Primarie USA: Le verità nascoste di Hillary

Tutti noi abbiamo dei segreti. Segreti nascosti che a volte preferiamo non tirare fuori, che preferiamo restino dove sono per evitare qualsiasi genere di problema. Rimangono dentro di noi anche se avremmo una gran voglia di tirarli fuori perchè potrebbero compromettere un amico vicino a noi. O magari anche solo un conoscente.

Non preoccupatevi non mi sono trasformato improvvisamente in un maestro zen che ha intenzione di proporvi la sua dottrina di vita. Però se rileggete il concetto di cui sopra e al posto dei due amici, sostituite Hillary Rodham Clinton e Barack Obama (che forse sarebbe meglio definire nemici-amici), otterrete l’attuale situazione democratica.

Le primarie democratiche si stanno portando in questo modo. I due candidati hanno dalla loro dei punti forti che hanno permesso ad entrambi di giungere fino a questo punto ancora appaiati. La Clinton ha dalla sua la “storicità” del partito, ha al suo fianco un uomo che è stato il Democratico per molti anni (chi si scorderà mai le sue legislature? E non parlo solo di politica…). Obama ha dalla sua la freschezza, il volto nuovo, la voglia di esserci in quel posto. Porta entusiasmo a volte un po’istintivo che lo lascia cadere in situazioni poco felici.

Legge 459 del 27 dicembre 2001, ovvero Legge Tremaglia

Tremaglia
Legge 27 dicembre 2001, n. 459. Norme per l’ esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all’ estero . La legge è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 4 del 5 gennaio 2002. Legge contraddittoria, per i suoi effetti, per l’attuale ricezione delle forze politiche – trasversalmente, è unanime la consapevolezza che, quantomeno tecnicamente, vada cambiata. L’opinione pubblica italiana si è accorta della sua esistenza solo nel 2006, primo anno in cui ha avuto modo di essere posta in essere.
Anno 2006: gli italiani scoprono che a decidere la vittoria del centro sinistra al senato sono stati i senatori eletti all’estero. Ed è quanto meno anomalo, bisogna ammetterlo. Per quanto la causa principale del fenomeno sia da rinvenire nel Porcellum, e non nella Tremaglia di per sè.
La 459/2001 ha però portato al paradosso di vedere il centro destra delegittimare in ogni modo la suddetta vittoria di due anni fa. Rosicchiata, risicata dal centro sinistra, che forse neppure se l’aspettava. Il centrodestra ha cominciato a criticare, mettere in dubbio, appunto delegittimare il voto all’estero degli italiani, per l’effetto avuto. Peccato che la legge abbia un chiaro stampo e un’ispirazione chiaramente di destra, e il suo creatore sia proprio Mirko Tremaglia.

Parlamento pulito, o quasi.

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Da ieri mattina si sta votando in tutta Italia per il rinnovo del Parlamento nazionale, e non solo. Ma va? Bella notizia.
In effetti da almeno un mese a questa parte, o forse due, gli argomenti di discussione nei bar, negli uffici, per strada, sono sistematicamente scanditi dalle uscite dei candidati che, come scienziati pazzi, accendono l’interesse dell’opinione pubblica, misurandosi – sempre a distanza e senza nominarsi in alcuni casi – con gli altri candidati e con i temi che affliggono la nostra società in questi anni di pre-recessione. Pessimismo.
Forse. Comunque sia, come spesso capita, le elezioni sono state sulla bocca di tutti. Il clima quasi onirico che si è creato in queste settimane ci ha dato, molto spesso la sensazione che alla semplice dichiarazione di un candidato, il problema affrontato dal medesimo si sia risolto nel momento stesso in cui viene pronunciata la ricetta salvifica; un pò come una formula magica. Si tratta ovviamente di slogan e chi – come me – almeno una volta in questi 50 giorni ci ha creduto, ci è cascato un’altra volta.
Fatto sta che, sondaggi a parte, iniziata la contesa elettorale si è avuta la sensazione che le distanze – in termini di divario di “popolarità” – tra partiti in campo si sia azzerato. E’ la fase delle speranze, delle scommesse, delle incertezze. Le urne si chiuderanno solo alle 15 di oggi eppure alcune cose già si sanno.
E sono “cose” tutt’altro che irrilevanti.

Spagna: Zapatero e il governo al femminile

Tutti ne parlano e praticamente nessuno lo fa. In Italia, specie in questi giorni, si è parlato molto spesso di quote rosa e affini. In un periodo dove il potere al femminile conquista rispetto e importanza, la Spagna è la prima isola felice della donna al potere.

