Olocausto: oggi si celebra la Giornata della Memoria

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Oggi 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria, giorno dedicato alle vittime dell’Olocausto, in cui persero la vita milioni di persone e istituito con la legge 211 del 20 luglio 2000in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.

Questa data è quella in cui nel 1945 l’Armata Rossa entrò nel campo di sterminio e concentramento di Auschwitz-Birkenau, liberando i prigionieri. Per oggi sono previste numerose iniziative per non dimenticare le atrocità commesse dai nazisti nella Seconda Guerra Mondiale.

Al Quirinale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano premierà i vincitori del concorso “I giovani ricordano la Shoah” indetto dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e delegazioni di studenti che hanno preso parte ai “Viaggi della Memoria” e nel pomeriggio la Comunità ebraica di Roma aprirà le sue porte al presidente della Camera Gianfranco Fini.

Berlusconi: “PDL sia coeso, se i finiani aprono la crisi, si vota”. Il saluto con Fini – FOTO

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Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parla alla direzione nazionale del Pdl, e rivolge un appello all’ unità del partito: “Siamo sotto attacco, restiamo uniti” dice. In precedenza, il premier aveva anche fatto riferimento al “caso Ruby”, bollando le polemiche che lo riguardano come “attacchi infondati e indegni” e “campagne mediatiche fondate sulla menzogna”, che però, aggiunge, “non mi fermeranno”. Quanto ai finiani, ad un mese dal voto di fiducia, dato anche da Futuro e Libertà, Berlusconi dice:” Da allora non è cambiato nulla, per questo chiedo che cessi il logoramento quotidiano del governo. Sono pronto ad un patto di legislatura ma se Fli non vuole andare avanti lo deve dire adesso.Noi siamo pronti al voto” e attacca la sinistra, che chiederebbe a Fli di staccare la spina al governo, ma, afferma, “se vuole archiviarmi non ci riuscirà con una congiura di palazzo. Gli italiani non lo permetterebbero.”

Quindi, il premier, dopo aver attaccato la stampa, la sinistra e “certe Procure” che muoverebbero attacchi contro di lui “basati su invidia e odio”, e ipotizzando persino che contro di lui vi siano manovre organizzate dalla malavita”, ribadisce il buon operato del suo governo, mostrando il libro che ne celebra i  “successi” e che vuol mandare “a tutti gli italiani”. Quanto all’ Università, ad esempio, il governo intende trovare le risorse per la riforma, ,mentre, tramite il federalismo, si potrà ridurre la pressione fiscale, e viene ribadito l’ impegno per la famiglia e nella lotta alla mafia.

Scontro Pdl, Fini: “Berlusconi accetti, non starò zitto”

fini-lodo alfanoLa fase del 70 a 30 è finita. Mi auguro che Berlusconi accetti che esista un dissenso interno nel Pdl”. Non usa mezzi termini il presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ai parlamentari ex An riuniti nella Sala Tatarella a Montecitorio, aggiunge: “io non ho intenzione di togliere il disturbo né di stare zitto”.

Fini: “In Italia la corruzione continua”

Gianfranco FiniChi pensava che Tangentopoli si fosse conclusa con la caduta della Prima Repubblica, dovrà ricredersi, almeno a sentire le parole di Gianfranco Fini. Il presidente della Camera, ieri agli studenti dell’Università “Luiss” di Roma e stamattina in un’intervista a “Il Riformista” ha ribadito che la corruzione corrode ancora l’Italia, ma con scopi diversi rispetto al passato:

Forse la corruzione non è mai scomparsa. La differenza è che all’epoca di Tangentopoli era una corruzione finalizzata perlopiù al mantenimento del vorace sistema dei partiti. Oggi non mi sembra che i partiti siano voraci come un tempo.

Il che non vuol dire  che la corruzione sia meno diffusa, solo che è diventata individuale e non di sistema. Non è una consolazione, anzi è un’aggravante. Il problema di oggi è che la politica è vista più come una professione che non come una missione.

