Massimo D’Alema
Inciucio. Ovvero, la matematica non è un’opinione
Popolo spagnolo, D’Alema è con voi
E’balzato all’onore delle cronache l’attentato terroristico che ha sconvolto la Spagna in questi giorni di fine campagna elettorale. Il popolo iberico infatti è pronto per andare a votare e in questo clima di tensione “positiva” l’Eta ha pensato bene di mostrare le unghie.
Non è il primo attentato che l’organizzazione fa e non sarà probabilmente nemmeno l’ultimo, ma il fatto che l’Eta sia voluta intervenire proprio ora, in un momento fondamentale per la Spagna quali sono le elezioni, dimostra la voglia, da parte dell’organizzazione, di indipendenza dallo stato spagnolo.
Nell’attentato terroristico che ha portato alla morte dell’ex esponente socialista Isai’as Carrasco, ci sono molti più significati di quanti in realtà se ne riescano a vedere. Il fatto che i paesi baschi richiedano l’indipendenza dallo stato spagnolo è cosa nota da tempo (ricordiamo che i paesi baschi non sono solo spagnoli, ma sono costituiti da 4 regioni spagnole e 3 francesi) e che i loro modo siano ampiamente opinabili è altra cosa nota. Il fatto però che le forze politiche abbiano reagito in modo opposto alle richieste dell’Eta, forse, era un po inimmaginabile.
10 candidati per noi… posson bastare
D’Alema for Kosovo
Nonostante il governo sia caduto da tempo, il ministro degli esteri è ancora all’opera e vive in mezzo a noi. Nessuna polemica a riguardo anzi, è da elogiare la serietà con cui il ministro “col baffetto” Massimo D’Alema, affidato alla politica estera dal precedente governo, stia cercando di affrontare da parte sua il problema “Kosovo”.
Un problema che non è assolutamente da poco. L’indipendenza di uno stato martoriato come quello kosovaro non è cosa facile, né da dibattere né da risolvere. Gli interessi serbi su questa nazione sono tanti, tantissimi, nonostante a detta di molti degli addetti ai lavori “il Kosovo degli ultimi 10 anni faceva parte della Serbia solo a carattere geografico, la realtà è che era una vera e propria colonia dell’ONU”.
In effetti l’indipendenza del Kosovo si stava già trattando da molti anni sui banchi delle Nazioni Unite, ma l’argomento non è mai riuscito a spiccare il volo, soprattutto a causa dei veti della Russia.
Il Garante bacchetta Santoro
Governo Marini: Basta con la solita minestra!
Dopo “Il Calvario del Premier” e quindi “La Caduta: Una storia già scritta” non possiamo che prepararci al nuovo “film” che il nostro governo ha in serbo per noi, ovvero “A volte ritornano”. Il titolo da chiari risvolti horror-psicologici parlerà di un certo genere di essere viventi che non si sa per quale strano motivo non si riesce mai ad eliminare. Vi premetto che si tratta solo di un “trailer” per ora, quindi aspettate non è ancora arrivato nelle sale di tutta Italia.
Quegli “esseri viventi” Gianfranco Fini sicuramente li definirebbe in maniera più precisa come un:
Insieme più o meno raccogliticcio di qualche disperato.
Sotto a chi tocca: Franco Marini
Walter e Silvio, questo matrimonio non s’ha da fare
L’importanza del Mare Nostrum
Fin dai tempi dei greci e quindi dei romani, l’importanza del mare Mediterraneo è sempre stata fondamentale per l’economia e per il processo di scambio culturale. Un mare che permetteva di collegare in maniera particolarmente veloce, rispetto alle vie di terra, l’Italia con il Medio Oriente, una terra già da allora mitica.
Con il passare degli anni l’importanza del Mediterraneo è rimasta consolidata, nonostante la scoperta degli oceani e del nuovo continente. E a salvaguardare questa importanza, già da tempo, è stato istituito un consiglio di cooperazione sulla politica del Mediterraneo, meglio noto come “Dialogo 5 + 5”.
Bush, fine del viaggio: l’Iran finanzia il terrorismo
Veltroni e il Cavaliere, spauracchio del nuovo anno
Continua la delicata fase di assestamento, in apertura del nuovo anno, per la politica italiana. Protagonista indiscusso, almeno nel dibattito, il Pd, tra Franceschini e soprattutto Veltroni. E il braccio destro di quest’ultimo, Goffredo Bettini, parte alla carica nella difesa della causa. Le esternazioni dei giorni scorsi del numero due del Pd, Dario Franceschini, su una sferzata presidenzialista alla francese nei piani di riforma elettorale del partito, hanno innescato polemiche a non finire, interne ed esterne.
Ergo Bettini accorre ora in difesa. La sua teoria è chiara: nel Partito Democratico c’è chi intende distruggere Veltroni. E continua: Noi abbiamo sempre detto che il presidenzialismo francese è il sistema migliore per l’Italia e che rimane un punto di riferimento che potrebbe anche diventare una proposta da presentare per la campagna elettorale delle prossime elezioni politiche, quando saranno. Insomma, lo stupore diffuso è ingiustificato. Definisce la polemica sul sistema tedesco una discussione strumentale , e ha parole anche per il vice premier Massimo D’Alema, che dovrebbe abbandonare i suoi personalismi.