Squadra di governo

milan
Benedetta squadra di Governo. Ce la facciamo sì, ce la facciamo no? Mentre si celebra la sagra del ballottaggio – per votare ci vuole (anzi, ce vole, come dicono al Ruggito del Coniglio su Radio 2) coraggio – la squadra di governo prende forma, ma non solo. Prende direzione, dopo averne percorse svariate.
Umberto Bossi aveva minacciato: votare

uno di sinistra per il presidente della Camera o del Senato

massima minaccia se Berlusconi avesse, insomma,

tirato un brutto scherzo

alla Lega e a quanto il Senatur ha deciso che alla Lega spetti.

Ieri c’è stato il seguente, affannato, rapido incontro: Silvio Berlusconi, Aldo Brancher e Valentino Valentini contro Umberto Bossi, Roberto Maroni, Roberto Calderoli e Roberto Cota. L’incontro è avvenuto non a Palazzo Grazioli – di questi tempi assai più importante di Palazzo Chigi, che impallidisce al confronto – BENSI’ a via Bellerio, headquarter della Lega.

Sbatti la talpa in Procura, mentre Dagospia a Roma sbatte il sospetto in campagna elettorale

talpa
La procura della Repubblica di Reggio Calabria. Negli ultimi tempi è balzata agli onori della cronaca più volte. Dal voto estero all’inchiesta sulla strage di Duisburg.
Ora è uscito fuori che ci sarebbe una “talpa” all’inteerno dell’ormai celebre e certo assai attiva Procura calabrese. Una talpa che, dicono alcuni, potrebbe essere addirittura un magistrato.
Una microspia in un ufficio: ecco quanto rinvenuto lo scorso 22 aprile. Il pubblico ministero Nicola Gratteri, titolare dell’inchiesta sulla strage di Duisburg, incontra la polizia giudiziaria in queesto ufficio dove è stata rinvenuta la spia, non ritenendo sicuro il suo ufficio. Si tratterebbe di un prodotto non estremamente raffinato, a batteria, che quindi avrebbe bisogno di ricariche periodiche, e un raggio d’azione di non più di 20 metri.

La fiaccola in Giappone

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Per favore, fate girare il più possibile questa foto, per far in modo che arrivi anche a giornalisti di TV pubbliche e private, giornali ecc affinchè possano pubblicarla

La mail, giunta da fonti “azioniste”, oltre alla foto, conteneva un articolo.

Pechino orchestrava la rivolta nel Tibet era il titolo, pubblicato da Canada Free Press [Venerdi, 21 Marzo, 2008 10:20] . Spie britanniche confermano la denuncia del Dalai Lama sulle violenze inscenate il sottotitolo. L’articolo porta la firma di Gordon Thomas.
Londra, 20 Marzo – Britain’s GCHQ, l’agenzia governativa delle comunicazioni che controlla elettronicamente mezzo mondo dallo spazio, ha confermato la rivendicazione del Dalai Lama che agenti dell’Esercito Popolare di Liberazione, l’EPL, travestiti da monaci, hanno innescato le rivolte che hanno lasciato dietro di sé centinaia di morti e feriti tibetani.

25 aprile. Il giorno dopo. C’era una volta

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C’era una volta Giorgio Napolitano, a difesa del 25 aprile. Vero è che è il Presidente della Repubblica. Vero è che Napolitano ha la storia che ha – il primo Capo dello Stato che abbia fatto parte del Partito Comunista Italiano. Durante l’università Durante gli anni dell’Università, fa parte del GUF, il gruppo universitario fascista: collabora infatti con il settimanale IX maggio tenendo una rubrica di critica teatrale. In questo periodo si forma tuttavia il gruppo di amici storico di Napolitano che seppur militando ufficialmente nel fascismo guardava alle prospettive dell’antifascismo.
Napolitano auspica che il 25 aprile divenga

una festa di tutti e un simbolo di pacificazione

Dopo tanti anni, Napolitano ricorda che è necessaria un’analisi

ponderata che però non significhi in alcun modo confondere le due parti in lotta, appiattirle sotto un comune giudizio di condanna e di assoluzione

Le ombre della Resistenza non vanno occultate, ma guai a indulgere a false equiparazioni e banali generalizzazioni; anche se a nessun caduto, e ai familiari che ne hanno subito la perdita, si può negare sul piano umano un rispetto maturato col tempo

Primarie USA: Umaga for president

Quando si dice che politicalive è sempre sul pezzo. Settimana scorsa vi avevo anticipato come la dirigenza della WWE avesse contattato gli entourage di Hillary Clinton e di Barack Obama per un eventuale scontro, ovviamente verbale, sul ring di MONDAY NIGHT RAW, lo show di punta della federazione di Stamford.

