Il fumo nuoce gravemente alla salute

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Non dite che non eravate stati avvisati…
E’ di questa mattina la notizia della “piena confessione” di uno degli aggressori di Nicola Tommasoli, 29 anni, picchiato e ridotto in fin di vita la notte del primo maggio nel centro di Verona solo perché si è rifiutato di offrire una sigaretta. “Il fumo uccide” campeggia sui pacchetti di sigarette da qualche anno a questa parte, così come altre frasi che ammoniscono sull’uso del tabacco e cautelano le multinazionali dalle richieste di risarcimenti miliardari. Ma stavolta il problema è un altro.
Il reo confesso, un 19enne che apparterrebbe ad una famiglia benestante della città, fa parte di un gruppo, già noto alle forze dell’ordine, di neofascisti. Il giovane si è costituito presso la Digos di Verona dopo che i poliziotti avevano di fatto stretto il cerchio attorno a lui. Accompagnato da un avvocato di fiducia, il ragazzo ha poi confessato davanti ai magistrati.
In passato, a quanto si è appreso, era stato sottoposto a Daspo, ovvero il divieto di accedere a manifestazioni sportive, previsto proprio dalle norme studiate ad hoc contro la violenza negli stadi. Dopo essere stato sentito è stato trasferito in carcere. Ancora nessuna novità nell’individuazione degli altri due aggressori, che potrebbero essere scappati all’estero. Quando si dice il coraggio.

[Candidati Politiche 2008]: Roberto Fiore

E alla fine siamo giunti al termine. L’ultimo candidato è giunto. E con lui si chiude il nostro speciale sui candidati alle politiche 2008.

Non posso che ringraziare tutti coloro che hanno contribuito con i loro commenti, polemici e non, alla riuscita di questa rubrica.

Per cui, con orgoglio, presento l’ultimo candidato che andremo a valutare: Roberto Fiore di Forza Nuova.

Olanda: Questo “Fitna” non s’ha da fare

Se siete dei cine-amatori e avete prodotto delle pellicole di denuncia su questo o quell’argomento, vi sconsiglio altamente di buttarvi nella politica. Sappiate che verrete solamente criticati per aver esposto quanto molti pensano, ma che in realtà nessuno ha il coraggio di dire.

Così dopo la vicenda “Persepolis” in Libano, ecco a voi l’ennesimo caso di film criticato. Lavorando nel campo cinematografico (non pensate che sia un regista o un attore, sono il semplice macchinista che proietta i film sul telo che voi tutti poi in sala vedete), mi sono sempre fatto l’idea che un film, per quanto sia brutto tecnicamente, avrà sempre un significato di fondo. Questo significato per quanto nascosto possa essere, comunque sarà presente. E come tale va rispettato.

Ed ecco quindi come in Libano un film che va fuori dai canoni islamici, Persepolis appunto, viene bandito completamente dalle sale. Se dal Libano passiamo all’Olanda ecco che il punto di vista cambia radicalmente. In questo caso non si parla di un film diffuso nelle sale, quanto su internet (che potremmo definire, con tutto il rispetto, una grande meretrice alla quale tutti possono attingere). E il regista, Geert Wilders, è un politico di estrema destra appunto olandese.