Current speaks italian e Al Gore conquista i blogger

Benvenuti su Current. Un nuovo network, fondato su un nuovo principio: ora, hai una voce anche tu

Democratizzare l’informatizzazione. La stampa, quella intesa in senso classico, era forse un po’ preoccupata. Al Gore ha incontrato i blogger italiani, per il lancio del network televisivo globale di notizie e informazioni creato dai suoi spettatori che da oggi è visibile anche in Italia sul Canale 130 grazie ad un accordo tra Current e Sky Italia. Non solo tv, al cospetto dei blogger. Una task force di I Say Blog è stata invitata e non è mancata all’evento blogger.

Indipendenti: Al Gore sceglie l’Italia per la prima versione locale non anglofona della sua TV. E dice di non temere i poteri forti. Perchè è stato considerato un paese interessante. Un caso, forse? Nell’ambito delle bloggeriane domande non manca il ricordo di una performance tutta italiana poco dignitosa. Non la quantità di internauti – tanti, altro elemento appetibile per il buon Gore – quanto l’italiano ranking nella classifica di Freedom House. Per il 2007, si era in crescita.

Political Rights Score: 1
Civil Liberties Score: 1 Status: Free Trend Arrow Italy received an upward trend arrow due to increased freedom of the press following Prime Minister Silvio Berlusconi’s exit from office

E ora?

Legge 309 del 28 febbraio 2006, ovvero la Fini-Giovanardi sulle droghe

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La legge Fini-Giovanardi si inserisce in una discussione, ormai decennale, centrata sul sanzionare o no il consumo personale di sostanze stupefacenti illegali. Discussione che vede contrapposti, nel caso specifico delle sostanze cosiddette leggere – cannabis e marjuana – gli antiproibizionisti, convinti assertori dello slogan “giusto o sbagliato non può essere reato” e i proibizionisti, che nel contrasto alla droga applicano la “tolleranza zero”.
La legislazione italiana in materia distingue, sin dal Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza del 1990, due “categorie di reati”, a seconda che si prefiguri la detenzione ai fini di uso personale o di spaccio. Nel primo caso ci troviamo di fronte ad un reato amministrativo, mentre nella seconda ipotesi sconfiniamo nel penale. Fin qui tutto chiaro, o quasi.
E’ risultato infatti poco chiaro, al legislatore del 2006, quale fosse il limite tra le due situazioni, così come poco chiaro dev’essere apparsa agli estensori della legge, la differenza esistente tra le varie sostanze illegali. La fretta è cattiva consigliera. Gli stessi metodi adottati per l’approvazione del decreto, senza alcun reale dibattito parlamentare, manifestano la volontà della maggioranza dell’epoca – che nel frattempo è tornata ad essere tale – una certa fretta.
Cosa dice quindi in soldoni la legge Fini-Giovanardi?

Happy Birthday Israele

60 anni. E non li dimostra. Ma soprattutto nonostante i tanti problemi, conflitti e diatribe diplomatiche, Israele è ancora là, lo stato stoico, voglioso di esserci ma soprattutto di rimanerci.

Un compleanno particolare, che avverrà ufficialmente tra qualche giorno il 14 maggio, ma che ha un grande significato, talmente importante da venire premiato con la posizione di ospite d’onore alla fiera del libro di Torino.

Il Lingotto sarà il luogo della festa, una festa che dovrebbe essere coperta solo di gioia, di soddisfazione, di ringraziamenti e che invece è macchiata, come spesso accade quando il medioriente viene messo al centro dell’attenzione, da proteste e contestazioni.

Primarie USA: E’definitivamente iniziata l’Obama Era?

Signori e signore forse definitivamente ci siamo. Sembra che, finalmente, per la parte democratica ci sia quasi definitivamente un vincitore. Purtroppo non è una vincitrice, come speravo, ma un vincitore.

I risultati definitivi, leggermente anticipati ieri, hanno portato alla fine al risultato che tutti si aspettavano. Infatti è arrivata la vittoria in North Carolina per Obama e una vittoria in Indiana per la Clinton.

Purtroppo per Hillary però la situazione di pareggio le è risultata sfavorevole, soprattutto perchè se per Obama la vittoria in North Carolina si può definire stracciante, per la Clinton quella in Indiana sarebbe da definirsi al tie-break (visto che abbiamo anche gli Internazionali di Tennis a Roma mi sembra il termine più adatto).

Il nano è tratto. E dice che ora non ha più scuse

nano
Il manifesto titola Il nano è tratto. Come di consueto, giocano con le parole. Il nano, adesso, si fa grave, mentre esce dall’in pectore.

Stavolta non abbiamo più scuse. Ci sono tutte le condizioni per fare. E se non faremo sarà solo colpa nostra. Se non faremo, saremo travolti

L’idillio, chissà. Chi può dirlo. Chi lo sa. Come si pone, oggi, l’italiano medio, di fronte a quel che l’è. Il nuovo Governo. La nuova direzione.

