Barack Obama
Obama, Cuba e il governo ombra
Primarie USA: Le iettature a stelle e strisce
Bisogna capirla povera Hillary. Con tutto quello che sta passando d’altronde la tensione che correrà nelle sue vene deve essere assolutamente alle stelle. Però sinceramente mai avrei pensato che si sarebbe addirittura messa a lanciare maledizioni al suo rivale.
Un rivale, tra l’altro, che prima di tutto dovrebbe essere un collega, un amico, un compagno ed un alleato. E che invece sembra che voglia considerare in tutt’altro modo.
Perchè Obama ormai da mesi afferma di vincere le primarie alla prossima sessione, ma ogni volta si ritrova a comprendere che quell’osso duro di Hillary non molla e la bionda candidata, di pronta risposta, usa ogni mezzo per contrastarlo.
Primarie USA: Tutto in mano al GOP
Arrivare a novembre, e quindi arrivare alle presidenziali, è ancora una lunga corsa. Una corsa che molto probabilmente porterà tante nuove sorprese e naturalmente molte nuove curiosità e notizie.
Al fine di divenir scontato, la prima di queste è naturalmente la scelta da parte del DNC di affidare ad uno dei suoi candidati ufficialmente la candidatura alla Casa Bianca e quindi entrare di diritto nella sfida che conta.
Perchè fino ad ora si è scherzato, almeno per qualcuno. Perchè fino ad ora le gare sono state solo interne, quando vi sono state. Perchè fino ad ora sarà John McCain contro…
Primarie USA: Sono in arrivo gli “Obaminton”?
I giochi si stanno per chiudere. E pare che, almeno per ora il sorriso sul volto di Barack Obama non può essere che smagliante, visto anche il risultato che sta arrivando ad ottenere dopo una sfida cosi intensa.
Per la povera Hillary resteranno i ricordi dei mesi passati a inseguire, probabilmente qualche rimpianto, specie su qualche stato in cui se l’è giocata un po male.
Eppure sembra che, almeno vedendo i pensieri del Democratic National Committee, per Hillary si chiede una porta ma si sta per aprire un portone.
Primarie USA: La verità sulle mail anti-Obama
Media-man sente la vittoria in tasca. Lo si vede e lo si nota osservandolo in questi giorni dopo essere riuscito a strappare l’ennesima e decisiva vittoria che, con molta probabilità, gli permetterà di divenire in candidato democratico alle presidenziali.
Purtroppo per Obama però la vittoria che è riuscito a conquistare, almeno ipoteticamente, non è quella della guerra, ma solo quella di una battaglia.
Una guerra che Barack dovrà affrontare con più grinta e che i suoi avversari hanno deciso di combattere su un campo molto pericoloso, ovvero Internet.
Primarie USA: Per un pugno di…voti
Ieri 20 maggio 2008 è stato il giorno delle primarie in Kentuchy e Oregon. Come ipotizzabile le due sessioni hanno rispettato a pieno le aspettative di per-elettorali.
I due candidati si sono spartiti il piatto a metà con Obama che si è accaparrato l’Oregon e Hillary che invece a vinto in Kentuchy.
Due vittorie con diversi significati, sia in chiave “locale” (ovvero nella sessione in se) sia in chiave “globale” (ovvero riguardo la primaria democratica in generale).
Primarie USA: Il tradimento di Hillarylander
La storia ci ha sempre insegnato una cosa fondamentale: al fianco dei grandi nomi che nei secoli hanno mantenuto la loro importanza vi erano sempre dei “piccoli” uomini, che poi tanto piccoli non erano, sempre pronti a sostenerli e a difenderli fino alla fine.
Quando questi piccoli uomini sparivano, per un motivo o per un altro, il grande uomo alla lunga iniziava a perdere il potere, perchè quella “comparsa” in realtà aveva il grosso vantaggio di dare equilibrio e sostegno a quel governo così ballerino.
Eppure non soltanto nei grandi personaggi storici si trova tutto questo. Senza andare tanto lontano basta guardare ai giorni nostri per scoprire che, gli uomini che vivono nell’ombra sono ancora fondamentali per aumentare l’importanza di una persona.
