John McCain
Rassegna Critica – Vengo dopo il Tiggì, da Guantanamo
Il mondo ha scelto: Vogliamo Obama!
World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 12 giugno 2008
World Press – Rassegna Stampa del 05 giugno 2008
Chiudi le valigie Obama, si va a Washington!
Obama, Cuba e il governo ombra
Primarie USA: Tutto in mano al GOP
Arrivare a novembre, e quindi arrivare alle presidenziali, è ancora una lunga corsa. Una corsa che molto probabilmente porterà tante nuove sorprese e naturalmente molte nuove curiosità e notizie.
Al fine di divenir scontato, la prima di queste è naturalmente la scelta da parte del DNC di affidare ad uno dei suoi candidati ufficialmente la candidatura alla Casa Bianca e quindi entrare di diritto nella sfida che conta.
Perchè fino ad ora si è scherzato, almeno per qualcuno. Perchè fino ad ora le gare sono state solo interne, quando vi sono state. Perchè fino ad ora sarà John McCain contro…
Primarie USA: Sono in arrivo gli “Obaminton”?
I giochi si stanno per chiudere. E pare che, almeno per ora il sorriso sul volto di Barack Obama non può essere che smagliante, visto anche il risultato che sta arrivando ad ottenere dopo una sfida cosi intensa.
Per la povera Hillary resteranno i ricordi dei mesi passati a inseguire, probabilmente qualche rimpianto, specie su qualche stato in cui se l’è giocata un po male.
Eppure sembra che, almeno vedendo i pensieri del Democratic National Committee, per Hillary si chiede una porta ma si sta per aprire un portone.
Primarie USA: Per un pugno di…voti
Ieri 20 maggio 2008 è stato il giorno delle primarie in Kentuchy e Oregon. Come ipotizzabile le due sessioni hanno rispettato a pieno le aspettative di per-elettorali.
I due candidati si sono spartiti il piatto a metà con Obama che si è accaparrato l’Oregon e Hillary che invece a vinto in Kentuchy.
Due vittorie con diversi significati, sia in chiave “locale” (ovvero nella sessione in se) sia in chiave “globale” (ovvero riguardo la primaria democratica in generale).
Primarie USA: La statistica parla, Obama presidente
Se nella realtà il buon Barack Obama è ancora impegnato in una lotta, a questo punto impari, contro la bionda Hillary in attesa di scontrarsi contro il repubblicano McCain, il toto-presidente è già in atto.
Sempre con la speranza che chi fa i sondaggi negli Stati Uniti non sia la stessa persona, o gruppo di persone, che li fa in Italia sembra che il prossimo presidente potrebbe essere Barack Obama.
Un’affermazione questa che deriva da alcune considerazioni che ci fanno rileggere in chiave decisamente differente anche l’importanza della vittoria nelle primarie democratiche.
Primarie USA: Lo scacco matto di Obama
Le primarie democratiche sono fatte così. Piene di proclami, piene di cambi di direzione. Deviazioni che portano spesso, anche solo per alcuni commenti un po’ al di fuori dalle righe ad avere un giorno un favorito un giorno un altro.
Quando ormai mancano poche tappe alla fine delle primarie, con 5 date ancora da “scrutinare”, la situazione pro-Obama si va sempre più delineando.
Così se Hillary impegnata sul duplice fronte Florida-Michigan e prossime sessioni di primarie per Obama ormai l’obiettivo è uno solo, probabilmente molto più difficile di quello della bionda candidata.
Primarie USA: McCain, un re senza corona
In questi giorni democratici e repubblicani si trovano ad avere molti aspetti in comune. Ancora meglio potremmo dire che i loro “premier” candidate Barack Obama, Hillary Clinton e John McCain si ritrovano ad avere molto in comune.
Certo per il povero McCain forse sarebbe stato meglio ritrovarsi ad avere cose in comune solo con Obama, ma putroppo per lui e per il suo partito non è così. Ad ogni primaria, ormai da almeno 3 turni, per McCain è sempre la stessa storia.
75%. Questo è il massimo che il candidato repubblicano riesce a recuperare ad ogni turno di primaria. Niente di più. Certo, direte voi, dalla parte democratica farebbero la fila per riuscire ad ottenere, almeno una volta, un risultato del genere. Assolutamente vero, ma bisogna considerare una condizione fondamentale della primaria repubblicana.
Primarie USA: Giochi di Predizione
Oggi è il grande giorno, finalmente, delle primarie in Pennsylvania. Ed è giunto il momento di dare il mio personale pronostico alla situazione.
Le ultime ore si sono rivelate come un vero e proprio countdown, con gli elettori che si ritrovano nella testa le parole che rimbombano dei due candidati. Da una parte vi è Obama è il suo discorso riguardo il post-Bush:
Abbiamo una possibilità reale di scelta in queste elezioni qualsiasi democratico sarà meglio di John McCain. E chiunque di noi tre sarà meglio di George Bush