Non vi è accordo all’interno della maggioranza sul decreto per il trasferimento dei rifiuti della Campania ad altre Regioni. La Lega, infatti, si è detta intenzionata a votare contro, come ha annunciato il suo esponente Renato Togni, che ha affermato: “In consiglio dei ministri i membri del governo della Lega Nord hanno votato contro questo decreto legge. Si presume che i gruppi parlamentari manterranno questa posizione”.
Il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo è da ieri sera alla ricerca di un accordo tra Lega, Responsabili e membri del Pdl campano per la modifica del provvedimento, dopo che il Consiglio di Stato ha sospeso l’ordinanza con la quale il Tar del Lazio aveva fermato il trasferimento automatico dei rifiuti nelle altre regioni.
La Lega, infatti, intende mantenere nel decreto l’obbligo di chiedere il nulla osta delle regioni che si farebbero carico dei rifiuti, contrariamente all’opposizione, con la quale si sono schierati, però, anche i Responsabili e buona parte del Pdl campano, intenzionati ad opporsi all’ennesimo diktat leghista.
Il relatore del Pdl Agostino Ghiglia ha così deciso di chiedere il rinvio del provvedimento dall’aula alla commissione, in modo da prendere tempo ed evitare possibili convergenze fra l’opposizione, i Responsabili e gli esponenti del Pdl campano durante il voto degli emendamenti. Il rinvio del testo è stato bocciato con 6 voti di scarto, ed è quindi cominciato l’esame degli emendamenti, che è stato poi sospeso e dovrebbe riprendere domani.
Campania
Rifiuti Campania: indagato anche ex presidente Bassolino
Rifiuti Campania. C’è anche l’ex presidente della Regione Antonio Bassolino fra le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta sui reati ambientali, legati allo smaltimento dei rifiuti in Campania.
Con lui sono finiti sul registro degli indagati altre 35 persone, fra cui l’ex assessore regionale Luigi Nocera e l’ex capo della segreteria politica Gianfranco Nappi. 14 sono stati gli arrestati dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) e della Guardia di finanza, tra cui l’ex prefetto Corrado Catenacci e l’ex vice di Guido Bertolaso alla Protezione civile, Marta Di Gennaro. Le accuse sono di associazione per delinquere, truffa e reati ambientali.
L’operazione rientra nell’ambito delle indagini per reati ambientali eseguita in varie zone d’Italia. Sono stati sequestri documenti in alcune sedi istituzionali, come la Prefettura di Napoli, la Regione Campania ma anche la Protezione civile di Roma e in sedi di aziende di rilevanza nazionale.
Napolitano: “Mai visto il dl rifiuti”. La UE: “Spazzatura, stessa situazione di due anni fa”
Il Quirinale, con una nota di poche righe, si è pronunciato oggi sulla situazione dei rifiuti in Campania, dichiarando che “La Presidenza della Repubblica non ha ricevuto e non ha quindi potuto esaminare…il testo del decreto-legge sulla raccolta dei rifiuti e la realizzazione dei termovalorizzatori in Campania” e aggiungendo che “Il Capo dello Stato si riserva pertanto ogni valutazione sui contenuti del testo quando gli verrà trasmesso”. E poche ore dopo arriva una prima valutazione degli ispettori dell’ Unione Europea che si trovano da oggi a Napoli per monitorare la gestione dei rifiuti nella città. “Dopo due anni la situazione non è molto diversa. I rifiuti sono per le strade, non c’ è ancora un piano di trattamento e gestione della differenziata. Siamo favorevoli a liberare i fondi non appena ci sarà un piano di gestione adottato e complementato” ha affermato Pia Bucella, responsabile della direzione generale ambiente dell’ Unione Europea e capo della missione.
