Dopo l’elezione del Presidente della Repubblica non è bastato alla politica assistere al teatrino messa in scena da Berlusconi con la sua barzelletta della lupara e con gli insulti a Rosi Bindi. In tv, nel salotto buono di Porta a Porta, il premier Renzi si è confidato con il custode del patto con gli italiani di Berlusconi, Bruno Vespa. E anche qui il teatro ha presto il posto dei contenuti.
Berlusconi
Berlusconi protagonista dell’insediamento di Mattarella
Berlusconi doveva proprio essere invitato. Dalla velocità con cui gli è stato procurato il “biglietto” per palesarsi al Quirinale in occasione del discorso d’insediamento del nuovo Presidente della Repubblica, sembrava proprio che il leader di Forza Italia non potesse mancare. E in fatti non è mancato né lui né il suo show. Peccato che sia la barzelletta che gli insulti a Rosi Bindi siano stati di cattivo gusto.
Per D’Alema, Renzi è stato scelto come erede da Berlusconi
Massimo D’Alema è tornato sotto i riflettori grazie ad un’intervista di Lilli Gruber ed ha sparato il suo fuoco amico sull’Esecutivo del PD: è troppo litigioso e poi c’è quell’alleanza con la destra che non piace e nessuno e fa male al Paese.
Dopo il selfie con Berlusconi, Bugaro torna a Forza Italia
È il vicepresidente del Consiglio Regionale delle Marche, si chiama Giacomo Bugaro e forse, fino a qualche settimana fa, non lo conosceva nessuno. Poi quel selfie con Berlusconi lo ha rilanciato nell’arena politica.
Il Patto del Nazareno è un accordo bipartisan anti-Prodi
Ancora una volta la sinistra e la destra si coalizzano contro un numero comune che, però, non è da identificare nel Movimento 5 Stelle o nel Nuovo Centro Destra. Al Nazzareno Berlusconi e Renzi si sono messi d’accordo per fare fuori il Professore.
Berlusconi contro il movimento in Campania che potrebbe togliere voti a Fi
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi sembra preoccupato sia per la situazione giudiziaria, in attesa della decisione dei giudici il 10 aprile su arresto ai domiciliari o servizi sociali, sia per la situazione politica. A livello politico ci si prepara non senza timori alle prossime elezioni europee.
Il nuovo coordinatore di Fi Giovanni Toti
Il ritorno a Forza Italia non è stato privo di polemiche con la diatriba interna al vecchio Popolo delle Libertà tra falchi e colombe, che ha portato poi alla formazione del Nuovo Centrodestra. Berlusconi vuole una Fi più giovane e come coordinatore unico ha scelto Giovanni Toti, uno che si potrebbe definire una colomba, non di certo un falco, e nel partito monta la polemica.
Berlusconi minaccia la rivoluzione in caso di arresto
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi torna a parlare della sua situazione e di quella politica utilizzando toni molto duri.Berlusconi è intervenuto in una trasmissione della radio francese Europe 1 e ha affermato che non è interessato a lasciare l’Italia e che, in caso di arresto, scoppierà una rivoluzione.
Mondadori respinto il ricorso Fininvest
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della Fininvest che era stato sollevato contro la Cir di Carlo De Benedetti per il Lodo Mondadori.
Rehn contro Berlusconi
Il commissario agli affari economici Olli Rehn, mai eccessivamente tenero nei confronti delle istituzioni nazionali, è tornato a parlare dell’Italia sottolineando come la gravità della situazione economica nazionale del 2011 sia responsabilità politica del precedente esecutivo. Una presa di posizione particolarmente dura, che ha indotto il commissario all’Industria Antonio Tajani a prendere le distanze dal finlandese, e l’ex ministro Brunetta a richiedere una commissione di inchiesta e le dimissioni del commissario.
Lista Monti: gradita novità o profonda delusione?
In questa delicata fase della campagna elettorale per le politiche 2013, l’ago della bilancia interpretativa sulla recente Lista Monti non ha ancora avuto modo di pendere con decisione: la coalizione guidata dal premier uscente costituisce una gradita novità nel panorama italiano, o è una profonda delusione, considerata la salita in campo di un player che – fino a qualche settimana fa – era considerato ben sopra delle parti?
Processo Breve, oggi il voto finale
Giornata decisiva quella che si apre oggi alla camera sul processo breve. La proposta di legge che ormai sta girando per gli uffici della Camera da diversi giorni, oggi arriva alla fine, infatti, tutti i deputati dovranno votare la propria decisione in merito a quella che la sinistra definisce come una legge “ad personam” e che invece il ministro Alfano, difende a spada tratta.
Questa sera, intorno alle 20, la camera si riunirà per votare questa legge, e dall’opposizione già si paventa la possibilità di non partecipare alle votazione, lasciando cadere, quindi, tutta la responsabilità sul governo in carica. Durante la giornata di ieri, come di consueto ormai, è stato forte lo scontro tra il governo e i vari capi gruppi dei partiti dell’opposizione.
Bersani, d’Alema, Franceschi e Fioroni hanno preso la parola per leggere uno degli articoli della costituzione a testa, mentre il leader dell’IDV, Antonio Di Pietro, ha elencato una lista infinita dei processi che potrebbero avvalersi di questa nuova legge e quindi non arrivare mai ad una sentenza.
Minetti: “Farnesina? La carica di ministro degli Esteri mi piacerebbe”
In una recente intervista rilasciata a Repubblica.it, Nicole Minetti parla del suo ruolo politico e del suo ruolo nella vicenda Ruby. Tante le esternazioni del consigliere regionale in Piemonte. Riguardo al caso Ruby, la Minetti ha dichiarato: “Nessuna delle ragazze che compaiono nelle intercettazioni è stata presentata da me al presidente. Ci si ritrovava a cena, con Silvio si era creato un rapporto di amicizia. Era una specie di grande famiglia“.
Riguardo Silvio Berlusconi, Nicole Minetti afferma: “Affascinante, molto generoso, uno che mantiene sempre le promesse”. E alla domanda che il giornalista gli pone, riguardo un possibile difetti che il premier possa avere, Nicole Minetti ribatte: “Troppo impegnato. E con troppe donne attorno che lo corteggiano”.
“Silvio Forever” l’autobiografia di Silvio Berlusconi
Sono serviti circa tre anni di lavoro e 700mila euro di spese, solo per il montaggio. Sono questi i numeri del film in uscita nelle sale italiane il prossimo 25 Marzo 2011, dove hanno lavorato Gian Antonio Stella, Sergio Rizzo (alla scrittura), Roberto Faenza e Filippo Macelloni (alla regia). Il film è incentrato sulla storia di Silvio Berlusconi, il personaggio politico più discusso in questo periodo, che ormai si muove all’interno della politica da ormai 17 anni.
Inizialmente il film voleva raccontare la politica italiana a 360gradi, «Ci siamo resi conto subito – dicono i due giornalisti del Corriere della sera – che non saremmo neanche riusciti a fare le didascalie: tutto è così mobile nella politica italiana…».