La popolarità è faccenda strana. Viene e va. Chiedetelo a Sarkozy. Viene e precipita, è fascinosa e bizzarra faccenda.
Il Silvio saggio.

Questo non può essere il governo del “sole in tasca”, ma quello dei “piedi per terra”

Ricordando al mondo che

La situazione del Paese è difficile, non c’è spazio per i facili ottimismi

E’ da quando ha vinto che mette le mani avanti.

Governo: Berlusconi IV. Our time is running out. La carica dei 21

Ore 19.50. Mara Carfagna – all’anagrafe Maria Rosaria Carfagna – (Salerno, 18 dicembre 1975) diventa Ministro della Repubblica Italiana. Chi è Mara Carfagna? Una politica e showgirl italiana, parlamentare di Forza Italia e attuale titolare del Ministero senza portofoglio per le Pari Opportunità. Il sito del suddetto ministero non è ancora, giustamente, stato modificato. Quindi possiamo leggere della sua predecessora, Barbara Pollastrini.

Ho sempre vissuto a Milano, a parte brevi parentesi di studio trascorse a Parigi e un lungo pendolarismo con Roma, città che da qualche anno ospita buona parte del mio impegno politico e parlamentare. Come tanti della mia generazione ho scoperto la politica nel ’68, soprattutto all’università. Nel mio caso la Bocconi dove mi sono laureata con una tesi su Charles Fourier. Era quella la stagione del movimento studentesco, e da lì a poco del movimento delle donne. Ne scaturì una miscela particolare di studio, passione politica e civile che ho sempre conservato tra i ricordi più cari e che è rimasta parte della mia identità

Eccetera eccetera, scrive l’uscita Pollastrini. Leggetevelo – sperando che il link si conservi – e guardatevi la foto. Ma torniamo a Mara.

Dimitri Medvedev, il nuovo “zar”

Non sembrano passati otto anni da quando Vladimir Putin saliva ufficilamente al potere in quella Russia che diveniva, con il passare degli anni, sempre più capitalista e sempre meno comunista.

Un’immagine costruita non solo tramite la politica interna, ma soprattutto attraverso la politica estera, attraverso quelle tante conoscenze che l’hanno reso sempre più “popolare” agli occhi dei cittadini della Terra. Una fra tutte l’amicizia che lo ha legato da sempre con Silvio Berlusconi, che proprio oggi verrà insignito della carica di capo del governo.

Un destino beffardo quello che lega i due amici che, nello stesso giorno, vedono da una parte, Berlusconi appunto, iniziare il suo quarto mandato e dall’altra, Putin, terminare i suoi 8 anni, anche se, forse, non è proprio così.

Berlusconi’s team

Consultiamoci. Riparliamone, quindi consultiamoci.
Sono ripartite, durante la mattinata, le consultazioni del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la formazione del nuovo governo al Quirinale.
Alleanza Nazionale un po’ di malumori ne ha. Ma Matteoli assicura che ogni problema verrà risolto in giornata. La prima delegatio a salir sul Col fu l’Udc. Poi Iddivvù, Lega Nord, Piddì, e Piddielle. Napolitano concluderà in gloria con i presidenti emeriti della Repubblica Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi. Nel pomeriggio, in tempo in tempo per il tè. In serata dovrebbe esserci il conferimento dell’incarico. Il parto plurigemellare, l’italico Godot.

Primarie USA: Fifty fifty

Erano entrambi sfavoriti, sembrava che nessuno dei due avrebbe vinto e, allo stato attuale delle cose, i due contendenti democratici sembrano essersi spartiti equamente la posta in gioco.

Infatti dai primi exit poll delle primarie di ieri in North Carolina e in Indiana i risultati che dovrebbero uscire dalle urne sembrano decretare una sicura vittoria per Obama in North Carolina e un vantaggio, ma non ancora una vittoria certa, per la Clinton in Indiana.

Una situazione che così a prima vista sembra mantenere la situazione con un leggero vantaggio per Obama, che riesce cosi a conquistare qualche delegato in più e ad avvicinarsi alla soglia di 2025 delegati per conquistare la nomination democratica. In realtà non sembra proprio così.

Waiting for Godot

Berlusconi e Napolitano a colloquio. Poi le consultazioni. Ma arriva Calderoli:

La Lega avrà due ministeri con portafoglio, due senza e un viceministro

E’ più il rumore, che altro. In questa attesa, che sembra infinita, di conoscere i nomi che popoleranno le nostre menti da qui a… Cinque anni. Tutti e cinque. Attesa breve, eppure che non sembra potere avere fine. E di cosa? Sempre minore è il tempo per formare il benedetto esecutivo. L’in pectore, Silvio, insomma, è ottimista assai:

Sta andando tutto bene

Silvio, la mattinata se l’è passata sul Colle, per ben 50 minuti (questo cronometrare ha dell’assurdo). Face to face, vis à vis con Giorgio Napolitano. Nel pomeriggio, invece, è iniziata la prima giornata di consultazioni per la formazione del nuovo governo. Giuramento venerdì, si dice.