Ha infatti avuto inizio ufficialmente il secondo mandato alla guida del governo spagnolo per Josè Luis Rodriguez Zapatero, dopo aver prestato giuramento nella mani del re Juan Carlos.

Ed ecco arrivare a Palazzo della Zarzuela, luogo dove si è tenuta la breve cerimonia, la notizia che nessuno si aspettava. Nel consiglio dei ministri del secondo mandato i ministri “rosa” superano i ministri uomini con un 9 a 8, che sbalordisce l’opinione pubblica.

Italiani al voto. I numeri delle Politiche 2008

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Elezioni politiche 2008. Preparate in poco tempo, di corsa, approssimativamente di necessità virtù, per alcuni versi. La macchina elettorale – difficile rendersene materialmente conto – è enorme, complessa e dispendiosa. Ieri, nella giornata di silenzio elettorale, 61.212 sezioni elettorali si sono insediate. I presidenti di seggio, ieri mattina hanno ricevuto tutto il materiale necessario per la votazione e lo scrutinio. E, a partire dalle 16, hanno chiamato a far parte del seggio il segretario (viene scelto dal Presidente di seggio stesso) e gli scrutatori. Sono stati chiamati altresì ad assistere alle operazioni elettorali i rappresentanti delle liste dei candidati per l’elezione della Camera e del Senato.
Fase successiva: autenticazione delle schede. Quindi, firma dello scrutatore e apposizione del timbro di sezione. L’operazione è stata espletata ieri pomeriggio. Infine, i presidenti hanno ripartito tra gli scrutatori le schede autenticate.

Legge 81 del 25 marzo 1993, ovvero la legge elettorale per comuni e province

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Come molti di voi avranno notato dal numero spropositato di manifesti elettorali presenti nelle città (a proposito, ma non sarà il caso di smetterla con questo spam elettorale?!?), oggi e domani non si voterà solo per il rinnovo del parlamento nazionale. Il dimissionario ministro dell’interno, Giuliano Amato, ha comunicato ufficialmente che il 13 e 14 aprile sarà “Election Day”, si voterà cioè per le elezioni politiche e per le amministrative comunali e provinciali.
Fa eccezione la Sicilia nella quale, in virtù dello statuto speciale, le amministrative 2008 non saranno svolte in contemporanea alle politiche. Il Governo Regionale della Sicilia non ha ancora deciso la data per le consultazioni locali. Oltre che per le politiche e le amministrative, si andrà alle urne per il rinnovo dei consigli regionali in Valle d’Aosta, in Friuli Venezia Giulia ed in Sicilia dopo le dimissioni del governatore Cuffaro.
La legge 81 del 25 marzo 1993 inserisce per la prima volta l’elezione a suffragio universale del sindaco e del presidente della provincia.
Tradotto, si vota il sindaco o presidente della provincia esprimendo direttamente la preferenza sul candidato scelto. A seconda poi della popolazione residente nel comune di appartenenza, ci troveremo di fronte ad un sistema maggioritario o proporzionale.

Legge 28 del 22 febbraio 2000, ovvero la Par Condicio

Sia chiaro, il video è per sdrammatizzare: L’università di Vip World City è incaricata di effettuare dei test per la sperimentazione di nuove forme di Par Condicio.
Politica Live, invece, oggi vi spiega, in Istruzioni per l’uso, lo spauracchio della campagna elettorale mediatica. La cosiddetta Par Condicio. Tradotta in norma, la par condicio è regolata dalla Legge 22 Febbraio 2000, n. 28: Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 43 del 22 febbraio 2000.

Voto estero, che casino

Intercettazioni. Sempre loro. A volte ritornano.

Ciao Marcello, sono Aldo, Aldo Micciché. Posso darti una mano qui in Sudamerica?

Le conversazioni risalgono – pare siano in tutto non più di tre – a gennaio e febbraio.

L’ombra dei brogli.

Posso darti una mano

Coinvolti nella faccenda, nella quale nulla è certo ma che pulita non sembra, ci sono alcuni personaggi che fanno rifleettere.

