Il Pigneto? Famoso in tutto il mondo

In piazza per condannare la violenza. In piazza, vicini ai cittadini immigrati del quartiere. Sabato scorso il mondo si è accorto dell’esitenza dall’improbabile appeal per la stampa internazionale. Questo, naturalmente, in normali condizioni.
Sabato scorso un raid in piena regola ha sconvolto questo quartiere, a due passi dalla stazione Termini. Un quartiere che, negli ultimi tempi, è entrato in una fase di riabilitazione in senso cool e trendy. Il quartiere che, in teermini di vita notturna, arriva ormai a sostituire il tradizionale, studentesco e di salsa sinistroide San Lorenzo. Un quartiere ancora a metà strada, con zone di luce ed ombra in simbiotica vicinanza.
Il Pigneto, isomma, periferia ovest di Roma. Un gruppo di italiani incappucciati ha devastato, sabato scorso, a colpi di mazze e spranghe, alcuni negozi di cittadini del Bangladesh, colpendo anche un immigrato. Culmine di una successione di eventi che lasciano senza parole. Oggi, la protesta.

I rifiuti? Ci pensa la Cei

L’agenda politica e quella della Cei, da sempre, da troppo, ormai coincidono drammaticamente. Immigrazione, rifiuti, bullismo, stipendi, pensioni e famiglia. Non ne hanno dimenticato uno, di hot topic.
Un viaggio approfondito nella società italiana: questo è il viaggio che il cardinale Angelo Bagnasco ha pronunciato alla 58esima assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana. Bagnasco si è rivolto nuovamente, direttamente, al Governo dello Stato Italiano. Rispetto alla volta precedente, il colore dell’esecutivo è cambiato. Non importa.
Un appello diretto a non perdere tempo e a risolvere le beghe tutte italiane.

Obama, Cuba e il governo ombra

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Obama chiama, Cuba risponde. Ma la risposta alle dichiarazioni del quasi primo candidato democratico afroamericano alla Casa Bianca non è del comandante en jefe Raul Castro. Ma della sua ombra. Ancora una volta torna a parlare Fidel, con nuove “Riflessioni del compagno Fidel”. All’apparenza un prezioso apporto di esperienza alla dialettica Cuba-Usa, in realtà un monito al prossimo inquilino della Casa Bianca. Un avviso ai naviganti, diciamo così, per informarli che Cuba non ha abiurato, Cuba non è in vendita.
Pochi giorni fa, il 23 maggio, Barack Obama faceva visita alla comunità cubana di Miami e si pronunciava sui futuri rapporti con i cosiddetti nemici. L’argomento era saltato fuori solo tre giorni prima, quando a far visita a Miami era stato il senatore John McCain, candidato repubblicano per il dopo Bush. Parlando a una folla di cubani-americani, in occasione del Cuban Independence Day, McCain ha ribadito accuse che ha lanciato negli ultimi giorni piu’ volte contro Obama e che la scorsa settimana sono state amplificate anche dal presidente George W.Bush in un discorso in Israele. Il senatore Obama si sarebbe mostrato troppo tenero nelle dichiarazioni fatte in questi mesi su Cuba in particolare.

Chi ha paura di Beppe Grillo parte II

Signor Presidente della Repubblica Italiana,
permettetemi, grato, per la benevola accoglienza che un giorno avete fatto, di inviarmi la vostra approvazione per mia la raccolta di testimonianze sul precariato, di dirvi che la Vostra stella, se felice fino ad ora, è minacciata dalla più offensiva ed inqualificabile delle macchie. Ma quale macchia di fango sul Vostro nome, stavo per dire sulla Repubblica che rappresentate, soltanto quell’abominevole affare della Campania!

Comincia così la libera interpretazione del j’accuse di Emile Zola in chiave moderna e grillante. Tutta italiana.

Primarie USA: Le iettature a stelle e strisce

Bisogna capirla povera Hillary. Con tutto quello che sta passando d’altronde la tensione che correrà nelle sue vene deve essere assolutamente alle stelle. Però sinceramente mai avrei pensato che si sarebbe addirittura messa a lanciare maledizioni al suo rivale.

