Il procuratore di Bari Antonio Laudati e i pubblici ministeri Eugenia Pontassiglia e Ciro Angelillis hanno chiuso le indagini sul presunto giro di escort gestito dall’imprenditore Giampaolo Tarantini, che le avrebbe portate per 21 volte, tra settembre 2008 e maggio 2009, nelle residenze del premier Berlusconi. Per l’inchiesta vi sarebbero ben 28 capi di imputazione, tra i quali associazione per delinquere e favoreggiamento della prostituzione, otto imputati, una trentina di ragazze indotte a prostituirsi e addirittura centomila intercettazioni.
Gli otto imputati sarebbero Giampaolo Tarantini, il fratello Claudio, l’avvocato brindisino Salvatore Castellaneta, Pierluigi Faraone, referente delle feste del premier, Sabina Began, detta “l’Ape Regina”, le escort Francesca Lana e Letizia Filippi e Massimiliano Verdoscia, amico e socio di Tarantini. Secondo i giudici, Tarantini forniva le escort al premier nella speranza di ottenere in cambio rapporti di affari con i vertici della Protezione Civile, con Finmeccanica e con altre società.
L’imprenditore, in particolare, si sarebbe occupato di selezionare le ragazze in base a “specifiche caratteristiche fisiche“, scegliendole sopratutto giovani e magre, di dare disposizioni sull’abbigliamento da indossare e sul comportamento da tenere e di pagare le spese di viaggio e soggiorno, “mettendo loro a disposizione il mezzo per raggiungere il luogo dell’incontro“.
Patrizia D’Addario
Processo Ruby Berlusconi: il trailer. Dal 6 Aprile 2011
Processo Ruby Berlusconi: il trailer. Dal 6 Aprile 2011. Ha già fatto il giro della rete. Loro sono geniali. Ecco il trailer del’appuntamento del 6 aprile.
Signora, scusi. Oggi è il 4 o il 5?
Oggi è il 6.
Parte la corsa.
Oggi è il 6 aprile!
Oggi non vengo al lavoro, sono malato.
… Allora mi licenzio!
Scritto e diretto da Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi. Con Giancarlo Fontana – Simona Piatti – Ivan Maria Spadacenta – Fiorenza Salvador – Andrea Altieri – Giuseppe G. Stasi. Assistente alla regia Lorenzo D’Angella. Montaggio Giancarlo Fontana. Producer Marco Lupo Angioni.
Traduzione e adattamento Gianluca FontanaPerché, che lo si voglia o no, che si tifi per una parte o per l’altra, che si speri, ci si interessi, o che si conservi una dignitosa indifferenza, quella del 6 aprile è una data a cui tutta l’Italia guarda. Con gli occhi di un paese in cui un processo diventa una partita di calcio, un premier – Silvio Berlusconi – non lesina show (a vario titolo) e un’aula di tribunale diventa più popolosa di un casting hollywoodiano (più o meno).
2009, un anno in Politica Live – Settimo tempo
La parola d’ordine è social network. Ma anche blog, riprese con i telefonini. Quindi YouTube, Twitter, Facebook. E’ così che al mondo tranquillo, al mondo chiuso nella sua paventata serenità e in pace presunta, si affaccia l’Iran. Informazione in tempo reale, ma soprattutto informazione: perché passare attraverso il vaglio della censura è difficile, pericoloso, vitale per i riformisti iraniani.
E’ Neda Soltan, il suo volto sanguinante, gli ultimi istanti della sua storia, la sua morte. Per il Times è il personaggio dell’anno. Lei non lo saprà mai. E’ morta, morta con gli occhi aperti sulla vita.
2009, un anno in Politica Live – Sesto tempo
Giugno 2009 è il mese in cui il mondo si ferma, bloccato e sospeso per la morte del re del pop, Michael Jackson. Tanti già lo amavano, tanti hanno cominciato ad amarlo solo dopo la sua morte. Il decesso ha fatto improvvisamente (come sempre accade), a torto o a ragione, dimenticare il controverso passato del cantante, tacciato di pedofilia e certo dalle vicende non sempre nitide.
Passato ma anche presente. Jackson non ha smesso di far palare di sè, ma ha portato con sè, nella sua bara d’oro, polemiche sull‘eredità, sulla custodia dei figli, major alla riscossa sui diritti, debiti. Qui si tirano le somme della sua vita e, soprattutto, della sua morte.