Vi avevo anticipato come i due candidati avevano snobbato la proposta, impegnati anche nella campagna elettorale in Pennsylvania, così la WWE ha deciso di portare sul ring una sfida ONE FALL (ovvero il primo che viene schienato perde dopo un conteggio di 3) tra Hillary Clinton e Barack Obama, ovviamente interpretati da due atleti della federazione.

Questo genere di incontri risultano spesso molto divertenti, proprio per il fatto che lasciano molto poco alla tecnica, ma risultano dei siparietti che contengono delle vere e proprie chicche.

Gianni Alemanno, una sicurezza

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ANSA – Roma, 20 nov 1981 – Arrestato segretario Fronte della gioventù – Sergio Mariani, 28 anni, segretario del Fronte della Gioventù’ di via Sommacampagna, e’ stato arrestato dai carabinieri per aver aggredito, con una pesante spranga di ferro, uno studente universitario di 23 anni, Dario D’ Andrea. Insieme con lui e’ stato arrestato Giovanni Alemanno, di 23 anni, nato a Bari e residente a Gallipoli, per aver partecipato all’ aggressione. Lo studente e’ stato accompagnato al policlinico dove e’ stato giudicato guaribile in dieci giorni. gli aggressori, un gruppo di cinque sei giovani, hanno affrontato Dario d’ Andrea, ieri alle 19.30 davanti al bar ‘ “la gazzella” nel rione Castro Pretorio dove, in quel momento, si trovavano tre carabinieri. forse preoccupati dalla presenza dei carabinieri i giovani, rinunciando al pestaggio, hanno lanciato da lontano, contro il D’ Andrea, la spranga di ferro e sono fuggiti. mentre un carabiniere ha soccorso il ferito, che era stato raggiunto alla testa, gli altri due hanno inseguito i fuggiaschi e sono riusciti a prendere Mariani e Alemanno. Nel rapporto che i carabinieri hanno trasmesso alla magistratura si afferma che, per le modalità’ dell‘aggressione e soprattutto per le dimensioni della spranga di ferro, il colpo poteva essere mortale: il magistrato potrebbe quindi decidere di incriminare entrambi per il reato di tentativo di omicidio. Dario d’ Andrea ha detto ai carabinieri di non conoscere i suoi aggressori e di non aver mai militato in una organizzazione politica.

Un continente di sinistra

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Con la storica vittoria di Fernando Lugo alle elezioni politiche paraguayane sembra completarsi il percorso di rinnovamento che sta attraversando l’America latina ormai da alcuni anni. Un filo immaginario tiene legati oggi i governi di tutti gli stati del continente, o quasi. Ed è un filo rosso.
Fatte salve le eccezioni rappresentate da Guatemala e Colombia – con cui non a caso gli USA alimentano una politica di fervidi cambi commerciali – la sfida sudamericana è servita: Hugo Chavez in Venezuela, Cristina Fernandez Kirchner in Argentina, Evo Morales in Bolivia, Rafael Correa in Ecuador, Ignacio Lula in Brasile, Michelle Bachelet in Cile, Tabaré Vázquez in Uruguay, Alan García in Perù. E da ieri in Paraguay, Fernando Lugo, un ex vescovo. Pur ostacolato e rinnegato dalla Chiesa di Roma, ma sempre un prelato.
Ultimo erede della storica tradizione facente capo alla cosiddetta Teologia della liberazione. Ossia quella riflessione, quella presa d’atto, che le gerarchie ecclesiali latinoamericane elaborarono verso la fine degli anni sessanta, nel momento di massima repressione del dissenso operata dalle dittature militari sudamericane.