Un rivale, tra l’altro, che prima di tutto dovrebbe essere un collega, un amico, un compagno ed un alleato. E che invece sembra che voglia considerare in tutt’altro modo.

Perchè Obama ormai da mesi afferma di vincere le primarie alla prossima sessione, ma ogni volta si ritrova a comprendere che quell’osso duro di Hillary non molla e la bionda candidata, di pronta risposta, usa ogni mezzo per contrastarlo.

L’emergenza sicurezza, quella vera

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ANSA – 24 maggio 2008 – Un gruppo di venti ragazzi, guidati da un uomo, tutti con i volti coperti, ha fatto irruzione a Roma verso le 17:30 in un alcuni negozi nel quartiere Pigneto, in via Ascoli Piceno e in via Macerata gestiti da extracomunitari bengalesi e senegalesi, distruggendo le vetrine. Il gruppo che, a quanto raccontano alcuni testimoni presenti al momento dell’aggressione, prendeva ordini in italiano dall’uomo che li guidava, era armato di bastoni con i quali ha distrutto le vetrine e danneggiato gli interni di tre negozi, un bar, un call center e un negozio di generi alimentari. Gli aggressori dopo aver compiuto il raid sono scappati. Sul posto e’ intervenuta la polizia. Il Pigneto, un piccolo quartiere popolare, una sorta di paese, incastonato tra la via Prenestina e la via Casilina, nella prima periferia a sud est di Roma, da anni e’ uno dei quartieri piu’ multietnici della citta’.

Primarie USA: Tutto in mano al GOP

Arrivare a novembre, e quindi arrivare alle presidenziali, è ancora una lunga corsa. Una corsa che molto probabilmente porterà tante nuove sorprese e naturalmente molte nuove curiosità e notizie.

Al fine di divenir scontato, la prima di queste è naturalmente la scelta da parte del DNC di affidare ad uno dei suoi candidati ufficialmente la candidatura alla Casa Bianca e quindi entrare di diritto nella sfida che conta.

Perchè fino ad ora si è scherzato, almeno per qualcuno. Perchè fino ad ora le gare sono state solo interne, quando vi sono state. Perchè fino ad ora sarà John McCain contro…

Nostra Signora di Confindustria

Tutti noi siamo chiamati a una grande sfida. C’è uno scenario nuovo e irripetibile. Abbiamo la possibilità di far rinascere il Paese

Parola di Nostra Signora di Confindustria, oggi ufficialmente insediatasi dove di dovere. Anche la Signora ha avuto modo di dire che

l’Italia non è un paese per giovani

A me come ai miei coetanei e non solo viene, in effetti, in mente di espatriare almeno una volta al giorno. ALMENO.

Chi è l’Emma? Accento del Settentrione. 43 anni, sposata e madre di una bimba. La sua azienda è specializzata nell’acciaio. Nostra Signora dell’acciaio, di acciaio avrà le palle. Ed è stata eletta con tanto di plebiscito – solo due voti contrari – alla guida di chi veramente comanda, in Italia. Prima donna alla Presidenza di Confindustria, è stata la Primadonna alla Presidenza dei Giovani di Confindustria nel ’96. Una vera e propria chiamata alle armi, nel suo discorso, per imprenditori, politici e anche sindacati.

Olimpiadi 2008… ma quali?

Pechino sta vedendo avvicinarsi la data che segnerà ufficialmente l’inizio dell’evento mondiale più importante dell’anno sia a livello sportivo sia a livello politico-diplomatico.

Un’attesa che lentamente sta diventando sempre meno tesa, anche grazie al fatto che le proteste manifestate dal Tibet nei confronti della Cina, sono state via via ignorate dalla maggior parte degli atleti.

Un comportamento più che comprensibile quello degli atleti, eppure sembra che per i tibetani le proteste non siano scemate, anzi si stanno manifestando in maniera veramente molto originale.

Primarie USA: La verità sulle mail anti-Obama

Media-man sente la vittoria in tasca. Lo si vede e lo si nota osservandolo in questi giorni dopo essere riuscito a strappare l’ennesima e decisiva vittoria che, con molta probabilità, gli permetterà di divenire in candidato democratico alle presidenziali.

