Spazio al nuovo, via il vecchio, fuori De Mita
L’ultimo comizio lo farò quando morirò
più che amareggiato, proprio non si capacita. Si ritrova sorpreso ed incredulo di fronte alla decisione chiara e precisa di Walter Veltroni di tenerlo fuori dalle liste.
Eutanasia: Andiamo tutti a morire in Lussemburgo
Quanti di voi, tramite le riminiscenze delle scuole medie e magari delle superiori, si ricordano del Benelux? Per tutti coloro che non dovessero ricordarsi, il Benelux è una regione europea composta da tre stati: il Belgio (BE), i Paesi Bassi (NE) e il Lussemburgo (LUX). In principio il Benelux era stato istituito per creare una unione doganale tra i tre paesi, mentre oggi verrà ricordato sicuramente per qualcosa di peggio.
Infatti nella serata di ieri il Lussemburgo ha approvato la proposta di legge che permette la depenalizzazione dell’eutanasia. Attualmente solo altri due paesi hanno già effettuato questa operazione e sono proprio i suoi vicini di casa Belgio e Olanda.
Uniti ancora per lo stesso ideale. In principio era l’economia che aveva portato all’istituzione del Benelux oggi invece il diritto a morire unisce moralmente i tre stati. Sicuramente sarebbe stato meglio farsi ricordare per la prima motivazione piuttosto che per la seconda.
Napoli: La “Caporetto” della sinistra
Lo dice anche il famoso detto: “Vedi Napoli e poi muori” e purtroppo mai così reale. I gas che si sprigionano dai rifiuti abbandonati ancora per le strade, della cui tossicità si è parlato a destra e a manca, invadono l’atmosfera della città, inquinandone la purezza.
E’un peccato vedere una situazione simile in Italia. Certo, sicuramente l’Italia non sarà il paese più moderno e tecnologico del mondo, non sarà il paese più all’avanguardia nelle tecnologie, non sarà il paese, almeno a livello economico, più felice. Però mi aspetto dal mio paese, un paese che comunque sia è e rimane di prima categoria, che il servizio di base venga svolto e eseguito. Non dico alla perfezione, ma che venga almeno eseguito.
In Campania sappiamo tutti come sono andate le cose. L’intervento di un commissario per lo smaltimento dei rifiuti prima, l’arrivo del super-commissario con i super poteri De Gennaro poi e ora uno stanziamento di un fondo per verificare l’effettivo tasso di salute della popolazione campana non sono serviti e non possono servire a risolvere un problema che in realtà ha radici molto più profonde.
Il Tar & Alitalia: no Air One, sì Air France
non sussistono i presupposti dell’accoglimento dell’istanza cautelare, sia per la carenza di elementi di irreparabilità del danno, sia per la mancanza di fumus boni iuris
Il Tar dovrà poi esprimersi sul merito del ricorso. Al momento, dopo la pronuncia di oggi, la tanto criticata e temuta trattativa in esclusiva con Air France-Klm non si ferma e procede il suo inesorabile cammino.
Scoppia lo scontro Udc-Berlusconi
Silvio Berlusconi è una persona capace anche di gesti estremi, di darti magari una coltellata alle spalle, come dimostra l’esperienza di questi giorni
Non basta? Cesa, ai microfoni di Radio Monte Carlo, non si tira certo indietro.
E’ una persona su cui poter contare nel rapporto umano, meno in politica
Hillary Clinton, ovvero: come si rosica made in US
Tieni il cane? E ti tirano le pietre (anzi no 30 frustate)
Quanti di voi si ricordano di Antoine e del suo famoso motivetto, divenuto leggenda? Quella canzoncina che diceva “Se sei ricco, ti tirano le pietre. Se sei povero, ti tirano le pietre. Ovunque tu andrai, qualunque cosa fai, sempre pietre in faccia prenderai!”.
Ora con un po’ di fantasia, non che ce ne voglia molta per la verità, provate a cambiare le pietre con 30 frustate. Direte voi, che malvagità, bastavano le pietre. Evidentemente non è così in tutti i paesi, come ad esempio l’Iran. Certo da un paese “democratico” come quello che governa Mahmoud Ahmadinejad ci possiamo aspettare questo e altro. Purtroppo però non è finita qui.
