La dignità non ha prezzo. Per tutto il resto… c’è Mastelcard
“Non c’è sincronia tra l’immagine rappresentata da un certo modo di rappresentare la politica e quello che è il sentimento del popolo delle libertà”
Harry a pezzi dall’Afghanistan
Carla di Francia detta l’Umanitaria
In effetti mi mancava un po’il gossip relativo alla coppia più chiacchierata di tutta Francia e non solo. D’altronde dopo aver scoperto che Nicolas Sarkozy e Carla Bruni avevano in principio una relazione segreta, quindi si dovevano sposare e poi le voci di un possibile figlio, onestamente non sapevo veramente cosa mai si sarebbe potuto inventare per portare di nuovo al top del gossip la prima coppia d’oltralpe.
E così, in occasione del loro primo viaggio “di lavoro”, la visita ufficiale in Ciad e Sudafrica, Carla Bruni ha avuto modo di mettersi al centro dell’attenzione, con una dichiarazione che la paragonerà subito ad una delle tante star di hollywood che già si impegnano nel campo. Infatti la bella Carla, ha deciso di scendere in campo umanitario per aiutare i più bisognosi.
Una scelta di cuore quella di Carla, ma soprattutto una scelta pensata, ragionata da molto tempo insieme al marito Nicolas. Il quale, almeno penso, non si esporrà più di tanto su questo argomento, lasciando campo libero alla moglie, magari sostenendola a necessità.
10 candidati per noi… posson bastare
Non è un paese per vecchi. O forse sì
Bassolino rinviato a giudizio
Il programma di Silvio, il programma… delle libertà! Anche i ricchi piangono
Sono arrivato in ritardo perchè ho soccorso due giornalisti che hanno avuto un malore fuori dalla mia residenza, uno di Libero e uno di Repubblica
Ne parleremo poco, ma i cittadini si ricordino che, per le forze di sinistra, il programma non conta nulla. Non l’hanno mai rispettato
Perchè alle ultime elezioni avevano un programma corposissimo, 281 pagine.
Lasciato nel cassetto prima, gettato nel cestino dopo, Riassunto infine nei 12 punti di Caserta. Nessuna promessa è stata rispettata
Farc: The road to Betancourt
So già che cosa starete pensando in questo momento. “Basta coi soliti titoli in inglese siamo italiani”! Avete ragione. In effetti scrivo molto in inglese in quanto mi capita spesso di seguire programmi in lingua originale (inglese o giapponese, ma in quest’ultimo caso sottotitolato) e quindi di “imitare” le frasi in lingua originale per riproporle a voi. Cercherò di impegnarmi e metterne qualcuno in italiano ogni tanto.
In effetti per essere coerenti con l’argomento FARC e Betancourt dovremmo scrivere un articolo in lingua spagnola, però attualmente le mie conoscenze di spagnolo sono troppo di base e farei solo figuracce.
Comunque è ufficiale, il presidente venezuelano Hugo Chavez (ve lo ricordate quello piccolino di fianco a Naomi Campbell nemmeno un mese fa) ha in preparazione una squadra di esponenti politici con un unico obiettivo: la liberazione di Ingrid Betancourt. Sono mesi ormai che si parla di lei. Tra l’altro ultimamente sono trapelate anche delle informazioni, pervenute da Luis Eladio Perez uno degli ostaggi liberati dalle FARC, secondo cui la Betancourt sarebbe gravemente malate e richiederebbe cure.
La lista di Visco. Ovvero: Welcome to Liechtenstein
Qui ormai si è scatenato il terrore….
Beato chi crede nella giustizia… perché verrà giustiziato
Coalizione, scelta obbligata
Indubbiamente non si è fatto l’errore della volta precedente. Si sono uniti i due più grandi partiti italiani del centrodestra, Forza Italia e Alleanza Nazionale. La Lega collabora con noi nelle liste, quindi avremo una grande lista e grandi risultati. Abbiamo perso le precedenti elezioni per mancanza di una coalizione, non perché gli italiani all’estero abbiano votato a sinistra. Dispiace l’assenza dell’Udc. Il danno che ha fatto l’Udc corrisponde a 20.000 voti, che diventeranno 15.000, perché Casini si sta comportando malissimo. Non solo all’estero, ma anche in Italia, e la sua cattiva immagine si riflette
Di laici e cattolici virtuosismi. Buzz Lightyear all’attacco
eticamente esigente
Teniamo alto il livello dell’etica? Presumibile. Ma soprattutto, tra laici e cattolici deve avvenire un
incontro virtuoso
Kosovo: Quando la Svizzera scende in campo
Quando sono venuto a sapere della notizia ho dovuto stropicciarmi gli occhi, sgranarli davanti al pc e rileggere attentamente, parola per parola, ciò che stavo guardando. La Svizzera si è smobilitata e ha preso una posizione in campo internazionale. Insomma uno dei tre punti cardini della vita del sottoscritto (gli altri due sono l’immortalità di Andreotti e la mucca viola di una famosa marca di cioccolato) è definitivamente decaduto, ovvero la Svizzera non farà mai niente per schierarsi da una parte o dall’altra.
Provate a pensare nel vostro passato, sia questo recente o remoto, quante volte la Svizzera vi ha salvato dall’impiccio del silenzio assoluto durante l’interrogazione della temibile professoressa di storia. La Svizzera si sapeva, non faceva mai niente, e come tale bastava iniziare con la frase
La Svizzera era neutrale