Per legge una riserva del 5% per la cooperazione sociale

“Abbiamo stabilito una riserva di legge per le cooperative sociali: la Regione, gli enti del sistema regionale (Sireg), le aziende sanitarie e ospedaliere destineranno almeno il 5% degli affidamenti a terzi per fornitura di beni e servizi alle cooperative sociali.”

Questo spiega Carlo Salvatore Malvezzi (Nuovo Centrodestra) che è stato il relatore della norma. Come riporta anche Vita.it che s’interessa del Terzo Settore:

Salvo ritardi dell’ultimissima ora sarà approvata dal consiglio regionale martedì prossimo (il giorno 27) la legge di riforma sulla cooperazione in Lombardia che manderà in pensione la vecchia l.r., n.21 del 18 novembre 2003. Nei giorni scorsi (esattamente nella seduta del 15 ottobre) la Commissione Attività Produttive e Occupazione del Pirellone ha infatti licenziato con i voti di tutti i gruppi e l’astensione del solo Movimento 5 Stelle il Pdl n.246.

I dirigenti regionali che non rispetteranno la riserva saranno penalizzati in busta paga e bisogna anche prendere nota del fatto che il meccanismo non vale per i Comuni. Nel resto dell’intervista il relatore vuole far notare due punti essenziali della legge.

Il primo?
La legge prevede un meccanismo di premialità per quelle cooperative sociali che oltre a rispettare la quota del 30% di soggetti svantaggiati prevista dalla 381apriranno le porte cosiddetti soggetti deboli (così come individuati dal regolamento CE 80/2008):

  • lavoratori che hanno superato i 50 anni di età;
  • chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
  • chi non possiede un diploma di scuola media superiore o professionale;
  • adulti che vivono soli con una o più persone a carico;
  • lavoratori occupati in professioni o settori con tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici dello Stato membro interessato;
  • componenti di una minoranza nazionale di uno Stato membro con necessità di consolidare esperienze in termini di conoscenze linguistiche, formazione professionale o lavoro, per migliorare le prospettive ad un’occupazione stabile;
  • lavoratore senza lavoro da almeno 24 mesi.

Il secondo?
Abbiamo previsto un sistema di rating per le società private fornitrici del comune che valorizza quelle che faranno proprio il meccanismo del 5%. In più in alternativa all’assunzione obbligatoria per i soggetti svantaggiati, ovvero al pagamento delle relative sanzioni (legge 68/99), le imprese potranno affidare servizi e attività a cooperative sociali iscritte all’Albo regionale. Assolvendo agli obblighi previsti sull’assunzione dei soggetti svantaggiati e favorendo la crescita del ruolo delle cooperative.