Il destino del governo Monti è appeso a un filo. La fiducia del Parlamento al decreto Sviluppo, l’approvazione di un provvedimento che era sostanzialmente in cantiere da mesi, non ha infatti rinsaldato il fato dell’esecutivo guidato da Mario Monti, accendendo improvvisi margini di instabilità a pochi mesi dalla fine della naturale legislatura. Ad aver acceso le polemiche, ieri mattina, il ministro Passera che – ospite di Agorà su Raitre, commenta in maniera molto critica l’intenzione di Berlusconi di ricandidarsi premier per la quinta volta.
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Gheddafi: l’Italia si muove
Ahmadinejad si scaglia contro Gheddafi, colpevole secondo il presidente iraniano di non prestare ascolto al popolo libico: “Invece di uccidere la sua gente, la ascolti”. Il maggior esponente politico della Repubblica Islamica, intervenuto nella tv di Stato, però non ha mai fatto esplicitamente il nome del Colonnello: “Come è possibile che un leader di un paese usi bombardieri, carri armati e cannoni per uccidere il suo popolo e poi ammonire che chiunque dirà qualcosa sarà ammazzato?”.
Dallo scoppio delle proteste in Libia, due paesi sono stati criticati aspramente per il loto immobilismo: la Francia e l’Italia.
Il presidente transalpino Nicolas Sarkozy ha chiesto questa mattina all’Unione europea di adottare “sanzioni rapide e concrete” perché “la comunità internazionale non può restare a guardare queste enormi violazioni dei diritti umani”.
Gli scontri di Roma
La puntata di ieri di Diario della Crisi, su Current Tv, canale 130 di Sky, tutti i giorni alle 20.30. Una bella puntata, ve la segnalo. Per riflettere ancora sugli scontro di ieri nella Capitale, la fiducia al Governo e questo paese. Dove sta andando, e se, soprattutto, da qualche parte sta andando.
Mafia, Alfano sottolinea i risultati di governo
Mentre si discute la fiducia-sfiducia a Camera e Senato, il ministro della Giustizia Angelino Alfano dà alle stampele prove del governo del fare. Mentre il mondo politico italiano passa le ore con il pallottoliere in mano, appeso ad un Guzzanti (Paolo, Paolo, che fai, Paolo? Spiegaci Paolo, rivelaci. Il governo Berlusconi appeso all’autore di Mignottocrazia e papà di Sabina e Corrado è l’apoteosi della nemesi storica). Assai più che ad un ormai ito Razzi. il ministero della Gustizia invia urbi et orbi un comuunicato che in pochi avranno letto con attenzione oggi, in altre faccende affaccendati.
Ma ne diamo comunque conto su queste frequenze: il Guardasigilli Angelino Alfano ha commentato oggi con soddisfazione l’esito dell’operazione ‘Addio Pizzo 5’ che ha portato all’arresto di 63 esponenti appartenenti a famiglie mafiose che ricadono nel mandamento mafioso controllato dai Lo Piccolo.
Vendola: Puglia deprecarizzata
Letterina.
Carissimo Berlusconi,
quando ho letto sui giornali della tua venuta in Puglia, mi sono rallegrato. Ho immaginato quasi di poter avere un colloquio immaginario con te. Ti avrei detto: presidente, vedi quant’è bella la Puglia, dal Gargano al Salento. Attraversala in lungo e in largo. Capisci perché noi ci ribelliamo all’idea di poter collocare qui centrali nucleari, rigassificatori o altri impianti produttivi che inquinano e feriscono il diritto alla salute, il diritto all’ambiente.
Venendo qui, forse, presidente del Consiglio, ci avresti portato quell’assegno, che noi ti chiediamo da tanto tempo. 3 miliardi e 100 milioni di Euro, che il ministro Fitto, con un po’ di livore, di cattiveria, ha chiuso in cassaforte per impedirci di aprire i cantieri e di dare risposta alle domande di lavoro che sono così urgenti in un momento di crisi drammatica. Sai che significa perdere il lavoro, vivere nella precarietà, vivere nella paura del futuro.
