Rosarno, gruppo Facebook a Napolitano: “Fermi razzismo”

facebookRosarno e Facebbok. Ancora una volta il social network è teatro di una discussione politica. Dopo le aggressioni a Berlusconi e al Papa, su Facebook si parla anche dei fatti di Rosarno, che hanno suscitato polemiche oltre i confini nazionali. Un gruppo che si chiama “Non sono bianco, non sono nero, voglio essere a colori” sollecita il presidente della Repubblica, Giorgia Napolitano, a intervenire sul questione del razzismo in Italia in modo:

Chiaro, nelle vesti di garante della Carta Costituzionale, inteso a far valere quei principi, a richiamare il Governo di questo Paese all’osservanza di quei principi, a sanzionare senza esitazione quelle formazioni partitiche che si sono distinte per atteggiamenti e propositi xenofobi e razzisti. Il nostro paese oggi non è quello immaginato, né dagli Italiani del Risorgimento, né dai Partigiani della Resistenza, specialmente quando esso si macchia di gravissime colpe come quella di essere diventato terra di discriminazioni razziali.

2009, un anno in Politica Live – Dodicesimo tempo

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Dodicesima e ultima puntata di questo viaggio attraverso il 2009, appena chiuso e già storia. Dicembre è il mese della ferita, l’attacco, il viso insanguinato, la violenza su Silvio Berlusconi. Un’aggressione, il 13 dicembre, per la quale è naturalmente partita anche l’ipotesi della bufala. Il premier Silvio Berlusconi viene colpito al viso da un uomo, subito dopo il suo comizio in piazza Duomo, a Milano.

L’aggressore si chiama Massimo Tartaglia, ha problemi psichiatrici, e gli ha tirato una statuetta del Duomo in volto. L’aggressore è stato perdonato, nei giorni successivi, dal Cavaliere.

Il gesto di Tartaglia ha dato il via al valzer delle polemiche, alle accuse reciproche su chi potesse creare quel clima di odio che aveva portato a tanto. Clima d’odio cui si è risposto col neonato partito dell’amore. Partito che preoccupa alcuni. Certo è che il volto sangunante di Silvio Berlusconi ha portato, nella storia di questo paese, la consapevolezza di una banalità. I politici hanno un corpo, una fisicità che tutto lo Stato, simpatizzante o meno, ha sentito in quel momento e in quel sangue sul viso.

Feltri a Rossi: “Cambi mestiere lui”

vittorio-feltriContinuano le polemiche nel mondo politico e nel mondo del giornalismo. Si sono spenti quasi subito i buoni propositi di una comunicazione più equilibrata dopo l’aggressione subita da Silvio Berlusconi a piazza del Duomo. Oggi è andata in scena un’altra diatriba piuttosto accesa fra Vittorio Feltri e Filippo Rossi. “Faccio il giornalista da oltre 45 anni e me la sono sempre cavata senza i consigli di Rossi e penso di poterne fare a meno ancora”, è la risposta all’ANSA del direttore de Il Giornale Vittorio Feltri a Filippo Rossi, il quale su Ffwebmagazine, periodico online della Fondazione Farefuturo, ha scritto che Feltri è l’uomo giusto per capeggiare una destra “xenofoba, populista, stracciona, sempre incazzata, con la bava alla bocca”. “Visti i risultati – aggiunge Feltri – forse converrebbe a lui e non a me cambiare mestiere. Ce ne sono tanti che non richiedono di scrivere articoli”.

Berlusconi al Tg1: torno il 7 gennaio

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Al telefono, Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio. Qui il link al video su Repubblica Tv. Una telefonata in diretta al Tg1, la prima volta pubblica e “nazionale” dopo l’aggressione subita da Massimo Tartaglia nelle scorse settimane.

Ha cominciato con quanto accaduto al Papa, Benedetto XVI, nella notte di Natale durante la messa del 24 dicembre. Una vicenda che già è stata paragonata (a torto o a ragione) a quanto accaduto al premier. Berlusconi ha voluto annunciare Urbi et Orbi che è vicino il tempo del suo ritorno sulle scene: tornerà al lavoro, dice, subito dopo le feste, un po’ come tutti gli italiani: il 7 gennaio.