Roma e la questione sicurezza – Parte II: tragico déjà vu

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Tempi duri per la Capitale, dunque. Strumentalizzazione sì, strumentalizzazione no. Gianni Alemanno che si precipita alla stazione de La Storta, alla periferia di Roma, direzione Bracciano e Viterbo, rimembra prepotentemente la visita che Gianfranco Fini fece a Tor di Quinto, all’indomani dell’uccisione di Giovanna Reggiani.
A La Storta una ragazza, una studentessa universitaria da poco a Roma, originaria del Lesotho e figlia di un ambasciatore, è stata aggredita, accoltellata all’addome e violentata ripetutamente da un immigrato romeno. La ragazza è stata soccorsa e salvata da una pattuglia in servizio, dopo la segnalazione di due ragazzi.
All’epoca dell’omicidio Reggiani, Fini giunse e di lui ancora si pensava che potesse essere il candidato made in Casa delle Libertà per Roma Capoccia. Le parole di Alemanno, oggi, non si lasciano sfuggire il collegamento.

Purtroppo è in parte la ripetizione del caso Reggiani

Requiem per la Sinistra Arcobaleno

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La Sinistra L’Arcobaleno (ignota, ai più, la ragione di quegli assurdi articoli nel nome di battaglia) è morta. Viva Rifondazione. La Sinistra L’Arcobaleno è durata, sì e no, un mese e mezzo, prima di passare a miglior vita. Un’esistenza breve, ma in qualche modo storica: passerà alle cronache future come la lista, il simbolo, l’idea, il progetto politico che ha catapultato fuori dal Parlamento Italiano la sinistra.
Il grande assente è Faustino. Fausto Bertinotti. Un uomo, una storia, e ben controversa, per alcuni. Alle elezioni primarie del 16 ottobre 2005 per la scelta del candidato premier della coalizione dell’Ulivo alle elezioni politiche del 2006, vinse Prodi, ma Bertinotti arrivò secondo, con la bellezza di ben 631.592 voti, cioè il 14,7% dei consensi. Una campagna elettorale diversa, tra le prime, in Italia, interattive. Era basata sullo slogan Voglio…. Attraverso internet o post-it i cittadini potevano completare lo slogan. Mettendo il complemento oggetto. Cosa volevano dal centrosinistra.
Bertinotti ha abbandonato così.

La mia vicenda di direzione politica termina qui, purtroppo con una sconfitta […] Lascio ruoli di direzione, farò il militante. Un atto di onestà intellettuale impone di riconoscere questa sconfitta come netta, dalle proporzioni impreviste che la rendono anche più ampia

Ground Zero, sette anni e un Papa dopo

Il giorno che ha cambiato la vita del mondo contemporaneo. Il giorno in cui il mondo ha capito di non potere più tornare indietro.

Spero non ci sia nessuno al lavoro

Dice una delle voci femminili in questo video. Contro ogni logica, solo sulla base dell’umana speranza.

Benedetto XVI, viaggio negli Stati Uniti. E’ arrivato l’ultimo giorno della visita, simbolicamente il più pregnante. Il Papa e la preghiera per la pace a Ground Zero, a New York. In quel cratere. Monito di questi tempi. Il luogo – brutalmente, un enorme luogo di anime perdute a cielo aperto. Là dove sorgevano le Twin Towers. Buttate giù, accartocciate insieme alla vita l’11 settembre 2001.

La gente sta saltando giù

dice incredula la donna del video. La gente si buttava, invano, dalle torri morenti.

Roma e la questione sicurezza

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Roma, 17 aprile 2008 – Un folto gruppo di ragazzi di eta’ compresa tra i 20 e i 25 anni ha fatto irruzione nella sede del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli in via Efeso 2/a, mettendo a soqquadro l’ingresso dell’associazione, rovesciando scrivania, estintori, divano, quadri e il materiale informativo dell’Associazione”. E’ quanto denuncia, in una nota, lo stesso circolo Mario Mieli. ”Solo grazie all’intervento dei soci presenti al primo piano dell’Associazione, i vandali – si legge nella nota del presidente del circolo Rossana Praitano – si sono allontananti gridando improperi come “froci di merda” ed inneggiando al Duce e ai campi di sterminio”. Un’aggressione di stampo fascista all’indomani delle elezioni. Collegando l’accaduto al clima elettorale, più d’uno ha commentato “cominciamo bene”.
Roma, 18 aprile 2008 – Una giovane studentessa universitaria di origine africana aggredita e stuprata giovedì notte. Teatro dell’aggressione, la zona attorno all’uscita della stazione ferroviaria FM3 “La Storta”. Secondo la prima ricostruzione dei militari, il romeno, dopo aver seguito e avvicinato la malcapitata, l’ha obbligata – sotto la minaccia di un coltello – a seguirlo in un luogo appartato e, dopo averle inferto un violento colpo all’addome, l’ha costretta a subire ripetuti atti sessuali. Dopo la morte di Giovanna Reggiani, avvenuta in circostanze tragicamente analoghe, torna in città l’incubo sicurezza.
Roma, 19 aprile 2008 – Una donna di 81 anni e’ stata trovata strangolata questo pomeriggio in un alloggio popolare in via della Moschea a Roma. Secondo quanto si e’ appreso l’anziana, che viveva da sola in una casa comunale ed era affidata al progetto di assistenza “Anni Verdi”, potrebbe essere morta da circa 48 ore. Lo avrebbe appurato il medico legale che ha fatto un primo esame del corpo trovato in una delle stanze dell’appartamento. La casa, si e’ appreso, era completamente a soqquadro. Secondo una prima valutazione degli investigatori dell’Arma l’anziana potrebbe essere stata uccisa in un tentativo di rapina nel suo appartamento.