Roma, emergenza economica e occupazionale
Oggi il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha inviato una lettera ufficiale al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, chiedendo la convocazione urgente di un tavolo di emergenza per affrontare gli effetti della crisi economica e occupazionale.
A questo tavolo, secondo il Sindaco, dovrebbero essere convocati Regione, Provincia, Comune, Camera di Commercio e i rappresentanti dei Ministeri dello Sviluppo Economico, del Welfare e dei Beni e delle Attività culturali, oltre che i rappresentanti dei sindacati e delle categorie imprenditoriali.
Tasse, marcia indietro
Si è trattato di uno dei suoi primi discorsi dopo la convalescenza in seguito ai fatti di Milano. Due aliquote, diceva. Ma oggi la faccenda si chiarisce.
L’attuale situazione di crisi non permette nessuna possibilità di riduzione delle imposte
E’ la versione ufficiale del premier, Silvio Berlusconi, in una conferenza stampa odierna alla fine del Consiglio dei ministri. Niente taglio nelle tasse, per il momento, nè nel futuro del Governo nè, evidentemente, in quello del Paese.
La situazione attuale del debito pubblico comporterà, solo di interessi, una spesa di 8 miliardi di euro all’anno. In questa situazione è fuori discussione poter pensare a un taglio delle imposte
Però, spiega, è consolante il fatto che tasse nuove non ce ne siano e non ne siano state introdotte ad oggi dall’esecutivo in carica.
Non abbiamo introdotto nessuna tassa nuova, non abbiamo messo le mani nelle tasche degli italiani, nemmeno nell’ultima Finanziaria
Nulla di nuovo sotto il sole, al momento. E non era una sparata da campagna elettorale, assicura il premier.
2009, un anno in Politica Live – Primo tempo
Come già per il 2008, con primo e secondo tempo, anche quest’anno è ormai giunto il tempo dei consuntivi. Sta terminando, questo 2009 nero. L’anno della crisi, di Alitalia, di Eluana, dell’aggressione a Silvio Berlusconi e della caduta del pontefice Benedetto XVI. Con molto altro in mezzo.
Ma vediamo questo 2009 per date salienti, in una serie di post che vi accompagneranno nel salutare e nel ricordare il 2009, e nell’accogliere al meglio il 2010 ormai alle porte.
Mirabilia all’italiana
Dunque, facciamo un attimo il punto. Per il caso della povera Meredith (chissà, forse era una smorfiosa, colpa suprema che le avrebbe portato la morte per punizione) è stato chiesto l’ergastolo per Raffaele Sollecito e per Amanda Knox. Nel frattempo Bruno Vespa, che non può più fare modellini sulla casa di Cogne, li fa sulla casa di Garlasco. Che altro?
Ah. Brenda, la trans del caso Marrazzo, è morta, per i pm è omicidio, Massimo D’Alema non è Mister Pesc. Che il profilo del Financial Times abbia fatto effetto? Contemporaneamente Gianfranco Fini rilancia sugli stranieri, proferisce la parola “stronzo”. Anche Calderoli parla, ma non proferisce la stessa parola: ne richiama solo il significato. Il Fini, a prescindere, fa prove implicite di matrimonio con Luca Cordero di Montezemolo. Tante sono le cose che sono state messe a bollire in pentola, in Italia. Tante le faccende già messe in pentola, e già bruciate. Tante finiranno in pentola nel futuro. Ma nulla di tutto questo è per noi. Per noi, perché la nostra vita continua immutata, perché la crisi, per noi, non è passata. Perchè la quotidianità è faccenda dimenticata, lassù. Ci pensavo camminando ieri sera per Lecce.
