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… Con questa vignetta di Staino, che è possibile, se interessati, scaricare e stampare da qui.
Dopo Repubblica, il Premier Silvio Berlusconi denuncia anche l’Unità e le sue cinque donne: il direttore responsabile Concita De Gregorio, le giornalista Natalia Lombardo e Federica Fantozzi, l’opinionista Maria Novella Oppo e la scrittrice Silvia Ballestra.
Ecco l’annuncio sul giornale, da “L’Unità” di oggi:
Berlusconi querela le donne del quotidiano l’Unità
La direzione dell’Unità annuncia di aver ricevuto nella mattinata di oggi due citazione per danni per un totale di due milioni di euro dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per il tramite del suo legale romano Fabio Lepri. Il capo del governo chiede inoltre la condanna a una pena pecuniaria di 200.000 euro ciascuna per il direttore responsabile Concita De Gregorio, per le giornalista Natalia Lombardo e Federica Fantozzi, per l’opinionista Maria Novella Oppo e per la scrittrice Silvia Ballestra.
La richiesta si riferisce a tutti i servizi dedicati allo scandalo sessuale che ha coinvolto il premier pubblicati sui numeri del 13 luglio e del 6 agosto del quotidiano: gli editoriali del direttore (intitolati “l’etica elastica” e “iniezioni di fiducia”), i servizi di cronaca e i commenti.
Bufera sul Premier. Una bufera che stanca già. Si sentono i commenti in giro, e amaramente non si può non pensare alla fine della sinistra e dei suoi contenuti. E’ vero che il dialogo politico è in cancrena, come scrive oggi un deputato del Pdl. Ma è soprattutto vero che la cancrena ha preso tutta la politica italiana, il dibattito. E noi siamo qui, a osservare – quando e se ci decidiamo a farlo.
Silvio Berlusconi, donne, feste. Ed ecco che spunta fuori l’ennesimo scandalo – e la popolazione è oggettivamente assuefatta: non solo donne, ma anche cocaina. L’inchiesta della procura di Bari si concentra sul presunto giro di appalti milionari e squillo che l’imprenditore Gianpaolo Tarantini avrebbe organizzato sulla traiettoria Bari, Roma e Porto Cervo. E c’è un nuovo indagato: Alessandro Mannavini, giovane professionista barese, ingaggiato da Tarantini l’estate scorsa appositamente per l’allestimento di feste nella villa affittata in Sardegna.
sono discriminate due volte
non fare discriminazioni tra uomini e donne e innalzare l’età pensionabile delle donne, che oggi invece di avere un vantaggio ne hanno uno svantaggio, perché hanno progressioni di carriera e livelli di pensione più bassi, in quanto costrette ad andare in pensione prima
Benvenuti a questo nuovo appuntamento settimale di PoliticaLive. Le previsioni d’Italia per il Week-End non possono che iniziare con un doveroso ricordo di Sandro Curzi, esimio giornalista e militante della sinista italiana. In arrivo, oltra alla nuova “influenza australiana“, freddo e maltempo su tutta la penisola; neve al nord. I politici italiani passeranno un movimentato Week-End provando a districare la situazione della Presidenza della Commissione di Vigilanza della Rai mentre le loro mogli si chiederanno se indosare le “ballerine“, anche ora che fa freddo, come suggeriscono Carlà, Michelle e le altre. Nel frattempo un sondaggio fa notare come gli italiani ora si sentano più sicuri e, rispetto ad un anno fa, la criminalità non faccia più paura: purtroppo però non diminuiscono le stragi familiari. Siccome la benzina è ai minimi storici dopo tre anni, vi consigliamo di approfittarne finché dura. Ah, uno scoop: volete sapere chi è la talpa? Riccardo Villari.
Tutti ne parlano e praticamente nessuno lo fa. In Italia, specie in questi giorni, si è parlato molto spesso di quote rosa e affini. In un periodo dove il potere al femminile conquista rispetto e importanza, la Spagna è la prima isola felice della donna al potere.
Ha infatti avuto inizio ufficialmente il secondo mandato alla guida del governo spagnolo per Josè Luis Rodriguez Zapatero, dopo aver prestato giuramento nella mani del re Juan Carlos.
Ed ecco arrivare a Palazzo della Zarzuela, luogo dove si è tenuta la breve cerimonia, la notizia che nessuno si aspettava. Nel consiglio dei ministri del secondo mandato i ministri “rosa” superano i ministri uomini con un 9 a 8, che sbalordisce l’opinione pubblica.
In un periodo di apertura alla occidentale come quello che stiamo vivendo in questo momento, vedere le scene di oppressione che si osservano nei paesi dell’integralismo islamico, ci fanno storcere il naso spesso e volentieri, come a pensare che forse, in quei luoghi così lontani dal nostro pensiero, sia ora che arrivi la mentalità occidentale.
Le scene che ci arrivano ogni giorno di certo non ci danno fiducia; le immagini di donne costrette a vestirsi, o per meglio dire nascondersi, con vestiti e veli che non ne permettono il riconoscimento, non possono che farci pensare che sia ora di occidentalizzare certi paesi.
Il processo sicuramente è ancora in alto mare eppure un piccolo passo avanti sembra sia stato fatto, finalmente a mio parere, verso questa direzione. E la risposta arriva da uno dei paesi forse più occidentali della regione mediorientale, l’Arabia Saudita.