
Inciucio. Ovvero, la matematica non è un’opinione

“Tu sei Pietro, e su questa pietra costruirò la mia Chiesa”. Quanti di voi, almeno dalle rimembranze delle scuole elementari o medie, nelle odiate-amate ore di religione, ricordano questo versetto così famoso e importante della letteratura evangelica. Poche righe che vogliono significare tutto. Completa fiducia, abbandono, continuazione di un ideale. L’idea di religione cristiana cattolica che è giunta fino a noi.
Oggi per noi è una consuetudine, per non dire un fatto obbligato, vedere una chiesa cristiana all’interno di ogni città. Eppure l’Italia non è uno stato fondato sulla religione cristiana cattolica, benchè sia la religione più diffusa. La nostra penisola vive sull’idea di libertà di religione, forse addirittura lasciando fin troppa libertà alla stessa, portando troppo spesso i cittadini italiani a pensare che magari, se facessero parte di una minoranza religiosa, potrebbero avere molti più diritti.
Nonostante questo, non tutti i paesi al mondo vivono la situazione del bel paese. Tra questi paesi, che risiedono in quegli stati “anti-cattolici”, troviamo molti se non tutti gli stati del medioriente. Qui la tolleranza religiosa è decisamente minima, se non nulla, soprattutto per il fatto dell’integralismo e di tutto ciò che ne comporta.
Povera Ex-Jugoslavia. Passano gli anni, gli stati si separano e conquistano l’indipendenza. Eppure i problemi restano. Ultimo di questi, solo in termini di tempo e non di importanza, è sicuramente quello che vede protagonista la Serbia. Questione del problema la situazione combinata Unione Europea e Kosovo.
Proviamo a fare un piccolo riassunto riguardo ciò che è accaduto e proviamo a capire quale situazione si sta alimentando nel paese. Come tutti ben ricorderete, e come già scrissi in passato qui su politicalive, la Serbia poco meno di un mese fa, si ritrovò a dover affrontare le elezioni politiche, per eleggere appunto il proprio presidente. Poteva scegliere fra una politica “europeista” e una politica “nazionalista”. I voti parlarono chiaro, e la scelta di voler divenire parte dell’Europa vinse.
Boris Tadic, sostenitore dell’idea che voleva la Serbia entrare nell’Unione Europea, divenne il simbolo della rinascita di questo piccolo stato, che sembrava avviato a percorrere la strada che porta verso il paradiso. Sembrava infatti, in realtà senza saperlo stava correndo verso l’inferno.
la Cina continua a negare alla sua popolazione diritti umani e libertà di base e continua a interferire nella attività dei media e a torturare i prigionieri. Malgrado la rapida crescita economica che ha trasformato gran parte della società cinese il governo di Pechino continua a negare ai suoi cittadini riforme politiche e il rispetto dei diritti umani di base
Apre ufficialmente da oggi la sezione “Approfondimenti” di PoliticaLive. All’interno di questa sezione troverete una serie di articoli di approfondimento, con lo scopo di avvicinarci maggiormente a quel mondo chiamato politica. Per riconoscere gli approfondimenti basterà semplicemente guardare il titolo; l’argomento di approfondimento sarà contenuto tra le parentesi quadre e l’argomento posto dopo i 2 punti.
Da oggi troverete, nella sezione approfondimenti appunto, delle schede di approfondimento sui candidati alle prossime elezioni politiche. Ogni 2 giorni verrà pubblicata una nuova scheda che vi permetterà di conoscere al meglio i candidati, permettendovi di fare “la scelta giusta” il giorno delle elezioni. Al termine della scheda troverete il calendario di pubblicazione delle schede dei candidati. Naturalmente sono ben voluti tutti i vostri commenti per rendere voi stessi più ricca la scheda di ogni candidato.
Non mi resta che augurarvi buona lettura e naturalmente buon commento!
Le primarie Usa proseguono nel loro percorso che sta giungendo inesorabilmente al termine. E se da una parte, i repubblicani, abbiamo già un candidato ufficiale, quel John McCain che ha completamente distrutto tutti gli avversari attorno a lui, sul lato democratico la situazione di incertezza che già da mesi sta dominando, continua a sussistere.
La lotta democratica è veramente una battaglia all’ultimo voto. A una sessione di primarie sembra che Obama possa prendere il largo e costruirsi il distacco necessario per avere una minima certezza su Hillary, la quale da parte sua, alla sessione successiva, riesce a recuperare l’intero distacco accumulato, alimentando questo effetto “fisarmonica” che sta tenendo gli occhi di tutto il mondo incollati allo schermo.
Oltre agli screzi che sono nati tra i due candidati democratici, che hanno pubblicamente affermato l’impossibilità, a primarie concluse, di collaborare per un eventuale presidenza democratica, è la capacità di agire sulle folle che impressiona. Non posso capacitarmi del fatto che a una sessione uno dei due passi in vantaggio e alla successiva l’altro recuperi. E così sembra che i due inizino a ricorrere a dei “mezzucci” per poter portarsi a casa anche un singolo voto.
Siamo destinati ad andare a votare nel lutto
Titolava così, il giorno dopo l’assassinio di Isaias Carrasco, un quotidiano spagnolo. Con rara efficacia e pesante consapevolezza.