In fondo 30 frustate le darei anche io al pedofilo che è salito alle cronache televisive nemmeno qualche giorno fa (e scusate l’off topic ma spero vivamente nella castrazione chimica), ora vediamo come un anziano di 70 anni si è guadagnato le 30 frustate, alle quali vanno aggiunti anche quattro mesi di detenzione in carcere. Insomma una pena da “libidine coi fiocchi”. E tutto questo per avere portato a spasso per le strade della città un cane.
UDC: We’ll always walk alone
Un titolo diverso onestamente non mi viene proprio in mente. La sconfitta nerazzurra in Champions di ieri sera mi ha portato a riprendere il famoso coro dei “reds” del Liverpool, che inneggiano alla loro squadra, sia che le cose vadano bene sia che le cose vadano male, con il famosissimo “You’ll never walk alone!”, ovvero non camminerete mai soli.
Con qualche piccola modifica fatta ad hoc al coro ecco pronto per voi, direttamente dalla mia testolina, un possibile spot pubblicitario elettorale per il partito di Casini e compagni; un bel “We’ll always walk alone”, ovvero cammineremo sempre soli.
Casini non ne vuole proprio sapere. Ormai è diventato completamente riluttante all’idea di avere qualcuno al suo fianco. Lo posso capire assolutamente. Ha passato dal 1994 i suoi anni di governo a fare gavetta dietro a uno che di gavetta in politica non ne ha mai fatta e che al massimo gli permetteva di lucidargli le scarpe. Ed è giusto, se il momento ai suoi occhi è quello propizio, cercare di farsele lucidare lui le scarpe ora.
Beppe Grillo + Rosario Fiorello = Beppe Fiorello
Quando vi arriva il certificato elettorale strappatelo e buttatelo per strada
Dio è morto. Marx pure. E Fidel… al momento manda i suoi saluti
Comunico ai miei compatrioti, che in questi giorni mi hanno fatto un grande onore eleggendomi a membro del Parlamento, che io non aspirerò né accetterò – ripeto – non aspirerò né accetterò la carica di presidente del Consiglio di Stato e di comandante in capo
Proposta shock. Di Pietro perde la testa: una sola rete a Mediaset
Primarie USA: Nel nome del padre (di Bush)
Il bello delle primarie americane, o meglio statunitensi, è che sostanzialmente quando non ci sono voti in prossimità, ma si sta solo cercando di preparare la prossima votazione e quindi la campagna elettorale abbinata alla stessa, si vedono i volti più noti e maggiormente disparati andare ad appoggiare questa o quella fazione.
Supponiamo, ad esempio, che Robert De Niro domani si svegli e decida improvvisamente di pronunciare al pubblico la propria posizione politica e di affermare che cosa si prepara a votare sia alle primarie sia alle successive elezioni. Tutti i fan di “Rob” a quel punto saranno come stregati dalla sua posizione politica e inizieranno a pensare che forse De Niro non ha tutti i torti a votare l’una o l’altra fazione.
E’questo il bello della presidenziale “Made in USA”. Che la gente, la popolazione ci tiene. Vuole votare e per farlo è disposta a mettere il proprio faccione in primo piano. Ma con simpatia. Con la voglia di mostrare a tutti che si vota una determinata fazione o persona perchè lo si crede veramente, non perchè lo si è costretti a fare o perchè è così da una vita. E vi assicuro che in Italia, almeno ai miei occhi, ogni giorno che passa è sempre più così.
D’Alema for Kosovo
Nonostante il governo sia caduto da tempo, il ministro degli esteri è ancora all’opera e vive in mezzo a noi. Nessuna polemica a riguardo anzi, è da elogiare la serietà con cui il ministro “col baffetto” Massimo D’Alema, affidato alla politica estera dal precedente governo, stia cercando di affrontare da parte sua il problema “Kosovo”.
Un problema che non è assolutamente da poco. L’indipendenza di uno stato martoriato come quello kosovaro non è cosa facile, né da dibattere né da risolvere. Gli interessi serbi su questa nazione sono tanti, tantissimi, nonostante a detta di molti degli addetti ai lavori “il Kosovo degli ultimi 10 anni faceva parte della Serbia solo a carattere geografico, la realtà è che era una vera e propria colonia dell’ONU”.
In effetti l’indipendenza del Kosovo si stava già trattando da molti anni sui banchi delle Nazioni Unite, ma l’argomento non è mai riuscito a spiccare il volo, soprattutto a causa dei veti della Russia.