Legge n.194 del 22 maggio 1978, ovvero la legge sull’aborto

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L’aborto – ma tecnicamente si parla di interruzione volontaria di gravidanza (IVG) – è naturalmente un argomento delicato, che ciclicamente sembra tornare di attualità in tutto il mondo, in particolar modo quello occidentale. Il dibattito che vede da sempre contrapposte le posizioni pro e contro, è caratterizzato da fattori bioetici e religiosi. Nel caso italiano, l’argomento in questione ed il peculiare contesto sociale hanno fatto sì che spesso la sfera della laicità, propria dello stato e più consona al legislatore, venisse a contatto con la quella spirituale, privata, religiosa.
D’altro canto, il pensiero politico di matrice confessionale è da sempre presente e forte in Italia, così come in buona parte d’Europa e le ragioni della difesa della posizione più intransigente nei confronti dell’aborto non meraviglia affatto. La posizione dei partiti cristiani in Italia, rappresentata di fatto dall’intero centrodestra, ma presente trasversalmente agli schieramenti – leggasi teocon e teodem – in materia di fecondazione assistita, eutanasia, contraccezione, unioni omosessuali contribuisce a chiarire il contenuto “trascendente” della loro concezione della vita e dell’uomo.
Tanto più perchè nel caso di specie, a differenza di altre questioni, ci troviamo di fronte ad un evento comunque doloroso e ad una decisione difficile. Pur sapendo di cadere nella retorica, immagino che non sia una situazione facile quella che vive la donna che decide volontariamente di abortire. In Italia, come nella stragrande maggioranza del mondo cosiddetto occidentale, l’interruzione volontaria di gravidanza è consentita, entro i limiti fissati dalla legge.
Ma quali sono questi limiti, ed in cosa consiste la famigerata 194?

I rifiuti di Napoli non piacciono a Bruxelles

Napoli e Bruxelles sono due città favolose. La loro storia, passate e presente, le consegnerà alla storia futura prossima e ventura. Eppure nonostante le due città distino quasi 2000 km di distanza sembra che Bruxelles non apprezzi poi molto Napoli.

Ovviamente non si tratta di questioni di bellezza monumentale, perchè in quel senso Napoli è una città stupenda, quanto invece dalla maledizione che da parecchi anni sta avvolgendo la città, ovvero i rifiuti.

Proprio così parecchi anni, perchè nonostante il problema sia uscito alle cronache solo ultimamente, il problema smaltimento è un caso che la regione partenopea si porta appresso da anni, con occhi chiusi quando si sarebbe dovuto guardare attentamente e soluzioni la maggior parte delle volte sbagliate.

I mostri

Ultimamente è sempre più abbronzato. Sarà che la faccenda, gli ultimi risvolti lo prendono molto bene. Ma, dall’alto della sua abbronzatura, certo non data da lampade ma da chissà quale fantastica vacanza in chissà quale paradisiaco angolo del mondo, spara.
Per Fini l’omicidio di Verona è meno grave delle contestazioni a Israele a Torino. La sinistra radicale non ha digerito affatto le parole del nuovo Presidente della Camera. Il leader Pd Walter Veltroni è più soft – è moderato, no? – ma non perdona a sua volta.
Aberrante. Quanto successo è aberrante. L’hanno chiamata violenza gratuita. E in effetti quanto ha portato all’omicidio di Verona – OMICIDIO. Il ragazzo è stato dichiarato ieri clinicamente morto. E come spiegarlo e farlo digerire ai suoi è fuori dall’umana concezione – è una degenerazione ampia. Che porta simboli nazistoidi, e che trova nell’aggressività contro un bersaglio della propria volontà di potenza animale lo sfogo atroce cui l’Italia assiste inerme in questi giorni.

Primarie USA: La sfida degli “underdog”

E’ finalmente giunto il 6 maggio, il I & NC day ovvero l’Indiana & North Carolina day. E dico finalmente perchè ormai la tensione per ogni sessione di primaria si fa sempre più alta, così alta da sperare che la giornata passi il più velocemente possibile e vedere cosa succede.

Infatti queste primarie sono diventate praticamente una “Sudden Death”, una “morte” istantanea per chi, per un errore proprio o per meriti altrui, riesce a spuntarla laddove non doveva vincere secondo i pronostici.

E così i nostri due candidati si presentano a dir poco sulla difensiva per questa sessione “doppia”, probabilmente per riuscire, in caso di risultato negativo, a continuare a testa alta la corsa alla poltrona democratica.