Intanto, a Napoli, la situazione dei rifiuti è sempre più pesante, dopo un mese di crisi, con gli impianti al collasso. E si è arrivati anche a temere epidemie, un rischio reale, spiegano gli esperti: “Esiste un pericolo igienico-sanitario che può trasformarsi in un serio rischio per la salute. I rischi sono legati alla presenza di randagi, ratti. E sopratutto blatte e insetti, vettori di malattie infettive gastro-intestinali” hanno detto Maria Triassi e Andrea Simonetti, della Società italiana di igiene. Solo in città vi sono circa tremila tonnellate di rifiuti per le strade, ottomila in provincia. E mentre nel centro la spazzatura si trsforma in cibo per gabbiani e piccioni, in periferia vengono segnalate le prime invasioni di topi.
Rifiuti, ancora disordini a Terzigno. Palazzo Chigi, Berlusconi: “Risolvo in 10 giorni” – FOTO
Proseguono i disordini nei pressi della discarica Sari di Terzigno, nel Napoletano. Per la seconda volta, è stata bruciata una bandiera tricolore da un manifestante, che gridava: “Questa è la nostra democrazia. State proteggendo i mafiosi. Vergognatevi”.
Questa mattina una ventina di autocompattatori sono entrati nella discarica, scortati dalle forze dell’ ordine, tra applausi polemici e insulti della gente, che gridava: “Vergogna, ci state uccidendo”. C’ è anche chi invoca la Madonna della Neve, che si festeggia oggi a Torre Annunziata: “Madonna della neve, ferma la monnezza come fermasti la lava del vulcano” hanno scritto alcuni cittadini su un cartellone.
Nella notte, però, gli scontri erano stati più accesi. Alle 22.15, nel piazzale del presidio, sulla via panoramica, a Terzigno, si spengono le luci. Alle 22.40 iniziano i tafferugli, con cariche della polizia, sassaiole, persino fuochi pirotecnici sparati a bassa quota: alla fine si conteranno diversi feriti, tra le forze dell’ ordine e i manifestanti, tre persone identificate, e una sottoposta a fermo di polizia con diverse accuse, tra le quali quella di detenzione di materiale esplodente.
Anche alcuni giornalisti presenti sul posto accusano le forze dell’ ordine di averli colpiti con manganelli e scudi, nonostante avessero specificato di essere lì per lavoro.
Intanto, a palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Berlusconi ha presieduto un vertice per venire a capo della situazione, assieme ai sottosegretari Gianni Letta e Guido Bertolaso, ai ministri Giulio Tremonti, Roberto Maroni, Stefania Prestigiacomo e Mara Carfagna ed al governatore della Campania, Stefano Caldoro.
Regionali 2010, i vincitori – Gallery
Mentre si aprono i dibattiti del post-elezioni, il Pd riparte dall’apertura al dialogo sulle riforme e da una resa dei conti (sul modello Liguria. Peccato che in molti avrebbero voluto leggere piuttosto “sul modello Puglia”) e anche all’interno del Pdl tira un’aria non così serena come viene dipinta, mentre Raffaele Fitto si dimette e la Lega gongola del suo tsunami.
Noi ci “godiamo” (chi più, chi meno) una gallery dei nuovi Governatori delle regioni Puglia, Calabria, Campania, Lazio, Basilicata, Umbria, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Liguria, Toscana, Piemonte e Marche. C’è chi avrebbe voluto vedere altre facce. E chi è assolutamente soddisfatto da quella della propria Regione. Tant’è. Dopo il salto.
Nucleare, Parroncini: La Polverini si studi la Regione che vorrebbe governare
Le regionali, si sa, sono sempre più vicine. Tra polemiche, contraddizioni, candidature mancate, candidature improbabili, candidature popolari. Uno dei grandi temi, che vede i candidati della maggioranza di governo in una situazione non esattamente semplice, è indubbiamente quello del nucleare.
Oggi l’assessore agli Enti locali, alle reti territoriali energetiche, portuali, aeroportuali e dei rifiuti della Regione Lazio, Giuseppe Parroncini, replica a quella che vede come l’”ennesima risposta ambigua della candidata del centro destra, dopo la privatizzazione dell’acqua e l’accoglienza agli immigrati, stavolta sul nucleare”.