Sono sereno, perchè penso continuamente al fatto di essere stato fortunato perchè altrimenti avrei potuto passare un Natale sottoterra e con questa neve e questo gelo che ci sono a Milano e del Nord non sarebbe certo stato piacevole

Ha voluto anche sottolineare come l’interessamento e l’affetto che gli è stato manifestato in questi giorni in seguito alla vicenda Tartaglia lo abbia fatto sentire felice, ripagandolo di tutte le calunnie di cui sarebbe stato protagonista il questo 2009 al tramonto.

Spinto il Papa: un’altra aggressione in questo 2009 calante

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E’ Natale, un Natale molto strano. L’atmosfera è poco schiacciante, sarà che il freddo glaciale dei giorni scorsi, più “attinente” alle festività, ha lasciato spazio a un caldo primaverile soprattutto da Roma in giù. E’ Natale, quindi cinque giorni prima della fine dell’anno. E davvero credevamo che l’immagine del volto sanguinante di Silvio Berlusconi sarebbe stato il grande, drammatico evento con cui si sarebbe chiuso, per noi italiani, il 2009.

E invece no. C’è un altro squilibrato – una squilibrata, per la precisione – e un’altra aggressione. Non il premier è vittima, ma un’altra massima istituzione. Non dello Stato italiano – anche se tanto si sente, nello Stivale – ma della Chiesa Cattolica. Hanno aggredito il Papa. Durante la Messa di Natale di ieri notte.

Terremoto Abruzzo, notizia più importante del 2009

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Fine dell’anno, tempo di bilanci. E i bilanci, in epoca di Google News e di informazione dalle più svariate forme, prevedono naturalmente anche la notizia più importante.

Ci sarà tempo per un anno il PoliticaLive. Ma nel frattempo apprendiamo dall’Apcom che per gli italiani la notizia più importante del 2009 è quella del terremoto in Abruzzo. Certo, il 2009 è l’anno di Obama. Ma è anche l’anno della terribile tragedia di Viareggio. E sempre nel 2009 è morto Mike Bongiorno.

Berlusconi, “andrò avanti per il bene del Paese”

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Avanti tutta. Non sarà una mano tartagliante a fermare un governo.

Andrò avanti per il bene del Paese

E naturalmente il Paese è evidentemente d’accordo. Il messaggio di Silvio Berlusconi arriva forte e chiaro ai partecipanti alla manifestazione di solidarietà indetta in Piazza Brà a Verona, dopo una settimana dalla ormai celebre aggressione a Milano. Manifestazione che è terminata con le note di Meno male che Silvio c’è.

Manifestazioni di solidarietà nei miei confronti mi danno una ulteriore spinta ad andare avanti e a sostenere il nostro impegno per il bene del Paese

La commozione prima di tutto. Quella dell’anima, certo.

Sono commosso e ringrazio Verona che ha per prima voluto organizzare questa manifestazione di solidarietà

E l’amore, nuova parola d’ordine

L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio. Questo è il messaggio che stiamo portando in giro per tutta l’Italia

E quale occasione migliore del Natale, e dei correlati regali, per allargare i proseliti del suddetto Partito dell’amore (con buonapace di Cicciolina)

Sotto l’albero di Natale regalate una tessera del Pdl

Chi la riceverà, pensa, sarà certamente d’accordo.

Fini, per la Craxi “una mente inchiodata a rappresentare l’opposizione”

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Gianfranco Fini alla riscossa? No, assolutamente. Anzi: dice che non romperà il suo rapporto con Silvio Berlusconi. Lo ha ribadito ancora oggi, come riportano le agenzie parlando dell’incontro odierno di Gianfranco con gli ex An.

Ma quanto accaduto ieri (la fiducia sulla finanziaria), non ha trovato il presidente della Camera affatto d’accordo: lo ha sottolineato con toni che possono essere definiti “chiari”. Ancora oggi, il suddetto si domandava: come è possibile parlare di “ottimismo”, di fronte alle previsioni negative in materia di disoccupazione diffuse ad esempio dall’Unione europea? Già, perché lo strappo tra Fini e Giulio Tremonti sembra non ricucirsi: alla terza carica dello Stato non “entusiasma”, si direbbe, l’approccio economico del Governo. Soprattutto non piace questo lasciare in secondo piano la “questione sociale”, ora in esplosione con la coda della crisi.

