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Tute Blu: Il mio regno…per una “media”
Se non ci fosse lo sciopero bisognerebbe inventarlo. Il miglior mezzo di comunicazione che il popolo ha per poter esprimere il proprio pensiero, il proprio disappunto nei confronti del governo e del suo pensiero.
L’accordo tra Federmeccanica e i sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm (che a me più che nomi di sindacati mi fanno ricordare i nipotini di zio paperino) è ancora in alto mare ed allora ecco scendere in piazza le tute blu. Presidi e picchetti per far valere le proprie ideologie e le proprie richieste, per far capire allo Stato affamatore che deve scendere a patti con il potere operaio.
L’accordo che si basa su cinque punti chiave, permetterà agli operai di godere dei pari diritti degli impiegati, di avere un orario di lavoro più adeguato alle loro esigenze e avranno un adeguamento dell’inquadramento economico.
Metalmeccanici, per le trattative, semplicemente, non ci sono spiragli
Metalmeccanici, riprendono le trattative. Ma non si vedono spiragli
Alitalia-Air France, luci della ribalta
Berlusconi: “Gentiloni? No, Grazie.”
Che il Cavaliere sappia bene ciò che vuole è cosa nota. Ma quello visto a Roccaraso, durante la festa di FI, intitolata “Neveazzurra”, è spumeggiante sia per quanto riguarda il dialogo sulla legge elettorale, sia per quanto riguarda la discussione sulla riforma Gentiloni.
Sul ddl riguardante la riforma elettorale, Berlusconi ha fatto sapere che è necessario un dialogo con la maggioranza di governo:
Uno sbarramento alto si riesce a governare meglio. In Turchia e’ all’8%, ma non voglio portare questo esempio. Uno sbarramento al 5% e’ il minimo per consentire a un governo di governare. Sono d’accordo con Veltroni che il modello francese sia un buon modello che ha portato a buoni risultati. Per riuscire a fare quanto sta facendo Sarkozy ci vorrebbero due o tre anni.
Kenya: Dialogo tra tutti, tranne che tra Kibaki e Odinga
Sono ormai 15 giorni che il Kenya sta vivendo giorni di terrore, a causa della crisi creatasi al termine delle elezioni presidenziali e i suoi contestatissimi voti. Personalità da tutto il mondo stanno cercando di intervenire per placare gli animi che sembrano non volersi raffreddare, anzi danno l’impressione di continuare a scaldarsi.
Dopo gli interventi di John Kufour prima e di Kofi Annan poi, ora è arrivato il momento di Ban Ki-Moon, segretario generale dell’ONU. Il messaggio di Ki-Moon è chiaro e semplice:
Ho invitato i leader politici keniani a trovare con urgenza e attraverso il dialogo una soluzione accettabile per risolvere la crisi politica e perché il paese ritrovi il cammino della pace e della democrazia. Inoltre ho lanciato un appello perchè i dirigenti keniani, il governo come l’opposizione, evitino misure o azioni suscettibili di compromettere la ricerca di una soluzione amichevole della crisi nel paese.
Fiom vs Federmeccanica: è guerra sui salari
S&P: Italia performance impressionante. Ma non crediamo ai buoni propositi del Governo su spesa pubblica e pubblica amministrazione
. L’1,3%del deficit/pil del Paese costituisce il migliore risultato in Italia dal lontano 1999. Segnale di una performance impressionante in termini di bilancio generale.
Napoli: Questa monnezza qua, devi metterla là
I più giovani sicuramente non lo ricorderanno, ma quelli che hanno vissuto il periodo dei “paninari” (che ho vissuto solo di striscio, stavo diventando un ragazzo allora) sicuramente ricorderanno il successo musicale di Francesco Salvi, che si improvvisava parcheggiatore in una nota canzone. Riprendendo quella canzone sembra che a Napoli vogliano parcheggiare un po ovunque i loro rifiuti, tant’è che miglior titolo non si poteva veramente trovare.
Ma ormai, i tempi per scherzare in Campania sono finiti. E’iniziata la seconda fase, quella di pulizia, quella del commissariato speciale di Gianni De Gennaro. Assistito dal suo braccio esecutivo, Franco Giannini, all’ ex superpoliziotto il governo ha affidato pieni poteri per rimettere in sesto la regione entro 120 giorni.