Purtroppo per Obama però la vittoria che è riuscito a conquistare, almeno ipoteticamente, non è quella della guerra, ma solo quella di una battaglia.

Una guerra che Barack dovrà affrontare con più grinta e che i suoi avversari hanno deciso di combattere su un campo molto pericoloso, ovvero Internet.

Le Olimpiadi del “Va tutto bene”

La libertà. Che grande sensazione. Ma prima ancora che una sensazione per ognuno di noi deve essere un diritto, quasi un obbligo. Ogni persona deve essere messa in condizione di dare tutta se stessa per raggiungere questo grande obiettivo.

Molti i mezzi, alcuni decisamente molto discutibili, con cui poterla conquistare. Chi nel bene e chi nel male riesce a raggiungerla però cade poi in una piccola contraddizione. Perchè molto spesso la libertà di alcuni diventa l’oppressione di altri.

Perchè se il Mondo è grande abbastanza per tutti noi, di certo non lo è per la libertà di ogni persona visto che ogni giorno ci si ritrova a sentire di questo o di quel fatto di oppressione o dell’ennessima manifestazione per questo o quell’ideale.

Spagna-Italia: e l’immigrazione cruccia

Continua il botta e risposta tra Italia e Spagna. Anzi, tra Spagna e Italia. Continua il

no ma i toni sono soft, no ma non c’è nessuna polmica

Mentre i contenuti vengono prima veicolati, e poi parzialmente ritrattati.

Nuova puntata, da Madrid. Glien’è scappata un’altra. A un altro ministro dell’esecutivo socialista spagnolo. Tale Celestino Corbacho, ha accusato Roma di voler

criminalizzar

l’immigrazione invece di gestirla. Lo riporta El Mundo online citando l’agenzia di stampa Europa press.

Chi è Corbacho? Ma il ministro del Lavoro e dell’Immigrazione spagnolo. Le parole? Il governo di Berlusconi vuole

criminalizzare quanti sono diversi mentre io mi assumo la responsabilità di gestire il fenomeno

Una lezione alla spoagnola direttamente dalla controparte coinvolta.

Primarie USA: Il “supporto” degli Edwards

A leggerne il cognome sembrano una di quelle famiglie regali inglesi che nel Medioevo si sono susseguite alla corona in Inghilterra, lasciando il loro segno nella storia, ma soprattutto nelle romanze dei grandi scrittori anglosassoni dal 1600 in poi.

Invece gli Edwards di cui stiamo parlando sono molto, ma molto più recenti. Vivono ai giorni nostri, non in Inghilterra ma negli Stati Uniti, ma molto probabilmente anche qui lasceranno il segno all’interno di una delle primarie democratiche più contese della storia.

All’anagrafe John e Elizabeth sono marito e moglie, eppure da qualche giorno appaiono separati sugli schermi televisivi. Non un problema di amore il loro. Ma allora cosa li divide?

Napoli, tra roghi, rifiuti e Governo

Napulè. Come Parigi. La rivolta delle banlieue, e quella della monnezza.
Napoli è una splendida città E’ una meraviglia. Sarà difficile spiegarlo ai posteri, o agli stranieri contemporanei. Sarà difficile combattere quella che è ormai la storia di Napoli, la storia della monnezza, sarà difficile farla dimenticare e non è detto che sia solo una lunga parentesi, che un giorno si chiuderà, chissà se mai del tutto. Ma Napoli è davverro bella. Me l’hanno fatta girare in vespa, la prima volta che l’ho vista. Dalle alture del Vomero e di Posillipo già, a picco sul maree, verso Castel dell’Ovo, Castrum Ovi, in latino. Secondo un’antica leggenda, Virgilio – nel Medioevo considerato anche un mago – nascose nelle segrete dell’edificio un uovo che mantenesse in piedi l’intera fortezza. La sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi alla città di Napoli. Anche la monnezza, chissà.
Napoli ha passato la notte tra roghi e tensione. Di nuovo. I vigili del fuoco sono stati chiamati per spegnere ottantaquattro mucchi di rifiuti dati alle fiamme tra città e provincia. Inizia tra un’ora a Napoli la riunione straordinaria per l’ordine e la sicurezza del comitato provinciale convocata dal preefetto.