Nucleare: Consiglio dei ministri contro Puglia, Campania e Basilicata
Puglia, Campania e Basilicata dicono no al nucleare. Il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare alla Corte Costituzionale l’impedimento di queste regioni all’istallazione di impianti nucleari nei loro territori. Lo riferiscono fonti governative, le quali sottolineano chei promotori della decisione sono il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, e il ministro degli Affari Regionali, Raffaele Fitto. “L’impugnativa delle tre leggi – dice Scajola in una nota diffusa alla stampa – è necessaria per ragioni di diritto e di merito”.
Napoli, a due anni dall’emergenza rifiuti
Doverosa e del tutto necessaria la citazione dell’ottima inchiesta di Giovanni De Faveri sul Corriere della Sera e il rimando alla visione e all’ascolto. Due anni fa a Napoli e in Campania l’emergenza rifiuti. Lo ricordiamo come se fosse ieri. Anche se oggi in pochi ne parlano ancora, e ha certo perso l’appeal di quei tempi. Ma come stanno davvero le cose, dopo 24 mesi?
Il viaggio riporta testimonianze, e naturalmente polemiche che non mancano né accennano a sopirsi. Mentre l’ombra della camorra non si dissolve.
“In Campania candidato non politico”
Nicola Cosentino rimarrà al suo posto. La Camera ha detto no alla richiesta d’arresto, all’autorizzazione chiesta dalla Procura di Napoli che indaga il sottosegretario per rapporti con la camorra, ma la sua corsa verso la Campania sembra subire oggi una battuta d’arresto. Come riporta il Mattino di Napoli, proprio dal premier Silvio Berlusconi sarebbe arrivato l’altolà alla candidatura del sottosegretario Cosentino alla presidenza della Regione Campania.
La Camera ha fatto il suo, ma nel futuro di Cosentino non ci sarà, forse, la Campania. Il presidente del Consiglio ha piuttosto un’altra idea. Una candidatura esterna alla politica. In Campania ci saranno delle sorprese: lo ha detto di fronte ai giovani del Ppe a Bruxelles. Società civile. Anche lo “spettacolo” ne fa parte.
La lettera di Lady Mastella
Bufera. L’Arpac, l’agenzia dell’ambiente campano nella tempesta: un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari 63 indagati, 18 divieti di dimora e 6 misure interdittive. L’operazione condotta dalla Guardia di finanza di Napoli e dai carabinieri di Caserta coinvolge molti personaggi di spicco, tra cui dirigenti della pubblica amministrazione, politici, professionisti e imprenditori campani. Ecco la lettera che Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, ha scritto ai cittadini.
“Carissimi abitanti di Benevento e provincia e della Campania tutta: questa mattina alle ore 7, mentre pensavo a che cosa potevo fare per contribuire a far approvare, nella concordia, la legge regionale sul ‘Piano casa’, un provvedimento atteso da tantissimi cittadini campani, è arrivata una citofonata… “siamo i carabinieri, aprite!‘”.
La Voce delle Voci, attacco massonico (Quesito con la Susi inside)
Rassegna Critica – Vengo dopo il Tiggì. Lodo Schifani e dintorni
Rassegna Critica – Vengo dopo il Tiggì. Calcestruzzi per tutti
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 13 giu – La Direzione distrettuale antimafia di Caltanisetta ha notificato un avviso di garanzia all’ad di Italcementi, Carlo Pesenti nell’ambito dell’inchiesta su Calcestruzzi, sequestrata nei mesi scorsi perche’ accusata di mafia e di avere fornito calcestruzzo di qualita’ inferiore a quello previsto nei capitolati di appalto. Stupore e sconcerto dei legali di Italcementi
Chi ha paura di Beppe Grillo parte II
Signor Presidente della Repubblica Italiana,
permettetemi, grato, per la benevola accoglienza che un giorno avete fatto, di inviarmi la vostra approvazione per mia la raccolta di testimonianze sul precariato, di dirvi che la Vostra stella, se felice fino ad ora, è minacciata dalla più offensiva ed inqualificabile delle macchie. Ma quale macchia di fango sul Vostro nome, stavo per dire sulla Repubblica che rappresentate, soltanto quell’abominevole affare della Campania!