Rasenta il criminale. Eppure nessuno dice niente…
tutela della flora e della fauna protetta e dei nidi durante le fasi di riproduzione
Rasenta il criminale. Eppure nessuno dice niente…
tutela della flora e della fauna protetta e dei nidi durante le fasi di riproduzione
Stavamo attaccando i nostri manifesti dopo che per tutta la notte Forza Nuova ha attacco i suoi davanti all’università, e all’improvviso sono arrivati i fascisti. Un nostro compagno è stato accoltellato e altri si sono ritrovati con la testa spaccata
Questa la versione dei Collettivi di sinistra. La rissa, durata una decina di minuti, ha coinvolto una ventina di militanti antifascisti e un gruppo di ragazzi di estrema destra.
Si fa e si disfa dal 1971
L’aggiornamento dellee cronache è il seguente: la prima pietra a metà del 2010, con l’obiettivo ambizioso di inaugurare il ponte sullo Stretto di Messina a inizio 2016. Perchè il Berlusconi IV vuole mantenere la promessa fatta in campagna elettorale. Per un progetto da 6 miliardi di euro.
Tutti noi siamo chiamati a una grande sfida. C’è uno scenario nuovo e irripetibile. Abbiamo la possibilità di far rinascere il Paese
Parola di Nostra Signora di Confindustria, oggi ufficialmente insediatasi dove di dovere. Anche la Signora ha avuto modo di dire che
l’Italia non è un paese per giovani
A me come ai miei coetanei e non solo viene, in effetti, in mente di espatriare almeno una volta al giorno. ALMENO.
no ma i toni sono soft, no ma non c’è nessuna polmica
Mentre i contenuti vengono prima veicolati, e poi parzialmente ritrattati.
criminalizzar
l’immigrazione invece di gestirla. Lo riporta El Mundo online citando l’agenzia di stampa Europa press.
criminalizzare quanti sono diversi mentre io mi assumo la responsabilità di gestire il fenomeno
Una lezione alla spoagnola direttamente dalla controparte coinvolta.
ad un fatto puramente accidentale
Pipì? Che tempismo. Ha comunque precisato che, insomma, il suo voto
sarebbe stato favorevole
naturalmente. Quindi si è scusato per l’accaduto. La pipì?
I fascistelli di destra, di sinistra e di centro che mi attaccano, ancora non hanno detto che cosa c’era di falso in quello che ho detto
Si difende – o meglio, risponde – Marco Travaglio.
Gratis, naturalmente. Anzi dovrai versarmi qualcosa tu per l’onore che ti faccio
E lui narra:
Ho fatto l’abusivo al Giornale come vice-corrispondente da Torino dall’87 al ’92. Il corrispondente era Beppe Fossati, bravo e simpatico, ma con poca voglia di lavorare. A volte scrivevo pure i suoi articoli e lui mi dava cinquantamila lire al pezzo.
Le parole con cui il buon Indro Montanelli descriveva Marco Travaglio sono il sunto perfetto di questa recente, torbida faccenda del nuovo lodo Schifani:
No, Travaglio non uccide nessuno. Col coltello. Usa un’arma molto più raffinata e non perseguibile penalmente: l’archivio
Stavolta non abbiamo più scuse. Ci sono tutte le condizioni per fare. E se non faremo sarà solo colpa nostra. Se non faremo, saremo travolti
L’idillio, chissà. Chi può dirlo. Chi lo sa. Come si pone, oggi, l’italiano medio, di fronte a quel che l’è. Il nuovo Governo. La nuova direzione.
Questo non può essere il governo del “sole in tasca”, ma quello dei “piedi per terra”
Ricordando al mondo che
La situazione del Paese è difficile, non c’è spazio per i facili ottimismi
E’ da quando ha vinto che mette le mani avanti.
Ho sempre vissuto a Milano, a parte brevi parentesi di studio trascorse a Parigi e un lungo pendolarismo con Roma, città che da qualche anno ospita buona parte del mio impegno politico e parlamentare. Come tanti della mia generazione ho scoperto la politica nel ’68, soprattutto all’università. Nel mio caso la Bocconi dove mi sono laureata con una tesi su Charles Fourier. Era quella la stagione del movimento studentesco, e da lì a poco del movimento delle donne. Ne scaturì una miscela particolare di studio, passione politica e civile che ho sempre conservato tra i ricordi più cari e che è rimasta parte della mia identità
Eccetera eccetera, scrive l’uscita Pollastrini. Leggetevelo – sperando che il link si conservi – e guardatevi la foto. Ma torniamo a Mara.
La Lega avrà due ministeri con portafoglio, due senza e un viceministro
E’ più il rumore, che altro. In questa attesa, che sembra infinita, di conoscere i nomi che popoleranno le nostre menti da qui a… Cinque anni. Tutti e cinque. Attesa breve, eppure che non sembra potere avere fine. E di cosa? Sempre minore è il tempo per formare il benedetto esecutivo. L’in pectore, Silvio, insomma, è ottimista assai:
Sta andando tutto bene