Honduras, si tenta la via del dialogo

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Honduras, ovvero: al via il dialogo? Il Costarica potrebbe essere la sede di un “incontro” tra i golpisti e il presidente deposto, Manuel Zelaya. Il grande mediatore sarà il presidente del Costarica, Oscar Arias. Riportiamo alcune parole che raccontano la situazione in Honduras in questi giorni.

La situazione laggiù sta diventando frenetica e il sentimento nazionalista e patriottico (in opposizione al Venezuela, Nicaragua e Salvador che li minacciano militarmente) è sempre più forte: sono pronti a tutto per difendere il loro paese

Honduras, sfida alla comunità internazionale

Honduras: non si è trattato di un colpo di Stato. Questo è il messaggio che continua a pervenire, e che prova a bucare e a squarciare il velo dell’informazione internazionale. A portarlo avanti, nuovi documenti che circolano in Honduras e sulla rete. Come il video che vedete, ad esempio. Un documento nel quale il destituito Manuel Zelaya viene definito “l’antitesi della democrazia” e l’operato e le condanne della comunità internazionale – e in particolar modo degli Stati Uniti e del Presidente Barack Obama – non vengono assolutamente comprese.

La popolazione onduregna è rivoltata dal comportamento di Obama. Non lo comprende, è sconvolta

E ancora:

… rimangono poche ore per informare il mondo… se Zelaya torna in Honduras sarà un bagno di sangue…

Honduras, colpo di Stato. O no?

hondurasColpo di Stato in Honduras. Spinoza scrive, con la consueta lungimiranza

Colpo di stato in Honduras. Fortunelli. Honduras, l’Onu si riunisce. Per cercarlo sulla cartina.

Già, ma la situazione non è lineare o netta come appare oggi alla stampa internazionale. Secondo le ricontruzioni prese per buone dal mainstreaming e amplificate monotonamente anche in Italia, il presidente Manuel Zelaya è stato destituito in seguito ad un intervento dell’esercito, e trasferito con la forza in Costa Rica (“mi hanno prelevato in pigiama. Un vero e proprio sequestro”, dice). Otto membri del governo sarebbero stati arrestati, e le forze parlamentari hanno dichiarato legittimo il golpe portato avanti dalla Corte Suprema. E Roberto Micheletti – sìsì, è di origini assolutamente italiane – è stato nominato nuovo presidente. C’è, però, chi non ricostruisce i fatti esattamente in questo modo. Guardate qui.