Il diritto non cade in prescrizione

Desaparecidos
Daniela Binello, nel 2002, ha scritto un libro. Il diritto non cade in prescrizione. Domenica 24 febbraio, alle 20.00, sarà a Roma, al Fusolab, a parlarne, ancora. I desaparecidos costituiscono un capitolo talmente tanto grande della nostra storia contemporanea, da essere infinito. E solo da poco l’Italia sta cominciando a parlarne. Lentamente. Dalle nicchie, ma non solo.
Il diritto non cade in prescrizione parla del primo processo, in Italia, che ha riguardato sindacalisti e persone di origine italiana che sono scomparse in Argentina sotto la dittatura, tra il 1976 al 1983. La dittatura, in nome della sicurezza nazionale, predispose le sparizioni di 30.000 persone. Tutti quelli che non la pensavano secondo regime: comunisti, persone di sinistra, ma anche preti, suore, insegnanti.

Desaparecidos. Per non dimenticare

Desaparecidos
140 militari latinoamericani ricercati dall’Interpol sono gli imputati di quello che potrebbe essere il più grande processo al mondo contro il Piano Condor, l’organizzazione terroristica internazionale creola (e si sospetta gestita da Washington – come emergerebbe dalle carte) che negli anni ’70 ha realizzato migliaia di sequestri e sparizioni di persone nel Cono Sud dell’America latina.
Questo processo viene portato avanti dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, che indaga da tempo sui crimini delle dittature latinoamericane negli anni ’70-’80. E’ quello il periodo in cui i governi dittatoriali latinoamericani avevano concluso un accordo, il cosiddetto Piano Condor, per reprimere gli oppositori dei rispettivi regimi. Tra le vittime molti italiani: per far luce sulla loro morte e perseguirne gli autori è stata avviata l’inchiesta romana.
E’ una delle ragioni per cui abbiamo organizzato questa occasione, rivela Gianni Tarquini, portavoce di Terremadri onlus. Memoria Prohibida.

Liberi i due ostaggi delle Farc. L’annuncio di Chavez

Chavez
Mantiene la parola, il presidente venezuelano Hugo Chavez. I due ostaggi che i guerriglieri avevano concordato di liberare e consegnare a Chavez, infatti, sono finalmente liberi. Il Presidente ha dichiarato di aver già avuto modo di parlare con Clara Rojas, amica personale e segretaria di Ingrid Betancourt, e con l’ex parlamentare Consuelo Perdomo Gonzales.
Lo aveva dichiarato alla stampa: una notizia che a Chavez sarebbe arrivata dal Ministro dell’Interno venezuelano Rodriguez Chacin. Rivelazione poi confermata dalla Croce rossa internazionale, in una nota ufficiale: Sono nelle nostre mani. Siamo molto felici e contenti. La prossima fase è la partenza degli elicotteri nelle prossime ore dal luogo del rilascio, ha detto Barbara Hintermann, portavoce del comitato internazionale della Croce Rossa. E Chavez, la cui immagine, opinabile o meno, è però molto umana, ha annunciato: Ho appena parlato con Clara e Consuelo. Pare che le condizioni fisiche delle due donne siano buone: la conferma arriva anche dal ministro dell’Interno Ramon Rodriguez Chacin.