Alitalia
Italia, elezioni politiche 2008. Una proposta concreta: chiudiamo per sfiga
Colata a picco di una nazione. Alitalia, dopo Spinetta, arriva colletta
È rimorto il Papa
Il manifesto titola così il 29 settembre 1978, all’indomani della scomparsa di Giovanni Paolo I, eletto appena 33 giorni prima come successore di Paolo VI.
Quando l’Italia non vola. E, forse, non vota neanche. Alitalia, il fantasma del fallimento: staccata la Spinetta
Berlusconi vs Veltroni, ovvero tv contro web
E Veltroni disse: più pensioni per tutti, mangiando cous cous
L’intervento riguarda i pensionati di oltre 65 anni e determina, a partire dal 1 luglio 2008, un incremento medio di quasi 400 euro l’anno per le pensioni fino a 25 mila euro l’anno (fino a circa 2 mila euro al mese) e un incremento fra i 250 e i 100 euro l’anno per le pensioni di importo compreso tra 25 mila e 55 mila euro l’anno
Yes, we can. Si può fare, si può fare. Attraverso, dice Veltroni, un’azione sulla leva fiscale.
Alitalia survivor? I ministri litigano
Cose serie, per favore
Queste le parole del dimissionario Premier Romano Prodi. Qualcosa di reale e di concreto. La polemica non si placa. Il ministro Bonino e il ministro Bianchi che litigano, e ultimatum che volano, tra sindacati sul piede di guerra e Air France.
Alitalia: caos e insider trading
Berlusconi sta facendo insider trading facendo credere contrariamente al vero che c’è qualcuno che vuole comprare Alitalia
Alitalia, cordata di figli alla riscossa: La famiglia Berlusconi ci salverà
Berlusconi: Malpensa, mi consenta, ci penso io
L’Italia non deve e non può privarsi di una compagnia di volo nazionale quale l’Alitalia; gli imprenditori dovrebbero organizzarsi
Il fu imprenditore, tuttora tale nell’anima, non ha dubbi. Malpensa va salvata. E lancia l’appello.
Penso che non sia assolutamente possibile che un hub come Malpensa venga privato del 72% dei voli; sarebbe il tracollo per l’industria del Nord, che da sempre è il motore del Paese che trascina l’Italia. I guadagni per la risoluzione dei problemi dell’Alitalia potrebbero portare fino a 200-300 milioni di risparmio, ma ne perderemmo oltre 1000 dalla rinuncia a Malpensa
Il Tar & Alitalia: no Air One, sì Air France
non sussistono i presupposti dell’accoglimento dell’istanza cautelare, sia per la carenza di elementi di irreparabilità del danno, sia per la mancanza di fumus boni iuris
Il Tar dovrà poi esprimersi sul merito del ricorso. Al momento, dopo la pronuncia di oggi, la tanto criticata e temuta trattativa in esclusiva con Air France-Klm non si ferma e procede il suo inesorabile cammino.
Alitalia-Air France, luci della ribalta
Posso andare in bagno, Prof. Sarkozy? Per i Ministri francesi, in arrivo le pagelle
Che fosse uno originale si era capito. Che non avesse problemi ad attirare l’attenzione, anche. Insomma, il buon Sarkozy si è inventato la pagella. Da recapitare ai suoi ministri. Numeri, dati, riscontri, valutazioni nero su bianco, addirittura mese per mese. Vediamo i progressi, verifichiamo le carenze, i punti di forza, i punti deboli, qui no, qui sì, qui forse, rimandiamo, e nel secondo quadrimestre, se necessario, bocciamo anche.
In questi primi giorni del nuovo anno, al Primo Ministro Fillon toccherà ricevere (uno alla volta, per favore) i membri del governo francese: 33 ritorni a scuola, tra ministri e segretari di Stato. E consegnerà loro le prime pagelle. E come il migliore dei maestri buoni, Fillon ha tranquillizzato i suoi con parole di conforto: Non è un meccanismo punitivo, ma un modo per coordinare meglio il lavoro governativo e installare una cultura dei risultati. Oui, oui.
Poi – c’è anche un poi – dopo le municipali di marzo e prima dell’avvio della presidenza francese dell’Unione europea, i tabelloni dei risultati verranno pubblicati. E potrebbe scattare il rimpasto. Consapevole di tutto questo guaio in arrivo, ieri, la classe si è presentata al cospetto del Preside Sarkò per gli auguri di buon anno nuovo. Ironia. Si sorrideva, un po’ a disagio.
Giù le mani da Malpensa. Parola di Umberto
Giù le mani da Alitalia, francesi. Ancor più, giù le mani da Malpensa. La Lega annuncia rivolta, e da quando il Governo, per voce di Tommaso Padoa Schioppa, ha fatto ufficialmente sapere il suo mood positivo nei confronti della vendita della compagnia di bandiera ad Air France/Klm, un po’ tutto il Nord Italia protesta. E la Lega trova preziosi alleati in Cisl e Uil. Più diplomatica la Cgil, che per ora si schiera, ma solo con la sua rappresentanza regionale. Il partito del sì, invece, vede il Governo circontato da una sorta di silenzio-assenso: unica voce esplicita l’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, che, attraverso il suo presidente, Vito Riggio, esprime “viva soddisfazione per l’orientamento espresso dal Governo rispetto all’avvio da parte di Alitalia di una trattativa in esclusiva con Air France-KLM“.