Primarie USA: Il “supporto” degli Edwards
A leggerne il cognome sembrano una di quelle famiglie regali inglesi che nel Medioevo si sono susseguite alla corona in Inghilterra, lasciando il loro segno nella storia, ma soprattutto nelle romanze dei grandi scrittori anglosassoni dal 1600 in poi.
Invece gli Edwards di cui stiamo parlando sono molto, ma molto più recenti. Vivono ai giorni nostri, non in Inghilterra ma negli Stati Uniti, ma molto probabilmente anche qui lasceranno il segno all’interno di una delle primarie democratiche più contese della storia.
All’anagrafe John e Elizabeth sono marito e moglie, eppure da qualche giorno appaiono separati sugli schermi televisivi. Non un problema di amore il loro. Ma allora cosa li divide?
Primarie USA: Tutti contro Hillary
Sarà capitato anche a voi di trovarvi in una situazione in cui sembra che, nonostante possiate provare a compiere un qualsiasi gesto questo prima o poi verrà rovinato da qualcuno.
Quelle tipiche sensazioni di preveggenza. Quelle che magari, a livello inconscio, ti fanno ricordare che “qualcuno” dall’alto in realtà guida la tua vita e fa in modo che il tuo destino si avveri.
Ormai la povera Hillary vive così. Sa che, qualsiasi mossa tenti di fare questa verrà irrimediabilmente compromessa dal nemico-amico numero uno di un candidato elettorale, ovvero i media.
Primarie USA: Benvenuti all’Obama’s One Man Show
La campagna elettorale statunitense, così come le primarie in se, sta avviandosi verso la conclusione, con dei risultati che ormai probabilmente anche i muri riescono a ricordare senza problemi.
Uno spettacolo si potrebbe definire tutto ciò che accompagna un’elezione. Uno show che ha tanti protagonisti, qualche comparsa e naturalmente dove c’è sempre il cattivo, ma con la possibilità che il buono non vinca.
E così in questa situazione di “finzione” teatrale da palcoscenico, ecco che il protagonista principale non può che essere il junior senator of Illinois, Barack Obama.
Primarie USA: L’Alabama di Segall
Appena mi sono informato su questa cosa ho pensato subito ad un concetto cinematografico. Quel cognome, Segall, non può che essere associato a quello Steven che si è ritrovato in diverse trappole in giro per il mondo a mostrare la sua “immortalità”.
Dall’Highlander Steven a Josh, che non hanno rapporti di parentela, il passo oggi come oggi sembra davvero poco. E molto probabilmente, almeno in Alabama, in molti si ricorderanno maggiormente del secondo che del primo.
Una storia quella di Josh Segall che lo sta portando a divenire il più giovane senatore di uno stato con i suoi soli 29 anni.
Primarie USA: Edwards il diplomatico, ma anche un po’ guerrafondaio
Dopo la straripante vittoria ottenuta da Hillary Clinton in West Virginia era normale, quasi scontato, aspettarsi dal Democratic National Committee una mossa per ristabilire quell’equilibrio interno al partito che dovrebbe vedere Obama leader fino al termine delle elezioni.
Cosi per dissipare le speranze della bionda candidata ecco che John Edwars, altro candidato alle elezioni presidenziali sempre di fede democratica, decide di abbandonare la sua candidatura, sostenendo apertamente un candidato.
Di quale candidato si potrà trattare? Di Hillary Rodham Clinton o dell’ Illinois senator Barack Obama?
Primarie USA: Take me Home, Country Roads
Le primarie democratiche ormai le potremmo definire molto più semplicemente le primarie del pareggio. Eppure se nella precedente sessione il pareggio si poteva intendere come una vittoria leggera da parte di Obama questa volta non sembra proprio cosi.
I risultati in Nebraska e in West Virginia infatti hanno visto questa volta la Clinton dominare, ma questa volta non leggermente. Vediamo il motivo.
Se in Nebraska la vittoria è andata a favore del coloured candidate Barack Obama con un 49% a 47%, è in West Virginia che Hillary ha dato il meglio di sé.