Dio non esiste, anzi sì. Scopritelo in autobus

Dio è morto, Marx pure e neanche io mi sento tanto bene, disse il buon Woody Allen.Ci sono delle pubblicità che stanno letteralmente scatenando un putiferio. Dopo Barcellona e gli Stati Uniti, anche a Londra, durante le feste natalizie, ha visto comparire sugli autobus della città una pubblicità certo “originale” e indubbiamente insolita. There’s probably no God. Now stop worrying and enjoy your life. Ovvero:

Forse Dio non esiste. Adesso smetti di preoccuparti e goditi la vita!

Fulmini e saette! Si è scatenato – come immaginerete – di tutto. Una nuova guerra santa, condotta a colpi di autobus… Negli Stati Uniti non è stata accolta benissimo. In Australia è stata bandita. A Madrid e Barcellona si sono fatti sentire i no.

Porno in crisi? Rilanciamo la voglia di fare sesso

Porno, PoPorno. L’industria del porno è in crisi. Persino loro. E serve un piano per rilanciare la voglia di fare sesso.

Ecco perché i signori del porno americano hanno scritto una lettera al 111˚ Congresso Usa che si è appena insediato. Il messaggio? Un piano di salvataggio federale per rilanciare la voglia di sesso dei cittadini statunitensi, please. La crisi sta facendo passare la voglia di fare sesso? Di sicuro, sta mettendo a dura prova la voglia di farlo “strano”. E i protagonisti arrivano a chiedere un vero e proprio aiuto di Stato agli Usa. Tipo il bail-out accordato all’industria dell’auto e a Wall Street.

Larry Flynt, fondatore del periodico Hustler, e Joe Francis, produttore della serie di dvd “Girls Gone Wild”, hanno chiesto al Congresso un vero e proprio aiuto, per rilanciare il mercato del porno con un pacchetto di aiuti statali da 5 miliardi di dollari. Flint, lo si ricorda, è stato al centro di una campagna legale per i diritti civili che nel 1996 ispirò il film Larry Flynt – Oltre lo scandalo di Milos Forman.

Cassa integrazione, aumento del 500 per cento

Cassa integrazione, aumento da capogiro in Italia. I numeri del mese appena trascorso hanno subito uno scatto in avanti sostanziale rispetto ai dati di dicembre 2007.
La Cassa integrazione guadagni (CIG) è un istituto previsto dalla legge, consistente in una prestazione economica (erogata dall’Inps) in favore dei lavoratori sospesi dall’obbligo di eseguire la prestazione lavorativa o che lavorano a orario ridotto.
La cassa integrazione ha lo scopo di venire incontro alle aziende in difficoltà, sgravandole in parte dei costi della manodopera temporaneamente non utilizzata. Risultato: il caso più eclatante in Italia degli ultimi tempi è stato quello della Fiat: qui, la cassa integrazione si estende ormai anche agli impiegati.

Cannavaro: Gomorra? Non fa bene all’Italia

Per Fabio Cannavaro Gomorra non giova all’Italia. Per il cinema italiano spero che Gomorra vinca l’Oscar. Ma non penso che gioverà all’immagine dell’Italia nel mondo. Abbiamo già tante etichette negative. Il calciatore entra così, a gamba tesa in un’intervista esclusiva al settimanale Chi, diretto da Alfonso Signorini, sul pluripremiato film che ha vinto agli EFA (European Film Academy), gli Oscar europei, i premi per: Miglior film, Migliore regia, Migliore sceneggiatura, Migliore fotografia e Miglior attore.
Il cruccio di Cannavaro è il cruccio di un italiano all’estero:

Ancora oggi un mio compagno di squadra al Real mi ha detto: ‘Italiano? Mafioso’. È facile che un problema locale venga generalizzato

Canto di (post) Natale



E’ vero: è un Natale più buio del solito.


