Walter, ovvero Santa Maria Goretti
Noi non stracciamo i programmi degli avversari, li leggiamo e li rispettiamo
Silvio Berlusconi Show. Il Pd? Carta straccia
In questa primavera bellissima, una primavera di libertà
No, non è l’omino del telefono di Viva Radio 2. E’ l’omino reale. E’ Silvio che esordisce e ringrazia urbi et orbi, scusandoci di non essere al massimo perchè, insomma, ha fatto notte sulle liste. La forza fisica non gli manca, si scoprirà presto. Comunque, insomma, le liste sono a posto, belle che fatte.
8 marzo: 194 vs pro life, senza dimenticare il lavoro
Le nostre parole d’ordine saranno sviluppo, lavoro, qualità della vita, libertà di scelta
Parola di Aitanga Giraldi, responsabile per le politiche femminili della Cgil.
Popolo spagnolo, D’Alema è con voi
E’balzato all’onore delle cronache l’attentato terroristico che ha sconvolto la Spagna in questi giorni di fine campagna elettorale. Il popolo iberico infatti è pronto per andare a votare e in questo clima di tensione “positiva” l’Eta ha pensato bene di mostrare le unghie.
Non è il primo attentato che l’organizzazione fa e non sarà probabilmente nemmeno l’ultimo, ma il fatto che l’Eta sia voluta intervenire proprio ora, in un momento fondamentale per la Spagna quali sono le elezioni, dimostra la voglia, da parte dell’organizzazione, di indipendenza dallo stato spagnolo.
Nell’attentato terroristico che ha portato alla morte dell’ex esponente socialista Isai’as Carrasco, ci sono molti più significati di quanti in realtà se ne riescano a vedere. Il fatto che i paesi baschi richiedano l’indipendenza dallo stato spagnolo è cosa nota da tempo (ricordiamo che i paesi baschi non sono solo spagnoli, ma sono costituiti da 4 regioni spagnole e 3 francesi) e che i loro modo siano ampiamente opinabili è altra cosa nota. Il fatto però che le forze politiche abbiano reagito in modo opposto alle richieste dell’Eta, forse, era un po inimmaginabile.
La classe operaia va in Parlamento
Google, please don’t spy!
Ebbene sì. Google fa lo spione. E anche di un certo rango a volerla dire tutta. Al centro della diatriba non poteva esserci che l’ormai arcinoto motore di ricerca satellitare “Google Earth” (che se siete abitudinari spettatori di Studio Aperto è quel programma ultimamente molto utilizzato per mostrarvi la posizione delle città dal satellite).
Vediamo di comprendere un po come funziona Google Earth e perchè ha causato così tanti problemi all’amministrazione statunitense. Google Earth è un applicativo esterno al motore di ricerca di Google. Di questo prende la funzionalità che è un motore di ricerca di città e mappe, ma non nel web come accade per il “Google” che tutti conosciamo, bensì su mappe satellitari della Terra (appunto Earth). La funzionalità di questo programma è che permette di vedere anche casa vostra tramite una fotografia dal satellite e in pochissimi click.
Google Earth non funziona in modalità “live”, ovvero non prende in diretta le immagini. Queste vengono scattate a scadenze predefinite e quindi aggiornate di modo che le foto possano essere il più possibile verosimili alla realtà. L’indicazione di giorno e ora di scatto sono visibili sulla foto stessa.
Girl Power!
Che mondo sarebbe senza le donne. Un mondo in bianco e nero, un mondo dove probabilmente un uomo non potrebbe essere così felice come lo è in questo momento. Vivere la propria vita senza la presenza di una donna che rende tutto così leggero in ogni campo, in ogni contesto. Nella vita famigliare, nella vita lavorativa, nello svago e così anche in politica.
Certo è una questione che si è aperta solo da pochi anni, ma il potere delle donne in campo politico sta divenendo lentamente sempre maggiore. E lo dico con l’orgoglio e la felicità di un uomo che vede nella figura femminile, soprattutto nell’ambito politico, quel qualcosa in più che potrebbe cambiare la visione dello stato a misura di “maschio”.