2009, un anno in Politica Live – Quinto tempo
Ciarpame senza pudore. Una formula, una frase, uno stato d’animo, uno stato della contemporaneità. E’ questo il maggio italiano targato 2009, assai diverso da un maggio francese. Il ciarpame scoppia a fine aprile, e maggio ne è il mese di completezza. Il premier è già diventato papi, e Veronica Lario in Berlusconi non prosegue nel suo silenzio. Il Berlusconi-gate è un tam tam della Rete, che si interroga su foto che appaiono photoshoppate ma soprattutto su una distinzione pubblico-privato che, così, non sembra più reggere. Mentre Noemi Letizia, from Casoria, è una nuova forma di letterina, letteronza, un talento che verrà. E che in tempi natalizi canta canzoni a tema, cementando la sua “fama”.
Ne parla Ballarò, ne parla Annozero, che non manca di intervistare, qualche tempo dopo, Patrizia D’Addario, la escort del “letto di Putin”. E’ la storia d’Italia di quest’anno. Da maggio in avanti, inchieste, processi mediatici e non, opinione pubblica avranno al centro delle loro giornate le presunte relazioni del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, con escort e ragazze di tutte le età.
Terremoto Abruzzo, notizia più importante del 2009
Fine dell’anno, tempo di bilanci. E i bilanci, in epoca di Google News e di informazione dalle più svariate forme, prevedono naturalmente anche la notizia più importante.
Ci sarà tempo per un anno il PoliticaLive. Ma nel frattempo apprendiamo dall’Apcom che per gli italiani la notizia più importante del 2009 è quella del terremoto in Abruzzo. Certo, il 2009 è l’anno di Obama. Ma è anche l’anno della terribile tragedia di Viareggio. E sempre nel 2009 è morto Mike Bongiorno.
Annozero, D’Addario on air
Ci sono gli idealisti, che pensano che sia una donna coraggiosa. Ci sono i realisti, che pensano che agisca anche per opportunismo. Ci sono i cospirazionisti, che pensano che agisca su mandato di qualcuno. Ci sono i negazionisti, che semplicemente non le credono. C’è un po’ di tutto. Ma, fondamentalemente, ci sono molti, moltissimi italiani disinteressati.
Ma tant’è. Patrizia D’Addario è sbarcata su Annozero, e ha detto (ribadito, esplicitamente, e spiegato) la sua:
Quella sera, a Palazzo Grazioli, Berlusconi sapeva che ero una escort. Ho passato la notte lì. Tutti lo sapevano, anche le ragazze e Tarantini
Fino alla fine, fino all’inizio della trasmissione, la partecipazione della D’Addario ad Annozero era incerta. Poi…
Annozero, arriva la D’Addario
Come diceva Maurizio Crozza giustappunto ieri, “Berlusconi, a Milano, ha detto moralità. Vi giuro, ha detto moralità. Credo che se le vada a cercare. Il che è strano, perché in genere gliele portano“. Giunge rapida ed efficace la notiziulla che da Michele Santoro arriva nientepopodimenoche la pietra (o la escort) dello scandalo. Colei che, insieme a Noemi Letizia, si contende il titolo di “incipit” del nostro presente.
La bella signora, al secolo Patrizia D’Addario, la escort pugliese che, presentata a Silvio Berlusconi dall’imprenditore Gianpaolo Tarantini, ha trascorso una notte con il premier rendendo poi pubblica la notizia.
Barbara Berlusconi, in politica no alla distinzione pubblico privato
Un’intervista che suona e risuona sui giornali oggi. Parole che, dato il contesto e gli ultimi accadimenti – gossip, registrazioni, smentite, conferme – che vedono al centro il Premier Silvio Berlusconi, assumono un significato tutto particolare. A parlare è Barbara Berlusconi, mamma per la seconda volta e figlia celebre. Di papà Silvio e mamma Veronica Lario.
Non credo che un uomo politico possa permettersi la distinzione tra vita pubblica e vita privata
Afferma Barbara in occasione dell’intervista concessa a Vanity Fair. E la sua potrebbe essere vista come una sorta di analisi delle recenti vicende che hanno interessato la sua famiglia e l’Italia tutta. Da Patrizia d’Addario, oggi in giro per le vie di Bari, in poi. Una lunga intervista, nella quale la figlia del Presidente del Consiglio parla di tutto. Parla dell’ormai celeberrima festa a Casoria – quella di Noemi, per intendersi – e, giocoforza, delle registrazioni di Patrizia D’Addario.