Meno luci, meno abbagli. Solo la pesantezza della realtà, di una crisi che è già un mito per i posteri, prima che fardello per i contemporanei.


Mi sono accorta, girando la sera per i quartieri di Roma – San Giovanni, o il Quartiere Trieste, ad esempio, dove vivo – che i negozi non si permettono più di tenere le loro vetrine accese e illuminate anche di notte. No. Piuttosto serrande chiuse, attendendo la luce del nuovo giorno. Fateci caso, le città sono davvero un po’ più buie del solito.


Qui trovate un bel temino di Natale. Per il resto: gli economisti dicono di no, che c’è poco da sperare, che, insomma, dalla crisi del ’29, tanto per fare un esempio, ne siamo usciti in 10 anni e con la guerra.


Io, nel 2009, devo umanamente sperare.


Brunetta Day: scontro con i sindacati



Crisi, recessione. Che momento brutto, in verità.


Non solo è sbarcato su FB. Ma oggi, il Ministro Pubblica Amministrazione e Innovazione parla di donne, e di loro dice:

sono discriminate due volte


La soluzione proposta? Creiamo un gruppo studio per valutare costi e benefici dell’invecchiamento attivo di donne e uomini, che dovranno andare in pensione tutti alla stessa età. Le facciamo andare in pensione più tardi, insomma. Non è Bossi a mirare alle Pari Opportunità (Ma Bossi frena il premier: “A volte bisogna saper ingoiare”. Forse mira alle Pari Opportunità). E’ Brunetta stesso.


Il Ministro si rifa anche ad una recente pronuncia della Corte di giustizia che invita a:

non fare discriminazioni tra uomini e donne e innalzare l’età pensionabile delle donne, che oggi invece di avere un vantaggio ne hanno uno svantaggio, perché hanno progressioni di carriera e livelli di pensione più bassi, in quanto costrette ad andare in pensione prima


I sindacati, guarda un po’, non sono d’accordo.


Io, invece, sono curiosa di conoscere i risultati del gruppo di studio.


Pd, questione di morale



Non siamo la tangentopoli rossa


Sono due sindaci piddini a parlare, nel bel mezzo della questione morale che sta travolgendo il non-partito, inguaiato tra D’Alema e Veltroni.


Parlano: il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, e quello di Firenze, Leonardo Domenici, che ieri si è incatenato davanti alla sede della sede del gruppo Repubblica-l’Espresso con un cartello che rivendicava un’informazione corretta in merito alla vicenda politica innestata dall’inchiesta giudiziaria Fondiaria-Sai. E anche a Napoli, inchieste giudiziarie hanno coinvolto esponenti delle amministrazioni locali.


La crisi, in realtà, è della politica tutta, con buona pace del Premier che non perde l’occasione e che cavalca, naturalmente, l’Onda – non quella, ma la sua. Perché per il Pdl si tratta di una nuova Tangentopoli.


Sky contro il Governo



[photo | Flickr] Questa foto si chiama: Fire in the Sky. Appunto.


Nel pacchetto anticrisi varato venerdì dall’esecutivo c’è la sorpresa pay-tv. Regalo di Natale per Murdoch: raddoppia l’Iva sugli abbonati.


Da Spinoza:

Aumenta l’Iva sulle pay-tv. Berlusconi si difende dalle accuse di conflitto di interessi: “Ero convinto che anche Sky fosse mia”


Anche Macchianera ci dà giù, con le sue leggendarie vignette. L’AD di Sky Italia, Tom Mockridge, non ha esattamente preso bene questa faccenda dell’aumento dell’Iva sulla Pay-tv deciso dal Governo.

Questa è concorrenza sleale. Così il governo colpisce le famiglie


Neanche Scalfari, a dirla tutta.


Un provvedimento che non è piaciuto a nessuno. La vera notizia è che pare non sia piaciuto neppure al Partito Democratico.


Socialisti Francesi: Meglio perdere o morire?