Un solo grido: “Stop alle morti bianche!”
E’stato il “leit motiv” di telegiornali, talk show, programmi di approfondimento di questo dicembre 2007 che ci ha da poco salutato. Un argomento troppo spesso lasciato in disparte, come a definirlo una cosa naturale, una cosa che prima o poi doveva succedere. Parliamo di morti bianche. Un argomento che ai più farà tornare alla mente le tragiche immagini dell’incidente accaduto all’interno dello stabilimento “Thyssen Krupp” di Torino.
Bombardati di informazioni, numeri, interviste. Tante parole, tante proposte, tante idee che purtroppo rimangono tali, non si realizzano. E intanto, anche se ora non lo “vediamo” più con gli occhi della tv, le morti bianche continuano ad esserci, anche nel 2008.
Sono 1300 le morti sul lavoro accadute nel 2005, salite a 1600 circa nel 2006. Un dato in costante ascesa, che diviene ancora più preoccupante se si pensa che non considera le morti dei lavoratori in nero siano questi o no immigrati (clandestini o regolari).
Governo vs Sindacati: Montezemolo e la parabola della zizzania
Il Governo allontana per un attimo lo spauracchio sindacati, raggiungendo una tregua insperata. Fatto l’incontro di maggioranza, avuti i primi contatti con le forze sociali oltre che con i sindacati, noi apriremo i tavoli e contiamo nel giro di un paio di mesi di cominciare ad assumere le prime misure: queste le parole del Ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani per introdurre il progetto del Governo in tema dei salari. E aggiunge: Il Governo ha una sua linea di politica economica dentro la quale ci sta una parte di iniziativa che va portata sui tavoli di concertazione. Questa parte di iniziativa riguarda i temi dell’innovazione, della produttività e anche del potere d’acquisto che oggi è sotto attacco per l’andamento delle materie prime. Ma non finisce qui: dentro ci sta anche la discussione sull’alleggerimento fiscale dei salari che il Governo è disponibile ad affrontare in un quadro nel quale ciascuno poi si prende i suoi impegni in termini di produttività.
Chi dà del filo da torcere al Governo è, invece, Confindustria. Luca Cordero di Montezemolo afferma l’utilità del tagliare altri cinque punti di cuneo fiscale, ma questa volta tre ai lavoratori e due alle imprese e non il contrario come con la passata Finanziaria. Il Presidente di Confindustria, in un’intervista a Il Sole 24 Ore, ricorda che, nonostante l’intervento sul cuneo già effettuato, la differenza tra il costo per le aziende e il salario netto in busta paga rimane abissale: il rapporto è quasi di uno a due. Se vogliamo guardare ai salari, continua, credo che il sistema di detrazioni per la produzione del reddito da lavoro dipendente sia più corretto e visibile.
Napoli come Beirut: “Sembra ci sia stato un bombardamento”
Le parole del sindaco di Quarto, comune coinvolto nella crisi-rifiuti del napoletano, lasciano sbigottiti:
Sembra di stare a Beirut il giorno dopo un bombardamento.
A leggere sembra che il primo cittadino di Quarto stia esagerando, eppure a guardare le strade della cittadina di quarantamila abitanti l’affermazione rilasciata dal sindaco sembra veramente calare a pennello. Macerie a terra, pietre, pezzi di vetro, cassonetti rovesciati, rottami di carrozzerie di automobili ancora infuocate. Un “tipica” giornata di guerriglia verrebbe da dire.
Benedetto XVI: Allarghiamo la moratoria sulla pena di morte all’aborto
Sono parole che rimbombano forti, quelle di Papa Benedetto XVI pronunciate in occasione dell’incontro con gli ambasciatori di tutto il Mondo presso la Santa Sede. Un’occasione per illustrare, seppur tra le righe, come un’ ampliamento della moratoria sulla pena di morte all’aborto possa essere la “via giusta” da prendere per il futuro.
Davanti ai diplomatici di 176 paesi diversi, Ratzinger si è mostrato convinto: