Il Governo Letta continua ad essere impegnato sulle questioni economiche, questioni economiche che, dietro la prossima Legge di Stabilità, Patto di Stabilità: via al Consiglio dei Ministri, dovrebbe far ripartire l’economia italiana. Tuttavia continua ad esserci una sorta di tensione politica per via della vicenda di Silvio Berlusconi.
Pdl
Finanziamento ai partiti tensione nel governo
Torna nuovamente la tensione all’interno del Governo Letta tra Partito Democratico e Popolo delle Libertà. Questa volta lo scontro non riguarda la tanto discussa Iva e il Decreto del Fare. Infatti la tensione all’interno del governo delle larghe intese, questa volta, è dettata dal finanziamento ai partiti. Del resto l’ultima campagna elettorale, quella delle elezioni politiche 2013, aveva avuto, tra i temi principali, proprio quello del finanziamento ai partiti con Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle che ne chiedevano l’abolizione totale.
Decreto del Fare bis agevolazioni sui mutui
Il governo delle larghe intese continua ad essere molto preso da tutte le situazioni economiche necessarie a fare uscire il paese dalla crisi economica. I primi temi che il Governo Letta ha trattato sono stati quelli legati alle priorità della popolazione italiana come l’Imu, gli ammortizzatori sociali e l’aumento dell’Iva (tema che negli ultimi giorni sta creando delle forti tensioni tra il Partito Democratico e il Popolo delle Libertà). Situazioni finanziarie, quest’ultime, che il governo tecnico non poteva fare a meno di prendere in considerazione date anche le loro scadenza.
Crisi di governo sempre più vicina
La crisi di governo è sempre più vicina. È questo il responso della calda giornata politica di ieri, con il premier Enrico Letta costretto ad ammettere l’esistenza di ben più di qualche difficoltà nel mantenimento di una rotta sempre più traballante. “Torno a casa ancora più convinto che buttare a mare tutto in questo momento sarebbe una follia” – ha affermato il primo ministro durante il volo di ritorno dall’Afghanistan.
Condanna Berlusconi, scontro Pd – Pdl
Si inasprisce la tensione tra Pd e Pdl a margine della sentenza di conferma della condanna a Silvio Berlusconi sul processo Mediaset. Sabato mattina il coordinatore del Pdl, Sandro Bondi, paventava il rischio di una guerra civile “dagli esiti imprevedibili per tutti”. Il presidente della Repubblica con una nota invita a non rilasciare dichiarazioni irresponsabili, mentre Enrico Letta chiede che “si tenga fuori il Quirinale» dalle tensioni politiche e «si smetta di tirarlo in ballo in modo improprio e ricattatorio”.
Berlusconi a processo: i suoi parlamentari lo difendono
Erano in 150 i parlamentari accorsi dinanzi al Palazzo di Giustizia di Milano per “difendere” Silvio Berlusconi mentre era all’ospedale San Raffaele alle prese con una nuova visita fiscale che i magistrati del caso Ruby hanno richiesto per accertare le reali condizioni di salute e la veridicità del presunto legittimo impedimento. Una vicenda che – secondo i parlamentari – manifesterebbe un vero e proprio accanimento nei confronti dell’ex premier.
Berlusconi è il miglior candidato del Pdl?
Silvio Berlusconi è ancora (o lo è mai stato, a seconda di come la pensiate) il miglior candidato del Pdl? Secondo Sandro Bondi, senatore del Popolo delle Libertà, la risposta non può che essere positiva. L’ex premier è in assoluto il miglior candidato possibile – ha dichiarato Bondi, che poi precisa come il problema di fondo non sia affatto la realizzazione di un nuovo partito, quanto il ripensamento dell’intero centro destra italiano, il suo rapporto con l’esecutivo guidato da Mario Monti, la cui esperienza è definita come “non positiva” dal senatore.
Berlusconi torna in campo: “ne capisco di più di tutti gli italiani”
Silvio Berlusconi sta valutando un suo ritorno in campo, a margine dell’ennesimo annuncio di abbandono della scena politica. Nel corso della sua recentissima visita al centro sportivo di Milanello, dove ha assistito all’allenamento del Milan in vista del match contro la Juventus, in programma per domani sera, l’ex premier ha affermato di pensare a un suo ritorno in prima linea, impegnandosi così di persona in vista delle prossime elezioni politiche, e mettendo quindi a dura prova la pazienza di chi punta a partecipare alle primarie del Pdl.
Roma, arriva l’Albo del Gladiatori
L’importante è far cassa. Sembra questa l’idea che gira all’interno del campidoglio da parecchi giorni ormai e l’ultima idea presentato ieri da un consigliere del PDL . L’idea è quella di creare un Albo dei legionari, o più comunemente chiamati “Gladiatori”. Chi ha visitato Roma, almeno una volta, avrà sicuramente visto questi personaggi vestiti da gladiatori davanti ogni tipologia di monumento storico presente a Roma.
L’idea del consigliere, secondo le informazioni de Il Portaborse, sono quella di creare un albo per poter regolamentare la professione e soprattutto per dare più dignità a chi svolge questo lavoro. Per iscriversi all’albo, però, sarà necessario fornire alcuni documenti e soprattutto pagare una quota annuale di iscrizione di 1000 euro. La persona che vorrà iscriversi all’albo, dovrà fornire lo stato di disoccupazione, cittadinanza italiana e residenza a Roma.
