato appoggio, per la sua lista, da parte della Cei.
Avvenire aveva già accolto tiepidamente – per usare un eufemismo – la faccenda. Ieri un editoriale di Davide Rondoni ha senza possibilità di equivoci bocciato la lista.

Aridaje, ariecco Rutelli

Rutelli
Francesco Rutelli ha sciolto la riserva. E nessuno lo metteva in dubbio. E ha annunciato la sua disponibilità a candidarsi a sindaco di Roma. Si ripete. Nessuno metteva in dubbio.
Ho ascoltato le speranze e le critiche. Era una mia esigenza perchè volevo verificare la capacità di avviare un dialogo con le persone. L’esito è stato un giudizio positivo e per questo dichiaro la disponibilità alla mia candidatura. Nobiltà di intenti, approccio che sta accomunando tutto il Partito Democratico.
Rutelli è già stato sindaco dal 1993 al 2001. E ora annuncia la sua candidatura dal palco del Teatro Vittoria, nel rione Testaccio. Volti nuovi, inediti protagonisti, come dire. Change, prima di tutto. Sì, ma fino a un certo punto. E in effetti. Quanto mancava, ai romani, la First Lady Palombelli.