Berlusconi, ragazzo fermato: mazze da hockey in auto

Berlusconi_sorrideAggressione Berlusconi. Un giovane di 26 anni, residente a Villarperosa, in provincia di Torino, è entrato alle 2 di notte nel reparto solventi al settimo piano del San Raffele di Milano, ospedale che ospita il presidente del Consiglio. Il ragazzo, fermato dalla vigilanza, si è difeso dicendo di voler salutare il presidente, ma nella sua automobile sono stati rinvenuti mazze da hockey e due coltelli arrugginiti, nascosti fra alcune coperte e vari prodotti alimentari. Il giovane, che si trova negli uffici delle Digos della Questura di Milano, sembra avere problemi psicologici. Al momento nei suoi confronti non è stato preso nessun provvedimento.

Ballarò, ospiti Gelmini, Castelli, Letta e Vendola

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Stasera a Ballarò: il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini (che non sembra aver gradito la copertina di Crozza), il vicesegretario del PD Enrico Letta, il viceministro alle infrastrutture Roberto Castelli, il presidente della Regione Puglia Niki Vendola, leader di Sinistra e Libertà, il direttore di “Libero” Maurizio Belpietro, il giurista Stefano Rodotà, la direttrice dell’Unità Concita De Gregorio, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli sono tra gli ospiti di Giovanni Floris nella puntata in onda questa sera su Raitre.

Si parla dell’Italia turbata dall’aggressione a Silvio Berlusconi. E relative polemiche, naturalmente, tra e per i politici. Si parla anche di attualità e problematiche all’italiana.

Apertura, come al solito e come si diceva, alla copertina satirica di Maurizio Crozza.

Berlusconi, Alemanno: Manifestazione pro premier a Roma

alemannoGianni Alemanno in difesa di Silvio Berlusconi. Il Sindaco di Roma, dal Teatro dell’Opera, in cui è in corso uno scambio di auguri per le festività natalizie, propone una manifestazione a favore di Berlusconi e della politica in generale:

Credo che sia il momento che il Popolo della Libertà si faccia sentire a gennaio con una grande manifestazione nazionale non solo di solidarietà a Berlusconi ma anche per chiedere una diversa impostazione della politica. Una politica di riforme e rispetto.

Alemanno candida la Capitale per ospitare la manifestazione: “Ovviamente secondo il protocollo, dopo il 12 gennaio”.

Aggressione Berlusconi, Di Pietro: il governo alimenta questo clima

di_pietroDi Pietro vs Berlusconi. Non si placano le polemiche per le dichiarazioni del leader dell’Italia dei valori riguardo l’aggressione subita dal premier a Piazza del Duomo. Antonio Di Pietro, intervenuto a SKYTG24 Mattina, conferma la sua idea di ieri:

Condanno e deploro l’aggressione ad opera di un malato di mente. Ma ciò che è accaduto non deve avallare l’operato del governo che ha generato questo clima che ha creato disagio sociale ed esasperazione fatto di lavoratori licenziati ed imprese lasciate fallire.

Aggressione Berlusconi, Bindi: Gesto condannabile ma spiegabile

rosy-bindiAggressione Berlusconi. Rosy Bindi, presidente del Pd, esprime con riserva solidarietà al premier: “Questi gesti vanno sempre condannati, mai giustificati. Qualche volta, però sono spiegabili. Certo, se si continua a dividere questo Paese, alla fine…”. In una intervista a La Stampa, la Bindi parla del momento attuale dell’Italia e giudica il governo Berlusconi:

Motivi di esasperazione ce ne sono molti, legati alla crisi economica che alcuni pagano con prezzi altissimi. La sensazione più diffusa è che non sai più a chi rivolgerti, non sai più chi ti tutela. C’è perfino una rottura in parte creata ad arte del movimento sindacale. E poi c’è uno scontro politico che si porta dietro sicuramente frange estremiste o persone che perdono la testa, ma chi ha più responsabilità fa di tutto per dividere il Paese.