A volte ritornano: Bossi Ministro delle Riforme
E’ andata come doveva andare. Io alle Riforme, Maroni all’Interno e Calderoli vicepremier
Ieri, il Nostro era trionfante. Un pomposo e signorile incontro in quel di Arcore (chissà com’è, l’interno della Villa) con il Nostro, l’altro, il Premier in pectore, Silvio Berlusconi.
E’ una squadra di governo che nasce sulla base di un programma, non sulla spartizione di poltrone. Le persone giuste al posto giusto indipendentemente dalla provenienza
Parola di Calderoli. Quasi commoventi.
Primarie USA: Volata in Pennsylvania
Siamo a pochissime ore dal Pennsylvania day. Un giorno importante per la fazione democratica, perchè da qui alle prossime 11 tappe il candidato democratico inizierà a prendere forma.
Dietro alla rabbia dei grandi capi democratici, che vedono in questa battaglia all’ultimo sangue tra Obama e Clinton come un piacere regalato ai repubblicani, si nota una strenua lotta tra i due candidati.
Sul lato degli spettatori, in questo caso, interessati c’è John McCain. Un McCain che è passato alle cronache in questi giorni per un gesto, dispregiativo, nei confronti di un delegato repubblicano dell’Iowa. Insomma il buon John non sa proprio più cosa fare, per ammazzare il tempo mentre aspetta che i due “bambini” smettano di litigare.
Roma e la questione sicurezza – Parte II: tragico déjà vu
Purtroppo è in parte la ripetizione del caso Reggiani
Requiem per la Sinistra Arcobaleno
La mia vicenda di direzione politica termina qui, purtroppo con una sconfitta […] Lascio ruoli di direzione, farò il militante. Un atto di onestà intellettuale impone di riconoscere questa sconfitta come netta, dalle proporzioni impreviste che la rendono anche più ampia
Ground Zero, sette anni e un Papa dopo
Spero non ci sia nessuno al lavoro
Dice una delle voci femminili in questo video. Contro ogni logica, solo sulla base dell’umana speranza.
La gente sta saltando giù
dice incredula la donna del video. La gente si buttava, invano, dalle torri morenti.
Primarie USA: L’arma segreta di Obama
Siamo giunti ormai nel 2008. L’evoluzione tecnologica e tutto quello che ne comporta hanno condotto la società ad un’evoluzione che nella mente di molti, difficilmente si sarebbe potuta realizzare. Quanti, anche solo 20 anni fa, avrebbero pensato che il volantinaggio si sarebbe evoluto a tal punto da arrivare fino alla nostra posta elettronica?
La tecnologia e l’innovamento che essa ha portato, ma soprattutto la presenza, quasi assillante dei media nella vita di tutti i giorni, hanno reso la multimedialità il concetto di base della nostra società civile, e probabilmente futura.
Così nel paese più economicamente forte di tutto il nostro pianeta, ovviamente gli Stati Uniti, non potevamo aspettarci altro se non una primaria assolutamente dipendente ai media. Nel bene e nel male avrebbero fatto la differenza.
Roma e la questione sicurezza
Roma, il Pdl corre da solo
Dopo aver riflettuto abbiamo deciso di andare da soli, per il ballottaggio non faremo accordi
Parola di Alemanno, nel corso di una conferenza stampa.
Liveblogging e Web TV. La politica alla resa dei conti
Se proprio dobbiamo guardare la tv, allora che sia di qualita’. Personalmente, come spesso ripeto dal mio blog, la tv italiana e’ infetta e diseducativa. Io non la guardo. E’ scarsa di contenuti di valore. E’ una tv imposta dall’alto. Ma le cose possono cambiare: io mi batto per una ecologia dell’informazione, soprattutto per i tanti giovani di questo Paese. Ed anche per le mamme e i papa’ che desiderano un mondo migliore per i propri figli e non si rispecchiano nella cattiva tv italiana, che veicola modelli molto discutibili. Posso assicurarvi, siamo davvero in tanti a non poterne piu’ di questa pessima tv italiana
La tv sta cambiando. La tv è morta, viva la tv.
Veltroni e la sconfitta
cedimento strutturale della sinistra italiana
Dando poi la colpa dei risultato socialista a Veltroni.
Segretario, in questo amaro day-after elettorale c´è una parola chiave che lei non ha ancora pronunciato
Sindacati: afterhours & afterMarx. Montezemolo affonda
From Marx to market
Parlava di cambiamenti, di globalizzazione, di rivoluzioni lunghe e silenziose – e dalla direzione non condivisa. Perchè qualcosa è cambiato. E ieri Montezemolo l’ha messo nero su bianco.
Gli operai sono più vicini a noi che ai sindacati
Parola di Luca Cordero di Montezemolo, mentre dice (sono mesi che questo rito è in corso, ma certo è storico) addio alla presidenza della Confindustria.
Primarie USA: L’amore ai tempi delle…elezioni
Nella mia ancora giovane vita, non ho mai avuto modo di vivere da protagonista una campagna elettorale. Questo desiderio rimarrà tale finche, un giorno, non deciderò di scendere attivamente in politica, cosa che mi piacerebbe fare in futuro e chissà che poi un giorno non ci vedremo tutti quanti in parlamento.
Non era di certo un picchetto elettorale quello che volevo proporvi. Provate voi ad immedesimarvi in un qualsiasi candidato alle primarie USA. Migliaia di chilometri ogni giorno da percorrere, avendo sempre la propria famiglia accanto anche nei momenti difficili. Ma come potete immaginare i candidati non si spostano da soli, ma insieme a tutto il loro team.
Ogni gruppo di lavoro è composto da elementi chiave. Ogni componente di questa squadra è adibito ad un particolare ruolo del quale poi è direttamente responsabile e, in caso di insoddisfazione da parte del candidato, può anche vedere compromessa la propria posizione.
Primarie USA: Philadelphia voti Obama
La libertà di pensiero e di parola penso sia, almeno a mio modo di vedere, l’indice più importante di civilizzazione di un paese. Questo perchè uno stato che non ha paura di fare dire ai suoi cittadini tutto ciò che desiderano è uno stato profondamente maturo. Si noti bene che ho detto pensiero e parola non cavolate di qualsiasi specie. E per avere la maturità di un paese bisogna che prima di tutto siano maturi i suoi cittadini.
E in questo spirito di maturità a stelle e strisce ecco che il Philadelphia News, giusto in prossimità delle nuove primarie democratiche che si terranno martedì, decide di titolare il suo giornale con quattro parole che lasciano veramente ben poco all’immaginazione:
Vote For Barack Obama
Credo che la traduzione possa dirsi scontata. Come si può ben capire il quotidiano di Philadelphia invita i suoi lettori a votare per il candidato “coloured” dei democratici.