Tra governo e opposizione polemiche su politica economica e nomine

Giunta alla camera approva arresto per Nicola Cosentino

Questa settimana è importante a livello politico per una serie di elementi che riguardano le scelte in tema di economia da parte del governo Renzi. Negli scorsi giorni, il governo ha fatto le sue scelte per quanto riguarda le nomine ai vertici delle aziende partecipate, che sono le più importanti del panorama nazionale, e non sono mancate le polemiche.

Politica…per il bene di tutti. La politica dall’antichità a oggi è solo questione di esempio.

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Quando si parla di politica, il primo pensiero va al potere, ai partiti, alle discussioni e alle lamentele di chi ha il “comando” e di chi lo vorrebbe avere. In tempi di crisi poi, è ancora più facile incolpare la politica dell’insoddisfazione di molti e delle difficoltà che ciascuno di noi incontra.

In realtà la politica è qualcosa che riguarda tutti e tutela i nostri interessi, un’accezione positiva quindi, rispetto al sentire comune!

La prima definizione risale ad Aristotele (384 a.C. – 322 a.C.) che affermava che “L’uomo è per natura un animale politico “ e secondo il filosofo, la politica , dal greco politikós, era l’amministrazione della città, polis, per il bene di tutti. Era intesa come uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipavano per fare gli interessi della comunità.

Dal pensiero di Aristotele emerge chiaro che nella politica sono coinvolti attivamente tutti i membri di una comunità e non solo chi lo fa per mestiere. Questo è un concetto che spesso è dato per scontato, ma poi rimosso quando ci troviamo a lamentarci e accusare gli “operatori della politica” dei nostri malcontenti, senza ricordarci che ognuno di noi contribuisce a far politica con il nostro agire, anche manifestando pubblicamente le proprie idee e i disappunti, anche quello è un contributo al “fare politica”.

Estendendo la definizione di Aristotele che sosteneva in primis “l’amministrare per il bene di tutti”, ognuno di noi si trova inconsapevolmente membro attivo della politica ogni qualvolta agisce con senso civico, anche semplicemente raccogliendo dello sporco da un luogo pubblico per gettarlo nel cestino.

Poiché la politica nasce dalle piccole cose di tutti i giorni, è importante trasmettere questi valori ai nostri figli fin da piccoli. La cosa più facile da fare è dar loro l’esempio e coinvolgerli nei nostri compiti più istituzionali, spiegando loro il significato di molte azioni che portano il benessere di tutti. E’ importante quindi farli partecipare, per esempio, portandoli a votare con noi, trasmettendo loro il rispetto verso chi ha idee diverse dalla nostra, spiegando che ci sono molti modi per risolvere i problemi e che le persone unite insieme apportano il loro contributo anche avendo posizioni politiche contrastanti.

Riusciremo, grazie all’esempio ai nostri figli, a ricordarci anche di dare un contributo costruttivo alla nostra comunità e non solo a puntare il dito, riportando così al concetto di politica il valore e al significato che le sono propri? La sfida è aperta…

Berlusconi contro il movimento in Campania che potrebbe togliere voti a Fi

Italian Prime Minister Silvio Berlusconi

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi sembra preoccupato sia per la situazione giudiziaria, in attesa della decisione dei giudici il 10 aprile su arresto ai domiciliari o servizi sociali, sia per la situazione politica. A livello politico ci si prepara non senza timori alle prossime elezioni europee.

La difficile riforma del Senato

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Senato da trasformare in rappresentanza degli enti locali come comuni e regioni; Senato da abolire; Senato da mantenere così com’è. Quale riforma? I primi affermano che si velocizzerebbe la realizzazione delle leggi senza un inutile doppio passaggio e si risparmierebbe. I secondi dicono che non si risparmierebbe sui costi e quindi è meglio abolirlo del tutto; i terzi dicono che non solo non si risparmierebbe, ma verrebbe anche meno un organo di controllo strategico per la democrazia.

Critiche da Grillo all’incontro tra Napolitano e Berlusconi

Beppe Grillo si schiera contro Equitalia e chiede una revisione del mandato

L’incontro di ieri sera tra il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi ha suscitato diverse polemiche. Berlusconi ha chiesto e ottenuto l’incontro con il Capo dello Stato per parlare delle riforme e della situazione politica. Le critiche sono cadute soprattutto su Presidente della Repubblica, ma da Forza Italia affermano che è legittimo accogliere il leader del maggiore partito di opposizione.

Per Renzi critiche dal partito

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Importante giornata per il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha incontrato il Presidente degli Stati Uniti barack Obama. Dopo Hollande e la Merkel, Renzi ottiene l’appoggio al suo governo anche dal presidente Usa che ha affermato di fidarsi dell’ex sindaco di Firenze.

Il nome sul simbolo alle elezioni europee tra Renzi e Berlusconi

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La questione del nome del leader sul simbolo del partito alle prossime elezioni europee riguarda i due principali partiti italiani e ha risvolti bizzarri. Forza Italia vorrevve mettere il nome di Silvio Berlusconi sul simbolo, ma non può, il Partido democratico potrebbe mettere il nome di Matteo Renzi sul simbolo, ma non vuole. La situazione nei due partiti è molto diversa e questo giustifica una scelta che potrebbe avere senso in termini di voti conquistati.

Dentro Forza Italia polemiche tra vecchio e nuovo

Italian Prime Minister Silvio Berlusconi

Arrivano smentite da più parti, ma sembra comprensibile che dentro il partito qualche scricchiolio ci sia. Dopo la scissione con Alfano e  la nascita del Nuove Centrodestra c’è chi parla addirittura di una nuova scissione. Un’ipotesi esagerata, ma Fitto, per fare un sempio di uno dei dirigenti del partito, ha qualche mal di pancia e sembra muoversi in maniera indipendente per le prossime elezioni europee affermando di volersi candidare, cosa che non ha ufficializzato.

Le quote rosa non passano nell’Italicum che è stato approvato

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E alla fine niente quote rosa. L’Italicum passa con alcuni cambiamenti rispetto al progetto iniziale, ma la rappresentanza femminile al parlamento non sarà sancita per legge. Il gruppo bipartisan che si era trovato d’accordo in Parlamento sulle quote rosa rimane deluso e sconfitto da un altro gruppo trasversale che invece si è unito contro questa proposta. Dal Pd a Forza Italia non sono mancati i parlamentari contrari a fare passare l’emendamento.

Le sfide di Renzi e la prova della realtà

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Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi fino ad ora ha parlato e tanto sul suo governo e sulle cose da fare. Di certo, l’ex sindaco di Firenze è in sella da poco tempo e quindi la prova dei fatti per lui e per il suo governo ancora deve venire. Renzi intanto continua a parlare di riforme e di “schock” esprimendo la voglia di ristrutturare molti ambiti, dal lavoro alla scuola, dalla burocrazia all’assetto istituzionale.

Il Movimento 5 Stelle e la questione della democrazia

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L’espulsione dei tre senatori del Movimento 5 Stelle, deciso dalla rete ma anche su chiara indicazione di Beppe Grillo, ha riaperto la questione della democraticità del movimento. In questi giorni i tre “epurati” sono stati protagonisti di diversi talk show politici dove hanno manifestato la loro delusione e criticato la gestione del M5S da parte di Grillo e Casaleggio.