E c’è un problema serio di selezione della classe dirigente. Ci siamo ridotti a una visione dell’impegno politico come gestione del quotidiano. Facciamo politica o con lo specchietto retrovisore o incatenati alla contingenza quotidiana. Manca  una visione strategica del futuro.

Fini: “Internet? Perseguire reati e abusi”

facebookInternet e i bambini. Un tema discusso e discutibile. La fruizione per i piccoli è sempre più agevole e difficilmente controllabile dai genitori che vivono il loro tempo per lo più fuori dalle mura di casa. La facilità con la quale in ragazzi assimilano i messaggi dal webpone le istituzioni e la società, la famiglia in particolare, di fronte a precise e ineludibili responsabilità”. L’ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in un messaggio inviato all’associazione “Telefono Azzurro”, che questa mattina ha organizzato un convegno in occasione del “Safer Internet Day”:

Internet costituisce un potente mezzo di comunicazione e di interazione tra gli uomini, un simbolo della modernità, uno strumento mediatico la cui fruibilità è sempre più ampiamente diffusa. Eventuali reati e abusi perpetrati attraverso tale strumento devono certamente essere severamente perseguiti.

Non si tratta peraltro di controllare o di vietare l’uso di Internet, ma di promuoverne sempre più efficacemente la funzione educativa, di conoscenza, di ricerca e di approfondimento culturale, consentendo così ai giovani di affrontare con maggiore padronanza le sfide di una società in continua trasformazione.

Roma e la questione sicurezza – Parte II: tragico déjà vu

deja vu
Tempi duri per la Capitale, dunque. Strumentalizzazione sì, strumentalizzazione no. Gianni Alemanno che si precipita alla stazione de La Storta, alla periferia di Roma, direzione Bracciano e Viterbo, rimembra prepotentemente la visita che Gianfranco Fini fece a Tor di Quinto, all’indomani dell’uccisione di Giovanna Reggiani.
A La Storta una ragazza, una studentessa universitaria da poco a Roma, originaria del Lesotho e figlia di un ambasciatore, è stata aggredita, accoltellata all’addome e violentata ripetutamente da un immigrato romeno. La ragazza è stata soccorsa e salvata da una pattuglia in servizio, dopo la segnalazione di due ragazzi.
All’epoca dell’omicidio Reggiani, Fini giunse e di lui ancora si pensava che potesse essere il candidato made in Casa delle Libertà per Roma Capoccia. Le parole di Alemanno, oggi, non si lasciano sfuggire il collegamento.

Purtroppo è in parte la ripetizione del caso Reggiani

Fascisti su Marte

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Non sprecherò una sola parola di questo post per esprimere un qualsivoglia giudizio o semplice opinione sull’orrore del fascismo che – davvero – la storia ha già abbondantemente condannato, e la memoria timbrato indelebilmente come un’infamia. Ciò nonostante – è inutile nascondersi – ancora resistono nella nostra società, seppur in posizione marginale, grumi di nostalgia mischiata al mito dell’uomo forte, in grado di alimentare rigurgiti reazionari preoccupanti.
Proprio il tesoro della memoria ha consentito abbondantemente – a chi lo ha ritenuto necessario – di approfondire e conoscere con chiarezza e senza possibilità di letture alternative, cosa sia successo in Italia negli anni del regime fascista.
Dato per acquisito questo, confesso che non ho saputo resistere. Avevo quasi sperato che la notizia si accartocciasse su se stessa in poche ore. Solo così mi sarebbe passata la voglia di parlarne. Ma le precisazioni di oggi sono state così illuminanti…
I fatti: il Popolo delle Libertà arruola tra i suoi candidati l’editore romano Giuseppe Ciarrapico, con il chiaro intento di sottrarre voti alla Destra di Francesco Storace. Fin qui nulla di strano.