La donna come riferimento di un paese. La donna come simbolo di una popolazione. Il primo esempio che diviene palese ed eclatante, anche ascoltando i telegiornali, riporta la nostra memoria alle primarie USA e alla candidatura di Hillary Clinton, la prima donna che potrebbe andare a sedersi su quella poltrona della Casa Bianca che già fu del marito, ma che mai fece accomodare una donna.
L’informazione ai tempi del colera. Ah, no, sono le elezioni
Non è più possibile considerare gli italiani all’estero come una volta. Bisogna assolutamente dare maggiore visibilità a 3 milioni di italiani che meritano la nostra considerazione. Questa lenta ma inesorabile opera di cancellazione dai nostri media, ad esclusione di Rai International, delle vicende degli italiani all’estero, non rende merito ai nostri concittadini
A volte ritornano
Le nuove strategie del Popolo della Libertà
scendere in piazza, a montare i gazebo, a raccogliere consensi uno ad uno; ad ascoltare le esigenze delle persone, magari limando il programma e «seducendo» nuovi elettori.
La novità è che non farà di tutta un’erba un fascio. Silvio Berlusconi decide di dedicare ogni fine settimana a una particolare sezione del suo elettorato. E da qui al 13 aprile i suoi gazebo saranno aperti tutti i week-end.
L’idea è maturata proprio in questi giorni, quando negli uffici di via dell’Umiltà sono arrivati i dati definitivi dell’ultima iniziativa nazionale. Nei diecimila stand sparsi per le piazze della Penisola hanno espresso la preferenza sulle priorità del programma ben 2 milioni e 500 mila italiani (1.100.000 sabato, 1.400.000 domenica). I risultati evidenziano che sul tema della sicurezza i cittadini chiedono più di ogni altra cosa certezza della pena, e subito dopo la lotta all’immigrazione clandestina.
L’Iran e l’effetto “soldo sicuro”
Non so perchè ma quando cerco di immaginarmi gli stati del mondo come un’entita reale, vivente, umana, mi viene sempre da associarli con dei bambini. Immagino un grande cortile dove tutti i bambini giocano insieme, ma che allo stesso tempo tendono a far crescere l’invidia tra di loro elogiando ciò che hanno, canzonandolo con quella nota cantilena che finisce con il famosissimo “pappappero” (che non è un cocktail, sia chiaro).
Per dimostrare la mia tesi decisamente surreale, vi porterò l’esempio più lampante di questi giorni, ovvero l’Iran. Uno stato che, per certi versi, di certo non sta passando un periodo bellissimo a livello internazionale, ma che non guardando in faccia a nessun altro sta cercando di portare avanti lo sviluppo economico, e non solo, del proprio paese.
Le diatribe diplomatiche, che tanti problemi hanno causato agli altri stati ma soprattutto all’Onu, degli ultimi mesi, hanno costretto le Nazioni Unite a dover intervenire contro il paese mediorientale tramite delle sanzioni economiche, il cui scopo è quello di scoraggiare uno stato a ripetere dei comportamenti negativi multandolo per ciò che ha compiuto.
Hillary: I will survive, anche all’evasione fiscale
La senatrice Clinton sostiene di essere troppo occupata per divulgare la sua dichiarazione dei redditi ma visto che è stata in grado di finanziare la propria corsa con 5 milioni di dollari di tasca propria, ci sembra molto strano che non abbia ancora ingaggiato un contabile
Risponde così, Barack Obama, alla vittoria della sua nemica.
Berlusconi: mentire è il suo mestiere e io ho 30 senatori in più
Veltroni? Bugiardo e abile comunicatore
Quando si dice da quale pulpito. Per l’abile comunicatore, eh, beninteso. Mica per altro.
Sono assolutamente convinto che questa legge elettorale ci porterà ad avere oltre 70 deputati in più alla Camera e almeno 30 senatori di maggioranza al Senato
Non ha dubbi. I dubbi, nella vita, non servono a nulla. E poi non c’è da avere dubbi, fondamentalmente. La rimonta del Pd, quella di cui va ciarlando Uolter sul suo Pullmann in gita, non esiste.