D’Alema alla riscossa

paolotre_a3af3828_450596_img

Opposizione, ovvero: come si cambia. Non sarà Dario Franceschini il leader del Partito Democratico dopo il congresso d’autunno. Non lo si dice espressamente. Non si dice neppure espessamente che Massimo D’Alema è uscito allo scoperto, e sta rimettendo in piedi questo che, attualmente, è un non-partito.

D’Alema chiama a raccolta l’opposizione. Lo ha fatto oggi a In 1/2ora, la trasmissione di Lucia Annunziata su Rai Tre.

Debora Serracchiani, l’Obama italiana (?)

Debora Serracchiani sbarca in Europa col Pd e viene preferita a Silvio Berlusconi: in Friuli è stata votata più del Premier. I fan sul web la amano e scrivono di lei “Yes, she can“. Attenzione, l’ultimo italico che ha detto Yes, we can si sta ancora leccando le ferite.

Ho sentito spesso chiedere, da una giornalista (???) che non stimo ai suoi intervistati: “Secondo lei chi è l’Obama italiano?“. Che domanda. Un parallelismo di semplificazione che sfiora l’ignoranza più totale – quanto meno in una questione posta in questo modo. Ma lei era – e se legge sa perfettamente che sto parlando proprio di lei – una non giornalista. Sapeva scrivere, e conosceva (conosce, credo, ancora) molto bene un certo mondo della politica italiana vicina e lontana. Quello stesso mondo che dubito le dia oggi ancora corda, perchè di “truffe” ne ha già fatte molte, e a danno di molti. Danni più o meno grandi, morali e materiali.

L’Obama italiano, in quella semplificazione, non esiste. Altra cosa, invece, è analizzare l’effetto “digitale” brandizzato Obama e ricercare eventuali casi di studio all’italiana.

Porta a Porta, analisi del voto

porta-a-porta

Anna Finocchiaro, Roberto Castelli, Pier Ferdinando Casini, ma anche il ministro Bondi e l’Italia dei Valori in studio. Si analizza – e si litiga fin da principio – il voto. L’onorevole Casini ha preso un punto in più rispetto alle politiche del 2008, ed è andato meglio anche rispetto alle ultime europee.

La lista Bonino è andata meglio alle europee del 2004, mentre alle precedenti politiche era con il Partito Democratico. Per Castelli i risultati sono di tale evidenza che non c’è bisogno di commentarli

Europee 2009, oggi e domani si vota

europee-2009

Siamo pronti. Anzi, siamo già in corsa. Tutta Europa vota per il rinnovo del proprio Parlamento.  Si vota da oggi alle 15, fino alle 22,e domani dalle 7 alle 22. Aperti i seggi per europee e amministrative. E in Veneto, è duello tra Lega e Pdl.  Dappertutto – anche in ragione delle amministrative – questa tornata elettorale è un vero e proprio test per quel che resta del partiti di casa nostra. E come di consueto, per Pd e Pdl.

Dappertutto, ma in particolar modo in Italia, il voto di oggi e domani assume un carattere e una carica simbolica e implicante. In questo momento storico, il Belpaese è alle prese con quello che potrebbe essere un bivio. Potrebbe.

Annozero, caso Mills e Pannella in studio

annozero

Annozero, caso Mills. In studio Dario Franceschini, Francesco Storace, Marco Pannella, Maurizio Lupi. Sul sito del programma si legge:

Dopo una recente e assai seguita partecipazione, Annozero aveva invitato nuovamente l’on. Emma Bonino in trasmissione. Non c’era evidentemente da parte nostra nessuna volontà di oscuramento della lista Bonino-Pannella. All’invito aveva infatti fatto seguito una conferma più volte ribadita. Noi non siamo però abituati a subire autoinviti, che potrebbero creare un precedente al quale altri leader avrebbero la possibilità di fare ricorso in futuro. La nostra autonomia editoriale è un principio altrettanto serio rispetto a quelli ai quali si richiama l’on. Marco Pannella.

Se il G8 va a L’Aquila

G8 a L’Aquila. Si risparmiano 220 milioni di euro (anche per far dimenticare il referendum, in fondo), e si fa giacché anche una gran bella figura. Londra, Washington, Berlino e la Ue tutta hanno detto sì. Un’idea che piace insomma.

E’ un gesto simbolico forte. Facciamo affidamento sui partner italiani perché creino le condizioni logistiche per un vertice di successo

Parola dell’Unione Europea. Silvio, insomma, ci ha azzeccato anche questa volta. C’è qualcuno, però, che non è del tutto convinto della bontà dell’intenzione della sortita in oggetto. Qualcuno sospetta. Si tratta di quel che resta dell’opposizione.

Ultimo tango a Parigi

Parigini e romani sono sempre andati d’accordo. C’è un treno per l’Europa che il Pd sta mandando in giro e che ha portato oggi il primo incidente diplomatico, nel corso della sua tappa francese. Fino ad oggi. Il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoe, ha citato, in effetti i buoni rapporti passati: con le giunte di Francesco Rutelli e di Walter Veltroni.

Difficilmente potrò avere gli stessi buoni rapporti anche con l’attuale sindaco Gianni Alemanno, un sindaco che ha fatto il suo esordio in Campidoglio accolto dai saluti fascisti

Fecondazione assistita, Fini e la costituzionalità

La legge 40 del 2004 fu varata in Italia con circa vent’anni di ritardo rispetto ad altri paesi. Una legge chge regola la fecondazione assistita e che è stata recentemente dichiarata, in alcuni suoi passaggi, incostituzionale.Sul banco degli imputati, all’interno del testo normativo, soprattutto un articolo. I giudici della Consulta hanno infatti dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 14, comma 2.

