Cos’è il caso Mills?

Foto La Presse

Cos’è il caso Mills? In che maniera è coinvolto Silvio Berlusconi? Sono solo due delle possibili domande sulla vicenda che coinvolge il premier e l’avvocato inglese. Andiamo con ordine.

Siamo nel 1999 e David Mills è un consulente per la finanza estera inglese della Fininvest, una holding finanziaria fondata dal 1978 da Silvio Berlusconi. Il rapporto di collaborazione con la società del presidente del Consiglio diventa un caso giudiziario quando lo stesso Mills scrive una lettera al suo commercialista, Bob Drennan, dicendo che Berlusconi aveva versato 600.000 dollari in nero sul suo conto in Svizzera tramite Carlo Bernasconi. Versamento che sarebbe stato effettuato per ripagarlo della sua “aggiustata” testimonianza resa al tribunale di Milano nell’ambito del processo per corruzione alla Guardia di Finanza e nel processo dei fondi neri di All Iberian per salvare, cita testualmente Mills al suo commercialista, “Mr. B”, dove B. sta per Berlusconi: “Ho tenuto fuori Mr B. da un mare di guai“.

Calzini turchesi per tutti

calzini turchesi mesiano franceschiniSolidarietà is… calzini tuchesi.

Il segretario del Pd (tale almeno in attesa delle primarie del 25 ottobre), Dario Franceschini, indossa calzini turchesi. Proprio come il giudice Raimondo Mesiano. Un indumento dall’estetica magari “opinabile”, ma di cui non sarebbe certo il caso di stare a parlarne.

Raimondo Mesiano, lo si ricorderà, è il protagonista di questo video, in cui viene “pedinato” e “commentato”: un contestato servizio di Mattino 5 dopo la sentenza sul Lodo Mondadori che condanna la Fininvest al risarcimento di 750 milioni di euro nei confronti della Cir di De Benedetti.

Sono a Chieti con un paio di calze azzurro-turchese. Mettetevele tutti. Come il giudice Mesiano, colpevole solo di fare il giudice

dice Franceschini in un twit su Twitter.

Nel frattempo, però, il caso Boffo è già stato dimenticato. E ci si chiede anche, pur nella comprensibile solidarietà manifestata, come indossare calzini turchesi possa essere una risposta per il Paese a crisi e disoccupazione, ad esempio.

Berlusconi “corresponsabile della vicenda corruttiva”

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Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi è ritenuto, nelle motivazioni della sentenza per il Lodo Mondadori, come “corresponsabile della vicenda corruttiva”.

Il giudice Raimondo Mesiano precisa nelle motivazioni: “È da ritenere, “incidenter tantum” e ai soli fini civilistici del presente giudizio, che Silvio Berlusconi sia corresponsabile della vicenda corruttiva per cui si procede“.

In sostanza, per i giudici, Silvio Berlusconi sapeva. La sentenza condanna la holding della famiglia Berlusconi al pagamento di 750 milioni di euro a favore della Cir di Carlo De Benedetti. non poteva non sapere, sapeva tutto, ha agito affinchè ciò accadesse. La Fininvest, ora, presenterà ricorso.

E domani la Corte Costituzionale si pronuncia sul Lodo Alfano.

Caso Mills, per i giudici a corromperlo fu Berlusconi

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Solo agenzie. Sono uscite le motivazioni alla sentenza di condanna a Milano a 4 anni e 6 mesi per corruzione in atti giudiziari per l’avvocato inglese David Mills. Per il giudice, la corruzione avvenne per permettere l’impunità a Silvio Berlusconi e alla Fininvest. La posizione delpremier è stata stralciata per il Lodo Alfano. Per il quale i giudici di Milano hanno sollevato la questione di incpstituzionalità. Il presidente del consiglio risponde che “riferirà in Parlamento”. Ecco alcune agenzie.

Roma, 19 MAG (Velino) – L’avvocato inglese Mills condannato in primo grado il 17 febbraio scorso dalla decima sezione penale del Tribunale di Milano a quattro anni e sei mesi per corruzione in atti giudiziari, e’ stato considerato un “falso testimone per consentire da un lato – si legge nelle motivazioni della sentenza – a Silvio Berlusconi e al gruppo Fininvest l’impunita’ dalle accuse, o almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso il compimento delle operazioni societarie e finanziarie illecite compiute fino a quella data, dall’altro lato ha contemporaneamente perseguito il proprio vantaggio economico”. (vum)

E ancora…

E Veltroni disse: più pensioni per tutti, mangiando cous cous

cous cous
Più pensioni per tutti. Finita la pausa pasquale, i candidati e le forze politiche saranno, a questo punto, pronte a sparare i loro colpi migliori?
Comincia a provarci Walter Veltroni. Partendo da un tema assai delicato, caro e di certo appeal. Il Partito democratico vuole proporre un intervento immediato su questo fronte. Veltroni, in conferenza stampa, è chiaro:

L’intervento riguarda i pensionati di oltre 65 anni e determina, a partire dal 1 luglio 2008, un incremento medio di quasi 400 euro l’anno per le pensioni fino a 25 mila euro l’anno (fino a circa 2 mila euro al mese) e un incremento fra i 250 e i 100 euro l’anno per le pensioni di importo compreso tra 25 mila e 55 mila euro l’anno

Yes, we can. Si può fare, si può fare. Attraverso, dice Veltroni, un’azione sulla leva fiscale.