Annozero, il “posto fesso”
Dal sito di Annozero, ecco cosa offre la serata:
“Penso che il posto fisso sia la base su cui organizzare un progetto di vita e la famiglia”. Il Ministro Tremonti rivaluta il posto fisso quando si aggrava la crisi della piccola e media impresa, si fa sempre più drammatica la situazione dei cassintegrati e il Governo vara lo scudo fiscale.
Ospiti in studio Maurizio Lupi del Pdl, Ignazio Marino che, dopo le sue battaglie sui temi etici, dovrà dimostrare di avere le carte in regola per la corsa alla segreteria del Pd, e i giornalisti Nicola Porro, vicedirettore de Il Giornale e Massimo Giannini, vicedirettore de La Repubblica. Il reportage sulla crisi è a cura di Corrado Formigli con Luca Bertazzoni ed Eva Giovannini.
Migranti, nuovo respingimento
Rispediti indietro 75 somali. Tra loro, tre minorenni e 15 donne in attesa di asilo. Venivano dalla Libia, viaggiavano su un un gommone, erano da giorni in navigazione nel mar Mediterraneo. Intercettati prima da una motovedetta maltese, si stavano dirigendo inequivocabilmente verso la Sicilia. Ecco allora la comparsa di un pattugliatore d’altura della Guardia di Finanza che a Capo Passero li attendeva per ridirigerli verso Tripoli. Tutti, tranne un uomo ferito – ha alcune costole fratturate – trasferito in un ospedale in provincia di Ragusa.
Nel frattempo, Silvio Berlusconi è da Gheddafi. A Tripoli, insieme al colonnello, celebra il primo anniversario del trattato italo-libico. In questa occasione verrà anche posata la prima pietra della nuova autostrada costiera che verrà realizzata a simbolo del risarcimento italiano al colonialismo.
Napolitano firma, Fini parla
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato il decreto correttivo e ha promulgato la legge anticrisi. Rassicurazioni del premier sulle riserve auree: l’applicabilità è stata subordinata al sì di Banca d’Italia e Banca centrale europea.
E parla anche Gianfranco Fini oggi. Che dice: occorre trovare un equilibrio ai poteri delle Camere e dell’esecutivo. Il ricorso continuo, da parte del Governo, di porre la fiducia è legittimo, ma così facendo non deve esimersi dal confronto parlamentare. Verrà rivisto il Regolamento. Vedremo come.
Foto|Tiscali
Crisi? E gli italiani usano i mezzi pubblici
Un’Italia in movimento, che non si è fermata nel 2008 nonostante la crisi economica. E’ quanto mettono in mostra i dati dell’Osservatorio “Audimob” di Isfort nel 6° Rapporto sulla mobilità urbana presentato oggi a Napoli dall’associazione che riunisce le aziende del trasporto pubblico locale, ASSTRA.
La ricerca documenta una dinamica di crescita della mobilità urbana in continua espansione anche nell’anno 2008, in totale controtendenza con la recessione che investe l’economia. In un giorno medio feriale del 2008 il numero di spostamenti complessivi effettuati dalla popolazione italiana (14-80 anni) ha raggiunto i 128 milioni, il valore più alto dal 2000; rispetto al 2007 la crescita è stata pari a +3,6%; per quanto riguarda le scelte modali effettuate dagli Italiani. Il 2008 è stato un anno per certi versi “straordinario” molto positivo per il mercato del trasporto pubblico urbano, come lo era stato il 2007.
Ballarò: Berlusconi-Lario e crisi
Anche Ballarò, questa sera, cade nella rete Silvio – Veronica – Noemi. C’è anche un po’ di crisi economica e di elezioni a Trento. Con Giovanni Floris, Dario Franceschini per il Pd e Sandro Bondi per il Pdl, ma anche Renata Polverini, Concita De Gregori, Carlo Rossella, il professore Umberto Curi, Andre Segre, Israli e Nando Pagnoncelli.
Maurizio Crozza non si lascia naturalmente scappare la classifica di Freedom House che vede l’Italia paese parzialmente libero in termini di libertà di stampa.