Il comma 2 dell’art. 14 della 40/2004 dice:

2. Le tecniche di produzione degli embrioni, tenuto conto dell’evoluzione tecnico-scientifica e di quanto previsto dall’articolo 7, comma 3, non devono creare un numero di embrioni superiore a quello strettamente necessario ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre

A violare la Costituzione, per i Giudici della Suprema Corte, è la previsione che vi sia un solo e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre di embrioni.

Congresso Pdl, il capolavoro di Berlusconi

Tre giorni di congresso, e ora è tutto finito. L’opera è compiuta. Musica, trionfi, inni. Tutti sul palco per il gran saluto, tra Silvio Berlusconi, ministri, leader, micro-leader. Non c’era Gianfranco Fini, e neppure Renato Schifani.

Porteremo l’Italia fuori dalla crisi senza lasciare indietro nessuno e difenderemo democrazia e libertà

Ma Silvio, mentre Gianfranco lo guardava da lontano, non ha risposto ad una sola delle domande – input? Spunti? – che il Presidente della Camera aveva ieri “rilasciato” da quello stesso palco.

Testamento biologico? Ma de che

Testamento biologico, non s’ha da fare. Alla fine, il risultato è stato quello perfetto, l’unico possibile nel giardino del Papa. E’ brutale? E’ vero. Perché a me sembra, in onesta onestà, una colossale presa in giro. ancora scontro in aula.

E’ passato oggi, infatti, un emendamento che rende sostanzialmente la dichiarazione anticipata, la volontà del paziente, più o meno inutile. La Dichiarazione anticipata di trattamento, l’ormai celeberrima Dat, non sarà vincolante. Se volete usiamo degli eufemismi. Se non volete, diciamo che il testamento biologico è stato affossato.

Quindi, perdonate, che la si farà a fare?

Fini spegne la fiamma di An e dice qualcosa di sinistra

An non esiste più. Gianfranco Fini l’ha salutata oggi, tra reazioni decisamente contrastanti. L’hanno applaudito, certo. Ma solo, ed esclusivamente quando approccia temi di destra. Ignazio La Russa a un certo punto arriva addirittura a fomentare il pubblico per farlo smuovere, come accade negli studi televisivi. Certo, c’è emozione. Certo, c’è affetto. Certo, non c’è Almirante.

Il discorso non ha infuocato. Ha lasciato probabilmente perplessi. Così lo raccontano. Non che ci si sia stupiti della fusione nel Pdl. La faccenda è metabolizzata, più o meno. C’è chi ricorda che sono 15 anni che si fanno “battaglie in comune“.

Solo che poi Gianfranco Fini (colui che, per gli ambieneti parlamentari, potrebbe essere ottimo segretario del Partito Democatico) si è messo a dire qualcosa di sinistra.

Testamento biologico, lettera aperta a Franceschini

Su MicroMega Umberto Veronesi, Stefano Rodotà, Paolo Flores e Andrea Camilleri, hanno scritto una lettera aperta al nuovo segretario del PD contro Franceschini, in merito al testamento biologico.

La proposta del Pd sulla legge “fine-vita” non sono una mediazione, ma una resa. Questo il fulcro della lettera. Una denuncia nei confronti di un disegno di legge la cui storia rimarrà negli annali della Repubblica Italiana per la gestione… come definirla… assurda forse? Commentate pure. Si deve crescere, e da qualche parte si deve andare. Dato che si tratta delle nostre esistenze.

Laicità significa che nessuna convinzione religiosa o morale viene imposta per legge da un gruppo di persone, per quanto ampio, alla totalità dei cittadini.

Testamento biologico. Ovvero: che ne sarà di noi

Testamento biologico. Il Pd (tanto per cambiare) risulta ancora diviso. Meglio dire spaccato? Indovina chi si contrappone oggi? D’Alema vs Rutelli.

Non lo si dice molto in giro, ma queste sono giornate cruciali per a vicenda. Non lo si dice molto in giro perché vergognosamente e perfettamente all’italiana, dopo il gran chiasso fatto intorno alla povera Eluana Englaro, e dopo la sua morte che è l’unica cosa che le ha ridato dignità in barba ad un Paese che sul suo corpo combatteva improprie battaglie, i giornali italiani si sono allontanati dall’hot topic del testamento biologico.

Sì, qualcuno lo accennna qua e là. Sì, riportano della gente che è scesa in piazza sabato scorso. Sì, la cronaca non smette di esserci… Ma tanto quanto alle istituzioni della faccenda importa meno, così si sono allontanati gli italici media.

Franceschini, nuovo segretario PD. Il giuramento sulla Costituzione

Dario Franceschini è stato eletto segretario del Partito Democratico. Il che significa che il gruppo dirigente del partito, ad oggi, non è stato TOTALMENTE bocciato dalla sua base. Le primarie avrebbero voluto dire ciò, e le primarie non sono arrivate. Il che lascia molti interrogativi aperti.

Debole, reggente, dilettante, signor Nessuno, scelto dalla nomenklatura. A Dario Franceschini ne hanno dette di tutti i colori. Ma lui sembra avere le idee chiare: ricorda Walter Veltroni, la sua azione, i suoi errori (che sono anche i miei), promette e fa. L’ha detto ieri alla Fiera di Roma, nel discorso con cui ha lanciato la sua candidatura alla leadership del partito. E oggi lo farà: andrò a Ferrara, la mia città, a giurare sulla Costituzione.