Ilaria Alpi, 15 anni dopo

Il 20 marzo del 1994 Ilaria Alpi e Miran Hrovatin venivano assassinati a Mogadiscio. Ilaria Alpi era nata a Roma, nel 1961. Lavorava al TG3, Miran era un operatore di un service della Rai. La storia è nota – ne abbiamo parlato già un anno fa. 15 anni senza verità, scrivono oggi.

Nel video la storia di questa strana vicenda. Una storia che non ha ancora individuato i reali mandanti. Sappiamo chi c’era. Sappiamo chi, più o meno, ha fatto parte del commando. Ma non conosciamo il resto. Neppure la Commissione istituita dalla Camera, presieduta da Carlo Taormina, ha spiegato agli italiani e alla famiglia degli assassinati perché sono morti.

Congo: Non serve Affleck per capire

Partiamo da una premessa importante perché secondo me è fondamentale per comprendere il significato di queste mie parole: A me, artisticamente parlando, Ben Affleck non piace. Facendo parte di quella categoria di bellocci giovani non mi ha mai emozionato nelle sue prestazioni, ma fortunatamente non è di questo che devo parlare.

In compenso Ben Affleck è anche protagonista, suo malgrado, di una delle missioni di informazione più importanti in quel del Congo, paese martoriato dalla guerra civile e che sta spedendo in campi profughi migliaia di cittadini che si sono ritrovati da Goma in una casa ai campi in una tenda.

Che il mondo stia “fingendo” di non vedere è palese, e riprova ne sono le parole dello stesso Affleck:

“Non sono un esperto di affari internazionali o di diplomazia, ma non ci vuole molto a capire che c’è una sofferenza tremenda in questo paese”

Ben continuerai a non piacermi al cinema, ma ti assicuro che con sta frase hai conquistato, per me, almeno 1000 punti.

Congo: Vivere o morire a Goma

Troppo spesso, quando ci accingiamo a entrare nei nostri letti caldi per riposarci durante la notte, non ci soffermiamo a pensare, anche solo per 1 minuto, al fatto che il destino ci abbia voluto in qualche modo premiare, offrendoci oltre a un letto e a un pasto caldo ogni giorno, magari un bel lavoro, una famiglia e tanti piccoli vizi che noi, in Italia, possiamo fortunatamente permetterci nonostante il periodo di crisi. Tante piccolezze che invece, in Congo, difficilmente oggi potranno vedere.

Brown e Bush si cercano sull’Iraq

Sia Washington che Londra hanno cercato di depistare la cosa, asserendo che non esista un accordo predeterminato tra i due paesi su una possibile strategia futura. Il fatto però che questa cosa sia uscita, di per sé, già fa pensare il contrario.

Tutto questo mentre un’affermazione sibillina di George W.Bush fa pensare e riflettere sulle morti sul campo di battaglia. Per molti maggiormente onorevoli di altre, perchè dovuto all’orgoglio nazionale.

La situazione irachena e la giustificazione delle morti amiche si ritrovano in una frase di Bush:

“Provo dolore personale per le vittime in Iraq sia che si tratti di alleati o civili innocenti. Bisogna sottolineare che la popolazione irachena ha sofferto in un contesto più ampio. Le truppe americane non hanno “intenzionalmente ucciso persone innocenti”, ma soprattutto che un gran numero è stato ucciso da Saddam Hussein.”

Secondo voi: E’ possibile giustificare in questo modo una guerra?

Auguri Repubblica

Era il 1946. La guerra era da poco finita è un paese completamente allo sbando si ritrovò a decidere se era più giusto continuare sulla strada che già era stata intrapresa, la monarchia, o cambiare il tipo di governo e passare alla Repubblica.

Allora fu il primo scandalo politico. Chi diceva che vi furono brogli, chi diceva che invece il referendum fu regolare. Nonostante tutto fu la vittoria della Repubblica Italiana. E fu la sconfitta dei Savoia che se ne dovettero andare dal bel paese, per poi ritornarvici solo molti anni dopo.

Negli ultimi anni, specie con la necessità di ritrovare un orgoglio nazionale ormai perduto in molti cittadini, se non in qualche sporadica competizione calcistica, la festa della Repubblica ha trovato un nuovo vigore e un nuovo spirito.

Uno spirito che deve essere quello che guida la nostra vita di tutti i giorni. Da cittadini orgogliosi di vivere in Italia, di essere italiani e di poter dire orgogliosi nel mondo che il bel paese è la mia nazione di origine. Auguri Repubblica, auguri Italia.

Scott McClellan: Nome in codice “Gola Profonda”

Non iniziamo con i doppi sensi a sfondo sessuale, non stiamo parlando di una nuova Monica Lewinski e per fortuna aggiungerei. McClellan sta diventando uno degli uomini più famosi negli Stati Uniti negli ultimi giorni.
La sua importanza è cresciuta esponenzialmente soprattutto nelle ultime settimane, seppure già in precedenza McClellan fosse famoso in quanto segretario della sala stampa della Casa Bianca.
E come si sa chi lavora in certi luoghi da raccontarne ne ha sempre parecchie. Ma soprattutto ne ha raccontarne di tutti i tipi.