La scelta per quanto estrema è in realtà l’unica via di fuga che possono decidere di prendere, come intero movimento, i PS: il Partito Socialista Francese ormai sull’orlo di una crisi che se già prima c’era ora è ancora più presente. Si credeva di essere sul fondo del pozzo, ma non si era calcolato di essere in possesso di una trivellatrice e che si sarebbe potuto scavare ancora più a fondo.

Questo è quanto fatto da Segolene Royal che pur di non perdere ha deciso di sacrificare gli interessi di partito, del suo partito, per vedere se stessa legalmente vincitrice dell’elezione a presidente di partito. Un’elezione che forse ha avuto brogli, ma sicuramente non solo contro di lei. Voti che mancherebbero per la Royal e voti assegnati erroneamente alla Aubry.

Per i PS le strade a questo punto sono solo due: o dichiararsi sconfitti e ripartire con l’umiltà che si confà a chi lotta per uno stesso ideale, oppure morire definitivamente a causa di una scissione interna che non si potrà rimarginare, forse nemmeno con le scuse di questa o quella candidata. Forse è già troppo tardi…

Obama vs.McCain: Anche Castro scende in campo

La corsa presidenziale negli Stati Uniti vede l’ennesimo sondaggio dare favori e vittoria ad Obama, questa volta con un risultato intorno al 6%, confermando il candidato di colore come il molto probabile presidente degli United States. Nel frattempo trapelano da Cuba delle dichiarazioni di Castro, che lo vogliono sostenitore di Obama e rivelandosi così per Barack un’arma assolutamente a doppio taglio.

Gli USA impauriti vanno verso Obama

La giornata di venerdì è stata decisiva per tutti coloro che, noi compresi, si interessano alla situazione delle presidenziali negli Stati Uniti d’America perché giusto prima dello scorso week end ha avuto luogo, in quel dell’università del Mississipi, il dibattito elettorale tra i due candidati premier. Una discussione che ha rischiato fino all’ultimo di non aver luogo a causa della grave crisi economica che gli USA stanno vivendo in questo momento e che avrebbero dovuto costringere i candidati a pensare al paese prima che a se stessi.

Tutti insieme per mamma America

Se pensate che l’Italia, con il suo problema della compagnia di bandiera in piena crisi e sull’orlo del fallimento, sia un paese dove vi siano tutti i problemi, dove non è possibile vivere in maniera dignitosa, dove non si può stare tranquilli un solo secondo per il terrore che possa sempre accadere qualcosa di negativo a livello finanziario, vi suggerisco di non prenotare viaggi oltreoceano per dirigervi verso il nuovo continente; perchè sappiate che potreste incorrere in gravi problemi.

Rassegna Critica – Vengo dopo il Tiggì. Il Caimano

Ogni volta che Berlusconi ha conquistato Palazzo Chigi ha provato a forzare l’assetto costituzionale e per prima cosa ha attaccato con violenza la magistratura. Lo ha fatto nel 1994 con il decreto Biondi, primo atto di governo; nel 2001, quando i decreti d’urgenza sulla giustizia furono presentati prima ancora di ricevere la fiducia; e oggi. Con una escalation di violenza nei toni e, ancor di più, nei contenuti dei provvedimenti

Vediamo cosa succede telegiornalisticamente oggi. Con un occhio particolare. La lente si chiama: Berlusconi+calcio.

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 21 giugno 2008

Ore 01:17. Finalmente in una tranquilla serata quasi estiva, visto anche che l’estate è ormai alle porte, mi ritrovo con voi a leggere ed analizzare ciò che le testate giornalistiche straniere e nazionali ci riportano. In un momento di “crisi economica” che sta attraversando l’Europa, i singoli paesi si ritrovano tutti per un motivo o per l’altro a dover soffrire un momento di tensione. In questo momento, specie per difendere la popolazione, sarebbe bene un segnale di unione da parte di tutti i partiti. E non parlo solo dell’Italia…