Liveblogging e Web TV. La politica alla resa dei conti

L’informazione sta cambiando? Chissà. A occhio e croce verrebbe da dare risposta affermativa. Il senso tradizionale dei mass media è stato infranto? Ancora un sì. L’opinione pubblica se n’è accorta? Qui, il sì è meno netto. Una parte, decisamente. La politica, se n’è accorta? Ancora meno netto. Alcuni. Ma soprattutto: altri non vogliono. Comincia così, Enzo Di Frenna, giornalista di lunga data e fondatore di Netdipendenza Onlus.

Se proprio dobbiamo guardare la tv, allora che sia di qualita’. Personalmente, come spesso ripeto dal mio blog, la tv italiana e’ infetta e diseducativa. Io non la guardo. E’ scarsa di contenuti di valore. E’ una tv imposta dall’alto. Ma le cose possono cambiare: io mi batto per una ecologia dell’informazione, soprattutto per i tanti giovani di questo Paese. Ed anche per le mamme e i papa’ che desiderano un mondo migliore per i propri figli e non si rispecchiano nella cattiva tv italiana, che veicola modelli molto discutibili. Posso assicurarvi, siamo davvero in tanti a non poterne piu’ di questa pessima tv italiana

La tv sta cambiando. La tv è morta, viva la tv.

Sindacati: afterhours & afterMarx. Montezemolo affonda

Verranno giorni duri. Verranno momenti e operazioni dure. Per tutti. Anche per i sindacati. Perchè, dopo l’esplosione del caso Alitalia e soprattutto il loro ruolo all’interno della stessa, i sindacati sono esplicitamente sotto accusa. Sono entrati nell’agenda delle critiche, quella dell’opinione pubblica, che purtroppo può toccare livelli assai superficiali.
Giulio Tremonti disse:

From Marx to market

Parlava di cambiamenti, di globalizzazione, di rivoluzioni lunghe e silenziose – e dalla direzione non condivisa. Perchè qualcosa è cambiato. E ieri Montezemolo l’ha messo nero su bianco.

Gli operai sono più vicini a noi che ai sindacati

Parola di Luca Cordero di Montezemolo, mentre dice (sono mesi che questo rito è in corso, ma certo è storico) addio alla presidenza della Confindustria.

Primarie USA: L’amore ai tempi delle…elezioni

Nella mia ancora giovane vita, non ho mai avuto modo di vivere da protagonista una campagna elettorale. Questo desiderio rimarrà tale finche, un giorno, non deciderò di scendere attivamente in politica, cosa che mi piacerebbe fare in futuro e chissà che poi un giorno non ci vedremo tutti quanti in parlamento.

Non era di certo un picchetto elettorale quello che volevo proporvi. Provate voi ad immedesimarvi in un qualsiasi candidato alle primarie USA. Migliaia di chilometri ogni giorno da percorrere, avendo sempre la propria famiglia accanto anche nei momenti difficili. Ma come potete immaginare i candidati non si spostano da soli, ma insieme a tutto il loro team.

Ogni gruppo di lavoro è composto da elementi chiave. Ogni componente di questa squadra è adibito ad un particolare ruolo del quale poi è direttamente responsabile e, in caso di insoddisfazione da parte del candidato, può anche vedere compromessa la propria posizione.