Alfano ultimatum: “Chi non crede nel PDL si faccia da parte!”
E’ un vero e proprio ultimatum quello che arriva dalla voce del segretario del PDL Angelino Alfano, ultimatum rivolto a tutti quelli che non credono nel PDL. L’ultimatum è stato lanciato in occasione della manifestazione del PDL che si è tenuta in questi giorni vicino al Colosseo a Roma, l’annuale manifestazione Atreju. Alfano ha dichiarato che è il momento di lasciarsi alle spalle le liti interne e di pensare al “nuovo inizio”.
Il PDL secondo Alfano dovrà essere “il partito dei militanti”, con “la fede e la voglia di combattere”. E chi “non ci crede” deve farsi da parte e mettersi “a bordo campo” per far “giocare chi ha voglia di vincere la partita”. Ed è per questo che Angelino dice stop a tutti i comportamenti “nichilisti” e che la con la gara di “chi da la martellata più forte”. Secondo Alfano andrebbe “abrogato il fine settimana” per i politici e per gli eletti nei partiti.
I deputati PDL piangono miseria. “Italiani, meno pagati d’Europa”
Qualcuno, prima o poi, la difficile seppur sofferta dichiarazione, la doveva fare e noi, diciamoci la verità, ce l’aspettavamo. Francesco Colucci, PDL, ha portato in parlamento un nuovo testo che riporta dati “allarmanti” per i poveri parlamentari nostrani. E’ si, quelli italiani, sono i meno pagati. Secondo i conti di Colucci, un deputato italiano, costa circa 20.486 euro (al mese ovviamente), contro i 23.066 di quello Francese, i 27.346 tedeschi, oppure se vogliamo salire ancora più in alto, c’è il deputato europeo che prende circa 34.750euro, sempre al mese.
Stando a guardare questo cifre, c’è da mettersi le mani nei capelli per l’assurdità di tale proposta. I deputati italiani, ricevono “cash”, in contati, lo stipendio da dare ai loro collaboratori e poi ne possono usufruire come vogliono, questo vuol dire, che il collaboratore di un deputato, può essere pagato liberamente in nero e secondo i criteri stabili dal deputato stesso. Quindi, oltre che al lauto stipendio mensile che questo uomini di fatica si portano a casa ogni 30 giorni, va aggiunto tutto quello in più che hanno.
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Sveva Belviso è il nuovo vicesindaco di Roma
“Abbiamo deciso di nominare una donna, Sveva Belviso, come vicesindaco”. Parole del primo cittadino della Capitale, Gianni Alemanno, rilasciate durante l’incontro con la stampa assieme al segretario del PdL, Angelino Alfano.
Sveva Bleviso sostituirà Mauro Cutrufo, diventato responsabile degli enti locali del partito del premier Silvio Berlusconi.
Alemanno, che ha aumentato così le quote rosa in seno alla sua Giunta, ha spiegato:
“Dopo la sentenza del Tar era necessario fare entrare una donna dunque entra Rosella Sensi e Sveva Belviso diventa vicesindaco, per questo è stato necessario ridisegnare la squadra e Mauro Cutrufo, ex vicesindaco, ha accettato di uscire e avere un ruolo di contributo a Roma fungendo da raccordo a livello nazionale. Nel nuovo statuto di Roma Capitale dovrà esserci una definizione delle pari opportunità in tutti i settori”.
All’ex presidente della Roma, Rosella Sensi, è stata affidata la promozione dei grandi eventi e candidatura olimpica di Roma capitale.
Pdl, Alfano nominato segretario: “Voglio un partito di onesti”
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha aperto oggi il consiglio nazionale del Pdl, e fatto subito eleggere per acclamazione il segretario del partito, Angelino Alfano, dicendo: “Lo conosco dalla fondazione, è un uomo generoso, leale, un ragazzo intelligente che non mente mai“, per poi sottolineare: “Questa è un’investitura plebiscitaria“.
Alfano, primo segretario di un partito che prima non aveva previsto tale figura nel suo organigramma, ricambia Berlusconi lasciandosi andare a lodi sperticate nei suoi confronti: “Nel 1994 conobbi un imprenditore che aveva il sole in tasca. Aderii a Forza Italia” ha affermato.
Berlusconi ha continuato comunque a dominare la scena del congresso, e lo stesso Alfano ha smentito quanti pensavano che il premier si stesse preparando a lasciare la scena politica, dicendo: “Rivincerà le elezioni del 2013. Non abbiamo bisogno di lasciti nè di eredità”. Il neosegretario parla poi del partito che ha in mente, in un discorso non privo di enfasi e retorica, quando dice per esempio: “Dobbiamo diventare il partito del merito e del talento“, o quando chiede che il Pdl diventi il partito degli onesti, perchè, spiega, “Se è vero che Berlusconi è un perseguitato dalla giustizia, non tutti gli altri lo sono“.
Dice comunque di pensare ad un partito per “il popolo dei moderati italiani, che non se ne è andato a sinistra, è lì in attesa che noi diamo loro buone ragioni per votarci“, e di volere “una grande costituente popolare con chi è disposto a camminare su questa strada”.