Berlusconi, le cosmicomiche. In diretta dall’estero

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Oggi sabato di silenzio elettorale. Perchè domani, domenica del Signore e di votazioni, la parola passerà al Popolo Sovrano. Impossibile dire con certezza cosa deciderà di farne, di questa preziosa parola. Paura, sussurri e grida serpeggiano.
Nel mentre, strascichi di vita di campagna elettorale che fu, continuano per sollazzarci in questo sabato italiano. Follie varie, come di consueto. Un esempio: il caso Pupone. Totti arriva fino a Londra. E’ dal Regno Unito che arrivano, oggi, in un giorno di silenzio necessario, le critiche. E la critiche dall’esterno arrivano in direzione Silvio Berlusconi. Critica pesante che arriva dalle pagine del Times.

Con la vittoria alla sua portata alle elezioni di domani, Berlusconi ha commesso un errore potenzialmente disastroso attaccando Francesco Totti durante il comizio al Colosseo

Primarie USA: Obama e il popolo delle “small-town”

Il 22 aprile si avvicina. Una giornata fondamentale per la corsa democratica verso la Casa Bianca, perchè sarà l’ennesima tappa delle primarie che decreteranno il candidato democratico alle presidenziali.

I dati attualmente vedono in vantaggio Barack Obama che ha conquistato 1638 delegati contro i 1502 della Clinton. Per poter vincere la nomination saranno necessari 2025 delegati.

E’ancora parecchia la strada da fare, se poi lungo questa strada ci si impegna a favorire anche i propri avversari, il tragitto diviene ulteriormente tortuoso, reso tale dal fondo che si è sconnesso a causa nostra.

Legge 270 del 21 dicembre 2005, ovvero il Porcellum

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Il voto utile, il voto inutile, il voto disgiunto, il voto di scambio. Il voto. OK, ma cosa è il voto, e come si vota?
Politicalive, approfittando del silenzio pre-elettorale scattato alla mezzanotte, inaugura oggi un nuovo spazio dedicato agli approfondimenti sulle nostre leggi. Per cominciare, naturalmente, la legge elettorale italiana, conosciuta anche come Porcellum, dal nome datole dallo stesso estensore della legge, l’allora ministro per le riforme, il leghista Roberto Calderoli e che prosegue la tradizione inaugurata dal politologo Giovanni Sartori che, nel 1993 usò per primo un latinismo – Mattarellum – per definire la legge a firma Sergio Mattarella. Seguirono poi il Tatarellum ed infine appunto il Porcellum.
Tralasciando le note di colore sul perchè e sul per come sia stata fatta questa scelta, ci soffermeremo oggi su una trattazione asettica, per quanto possibile, della legge in questione.

Cogito ergo sum. Ovvero: Meno male che Silvio c’è ERGO I’m PD

Siamo arrivati al dunque. Quello di domani sarà un sabato quasi tranquillo. La quiete prima della tempesta. E non solo per i so calle operatori dell’informazione, che passeranno i periodici tre giorni più brutti della loro vita. Ma per tutti. Cosa succederà? Di sondaggi ne sono stati sparati fin troppi nell’etere.
Volevamo ricordarli così. Tra un I’m PD a un Meno male che Silvio c’è.

La verità sull’economia italiana degli ultimi anni

Un gruppo di studenti di master in economia, come potrete leggere dalla prima slide di questa presentazione, analizzando i dati di fonti attendibili come quelli della Banca d’Italia, dell’ISTAT e dell’OSCE, vuole esprimere la propria opinione riguardo a ciò che è stato fatto nelle ultime legislature, in termini economici, dalla sinistra e dalla destra, cercando di far luce su quanto la stampa invece ha riportato, nel tentativo di dare a noi la possibilità di crearci un punto di vista obiettivo e non distorto dai media.

Vista la problematica dovuta agli spazi ridotti di visualizzare alcune slide nella forma giusta, vi invitiamo a fruirla nella maniera corretta all’indirizzo qui sotto riportato.
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Silvio trionfa a Roma. Come dite? Si deve ancora votare? Dettagli…

Il video è per consolazione. Voi non lo sapete – in Italia, a volte, le notizie arrivano anche in ritardo, non arrivano, la popolazione non sa o non deve sapere – ma lui ha già vinto.
Un bel comizio che è un trionfo. Con tanto di luogo simbolicissimo e assolutamente scelto ad arte. Roma, Colosseo, Arco di Costantino. L’arco. Proprio quell’arco trionfale, eretto dal Senato romano nel lontano 315 per celebrare la vittoria dell’imperatore Costantino contro Massenzio.
Silvio Costantino, o Costantino Berlusconi, come preferite, è lì. Per il comizio finale della campagna elettorale.