25 anni, due figli, Barbara è la primogenita di Silvio e Veronica. E parla di tutto.
Anche della spinosa questione del patrimonio di papà.
Politica, questione di stile
Eravamo adolescenti, in una città nè troppo piccola, nè troppo grande. Una città del sud, pulita a tratti, arricchita per alcuni, povera allo stesso modo per molti. Andavamo in giro su motorini Sì bordò, verdi, blu. O su una Sfera Piaggio dal colore improbabile. A scoprire e a non riuscire a osservare veramente parti di quella città.
Una città divisa tra fazioni, fazioni non di spessore, ma di stile. O appartenevi ad uno stile, oppure ad un altro. Si sceglieva per vocazione, simpatia, fato o discendenza famigliare. Solo in un caso abbiamo assistito allo sviluppo di una persona che di fasi le ha passate tutte. Stile anarchico, stile salopette, stile femme fatale, stile vita da banca. Gli altri hanno conservato (purtroppo, forse) la loro monotonia della scelta iniziale. Forse oggi qualcuno, insospettabilmente, ha trovato passioni (ma sempre e solo di stile e immagine) in stili e immagini che fino ad allora aveva denigrato. Ma non c’è nulla di reale. Men che mai ci sono personalità.
Volevamo parlare di politica. Leggevamo libri, ascoltavamo canzoni. Ci perdevamo in elucubrazioni mentali. C’era chi osservava, e chi agiva. Chi osservava lo faceva con un misto di orgoglio, timidezza, interesse, scarsa fiducia in sé.
Berlusconi, i “consigli” registrati
Nuova puntata, la terza, delle registrazioni di Patrizia D’Addario durante i suoi incontri con il Premier Silvio Berlusconi.
“Consigli erotici” e tour guidati. A voi i commenti. E la domanda: chi avrà fatto uscire le registrazioni da dove erano custodite?
L’Espresso querela Berlusconi
MILANO, 22 luglio (Reuters) – Il gruppo Espresso ESPI.MI ha depositato oggi un esposto al tribunale di Milano nei confronti del premier Silvio Berlusconi ipotizzando i reati di diffamazione, abuso d’ufficio e market abuse. L’esposto segue le dichiarazioni con cui il premier aveva invitato gli industriali a non scegliere le testate del gruppo per i loro annunci pubblicitari. Lo si legge in una nota del gruppo editoriale.
“Le ipotesi di reato prospettate dal Gruppo Espresso riguardano la diffamazione, l’abuso d’ufficio e la violazione della disciplina in materia di market abuse”, scrive l’Espresso. In sede civile, l’atto di citazione riguarderà la concorrenza sleale e il boicottaggio. Le azioni legali sono state affidate a Carlo Federico Grosso e a Guido Rossi. Il 13 giugno scorso Berlusconi aveva invitato gli industriali a boicottare e interrompere gli investimenti pubblicitari al gruppo e accusato il quotidiano La Repubblica di un attacco eversivo.
Nel frattempo oggi Silvio Berlusconi fa sapere: Non sono un santo.
Intercettazioni, Berlusconi e la D’Addario su l’Espresso
Tutto inventato. Tutto registrato, ma tutto inventato. Come le due caratteristiche si sposino, è oscuro ai più, ma chiarissimo a Silvio Berlusconi e ai suoi.
Materiale senza alcun pregio, del tutto inverosimile, e frutto di invenzione
Taglia corto l’avvocato di Silvio Berlusconi, e deputato Pdl, Niccolò Ghedini. Questo il suo commento alle registrazioni dell’Espresso degli incontri fra il Premier e la escort Patrizia D’Addario a Palazzo Grazioli.
Chieste le dovute verifiche alla magistratura, naturalmente vengono preannunciate le azioni legali del caso nei confronti del Gruppo editoriale. Oggi, l’Espresso pubblica quattro nuovi audio.
Foto|l’espresso
Parole chiave all’italiana
Interessante la considerazione contenuta nel post di Enzo Di Frenna di oggi. Una domanda semplice e proprio per questo di gran forza ed efficacia. Ovvero: quali sono le parole chiave in Italia di questi tempi? Certo, danno una cifra di cosa si parla, di cosa interessa, e di cosa si cerca e si approfondisce. Il tutto in questi ultimi mesi.
Eccole, dopo il salto.